Io posso contribuire piuttosto modestamente: al solito, parto dall'uso di strumenti piccoli, certamente troppo piccoli per lavori di livello e per il tipo di approccio di cui parliamo qui.
Ma al netto della modestia della strumentazione mi vengono in mente due cose che nella mia esperienza ho sempre trovato importanti.
La prima è stata già detta: il ruolo imprescindibile dell'osservazione visuale. Ho avuto la fortuna di leggere in proposito contributi di Raffaello Braga, Ivano Dal Prete (che purtroppo non frequenta questo forum ma che ha un'esperienza enorme sull'argomento) ed altri: e in effetti è vero che la più leggera unsharp-mask esalta i contrasti rendendo impossibile, per dirne una, la stima delle intensità che normalmente si fa(rebbe) osservando visualmente. E così, per trovare la quadra tra la ricchezza informativa che l'imaging permette e la "normalità" storica dell'osservazione visuale che fino ad un ventennio scarso fa era l'unico mezzo di indagine (e a cui, quindi, si riferiscono giocoforza le conoscenze acquisite), l'affiancamento delle due pratiche di cui parlava lo stesso Vincenzo è necessario per "parlare la stessa lingua", almeno tentativamente, tra imaging e visuale. Per rendersi conto di cosa si sta osservando, insomma. Purtroppo, per quanto mi riguarda, da questo punto di vista predico bene ma razzolo malissimo...

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La seconda cosa è il raggiungimento, il più possibile, del limite di diffrazione. Anche in questo caso va da sè che i miei minuscoli diametri mi favoriscono: ma in particolare con il 114/1000 trovo che tecnicamente sia assolutamente necessaria una collimazione
perfetta, cioè in cui la figura di diffrazione a fuoco, ben ingrandita e visibile, sia esattamente simmetrica. Se così non è, viene per esempio amplificato molto l'effetto negativo del seeing.
Un'altra cosa di cui mi sono accorto empiricamente è che giova amplificare davvero molto la focale di ripresa: forse perchè io uso una economica camera a colori, raramente lavoro a meno di F/20 o più spesso F/25. Detto alla carlona, non sono soddifatto finché non vedo a video la figura di diffrazione stellare perfettamente leggibile, così da poter - non ultima considerazione - usarla per una perfetta messa a fuoco.
Questo il mio piccolo contributo...
edit: corretti due fastidiosi refusi...