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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 19 febbraio 2020, 16:32 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26828
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Buonasera a tutti,
mi serve una stella artificiale da almeno 20 micron (anche più piccola).

Sapete dove posso comprarne una di questo valore e che sia certificata?

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MessaggioInviato: mercoledì 19 febbraio 2020, 18:06 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
Ciao Davide, da un pezzo non scrivo qui ma forse posso esserti utile. Non tanto per dirti quale modello comprare - non ne ho idea - ma per dirti come faccio io.
Da quando mi è stato regalato il 114 nel 2012 ho ovviamente necessità di collimarlo spesso (rapporto focale nativo del primario di F/4...) e non sempre riesco a farlo su una stella, perlopiù a causa del seeing. E quindi...
Puntatore laser cinese, di quelli con il led rosso, a cui ho tolto la lentina di collimazione; essendo però la luce ancora troppo intensa e la sorgente sì puntiforme ma ancora troppo "cicciona" ho trovato l'escamotage di piazzarla qualche centimetro dietro un oculare di focale medio-corta. Risultato: una perfetta stellina rossa, paragonabile ad una reale e perfettamente funzionale alla collimazione. Provare per credere! :D

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MessaggioInviato: mercoledì 19 febbraio 2020, 19:38 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26828
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bella soluzione!

A me, in realtà, la stella non serve per collimare.
Per quello va bene anche un diametro un po’ più grande.
Io la devo usare come fonte luminosa per un test, quindi devo anche porla alla giusta distanza per cui lo strumento (il 600/2400) non la risolva.
Il diametro della stella artificiale, secondo alcune formule, deve essere la metà del diametro del disco di Airy, visibile alla minima distanza necessaria (e qui ci sono un po’ do formule che ora non ho sotto mano).

Insomma, per farla breve, il diametro dev’essere il più piccolo possibile e, soprattutto , certificato.

Se la stella è troppo grande (e vicina) si introduce aberrazione sferica.


Sto cercando soluzioni alternative (ed economiche)...

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MessaggioInviato: mercoledì 19 febbraio 2020, 20:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23362
tempo fa avevo pensato di fare qualcosa con la fibra ottica (diametro core circa 8 micron).
si tratta di costruire una scatoletta con una piccola fonte luminosa da cui spunti fuori la fibra.

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MessaggioInviato: mercoledì 19 febbraio 2020, 20:22 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26828
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ne hai un po’?

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MessaggioInviato: giovedì 20 febbraio 2020, 8:37 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4308
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
A suo tempo avevo fatto questo, ...

https://digilander.libero.it/martinelli ... 20STAR.htm

Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: giovedì 20 febbraio 2020, 9:10 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
davidem27 ha scritto:
Bella soluzione!

A me, in realtà, la stella non serve per collimare.
...
Io la devo usare come fonte luminosa per un test, quindi devo anche porla alla giusta distanza per cui lo strumento (il 600/2400) non la risolva.
...il diametro dev’essere il più piccolo possibile e, soprattutto , certificato...

...Se la stella è troppo grande (e vicina) si introduce aberrazione sferica...



OK, il mio escamotage è valido solo per la collimazione, non per i test sulle aberrazioni - particolarmente la sferica (io ho strumenti che sono un ordine di grandezza più piccoli: 60mm VS 600, ma anche col 114 non cambia molto...). La mia stellina autoprodotta è troppo vicina, solo a una manciata di metri... impossibile da usare con un colosso di 2,4 m di focale!

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MessaggioInviato: venerdì 21 febbraio 2020, 15:02 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3929
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Anni (e anni) prima della nascita del nostro forum, materializzai l'idea della stella artificiale partendo dal suggerimento di un astrofilo conosciuto su una chat: posizionare un LED dietro un foglio di alluminio sul quale è ricavato un minuscolo forellino (fatto con un ago in eccellenti condizioni), il tutto inscatolato alla buona con al seguito l'elementare circuitino per l'alimentazione del LED.
Funzionava perfettamente! Non ha avuto un seguito perchè in quel periodo avevo un SCT; questi strumenti hanno una messa a fuoco minima di oltre 20 metri, il che significava andare dal vicino di casa e chiedergli di tenermi lo scatolotto sulla finestra! :facepalm:
Se poi consideriamo che l'LX200 non si scollimava praticamente mai...


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MessaggioInviato: venerdì 21 febbraio 2020, 21:43 
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Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Davide.

Il problema più che altro economico, sorge se vuoi una stella artificiale con la certificazione documentata del diametro di 20 micron (oppure qualsiasi altro valore di "n" micron).
L'unica soluzione in quel caso è acquistare un foro stenopeico per strumentazione scientifica...cioè non realizzato amatorialmente. In EUROPA c'è questo da 65 euro spedito dalla Germania:
https://www.thorlabs.com/thorproduct.cf ... umber=P20D

Se invece ti va di provare ad avere un foro (però quadro) da, per esempio 15 micron, abbastanza preciso a costo zero potresti fare come segue:

Visto che che nei test di Foucault fatti in fase di parabolizzazione degli specchi, si usano fenditure al posto del foro stenopeico (anche da 15 micron, alias 1,5 centesimi di mm), per il motivo che la larghezza di una fenditura, nei confronti della diffrazione non differisce dal comportamento di un foro stenopeico di pari diametro, ma presenta il vantaggio di essere assai più luminosa per farti apprezzare meglio le ombre.
Bisogna quindi anche considerare che una fenditura così sottile è (controintuitivamente...) assai facile da costruire fai da te con ottima precisione, incollando con biadesivo i taglienti affacciati (preventivamente "spianati" per strofinamento su un vetro piano) interponendo come "distanziale" un pezzetto di nastro magnetico da videocassetta, che ha uno spessore ben precisamente misurabile con un Palmer (per esempio una videocassetta da 120 minuti ha uno spessore misurabile con un normale micrometro Palmer in 1,5 centesimi di millimetro, alias 15 micron).

(Lo "spianamento dei taglienti affacciati, serve per eliminare le micro-sfrangiature dovute alla affilatura, che sono fonte di disturbo generando una marea di indesiderate frange di diffrazione).

Concludendo: Se tu non potessi usare la fenditura al posto del foro (chissà se equivalente solo per il test di Foucault..ma mi parrebbe strano) ti potresti fare due fenditure come quelle descritte, e poi le sovrapponi ruotate di 90° (sempre incollandole con biadesivo) ottieni un foro stenopeico ..quadrato, ma di ampiezza ben precisa e determinata dallo spessore del nastro da videocassetta usato come distanziale.

Chiedo scusa per queste chiecchiere da grattatore di vetri.

(in alternativa io ho anche questa pluri stella artificiale comprata anni fa da hubble-optics, ma la più piccola delle 5 è da 50 micron http://www.hubbleoptics.com/artificial-stars.html); Ed infine c'era anche Lolli che ne aveva una da una ventina di micron, costosa come quella di Thorlabs.
Ci sono anche in vendita bretelle di fibra ottica da 9 micron con guaina da 120 micron, però credo che la luce dovrebbe essere collimata da una lente, altrimenti la guaina estena (forse) potrebbe disturbare.

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WWW.GRATTAVETRO.IT, blog del fai da te astronomico


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MessaggioInviato: giovedì 5 marzo 2020, 12:09 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ti rispondo perché lavoro con le fibre ottiche:
quelle in vetro da 9/125 micron sono formate da due strati di vetro, un "core" interno da 9-10 micrometri, e un secondo strato ("cladding") esterno da 125 micrometri, protetti da uno strato tipicamente in polimero (acrilato) che porta il tutto a 250 micrometri.

Il segnale ottico viaggia nel core, in condizioni ottimali, e sono realizzate per essere utilizzate con segnali infrarossi nella banda dei 1550 nm, non nel visibile, anche se su corte distanze possono trasmettere segnali visibili.

Il problema è appunto che il segnale nel core va collimato appositamente con delle lenti. Anche i sistemi di collimazione li trovi da Thorlabs o Edmunds ma a quel punto ti costa quanto o più del foro stenopeico e la fatica è maggiore.

In effetti, per controllare l'integrità delle fibre, uso uno strumento che non è altro che un laser rosso da 500 mW che va accoppiato al connettore della fibra, e dove c'è qualche problema come rotture o anche raggi di curvatura troppo stretti, si vede la luce diffusa in quel punto. Con questo sistema si vede chiaramente che la luce sta viaggiando non solo nel core ma anche nel cladding. Lo stesso succede se usi un qualsiasi puntatore laser e riesci ad allinearlo bene col connettore.

Per ovviare a questo problema, però, sarebbe possibile fare fare una serie di avvolgimenti alla fibra in maniera che ad ogni curva la luce che viaggia nel cladding si disperda e alla fine si abbia solo il segnale pulito dal core (è un sistema che si usa per "pulire" il segnale per alcune applicazioni).
Allineare un laser da pochi mW (per lavorare in sicurezza) al connettore perché passi abbastanza luce non è troppo difficile, bisognerebbe controllare poi se avvolgendo la fibra con un numero sufficiente di spire la luce alla fine esca solo dal core. Si può farlo ispezionando con un microscopio il connettore di uscita: il core è ben visibile.

L'unica accortezza è che conviene lavorare non con spezzoni di fibra semplici ma con bretelle con connettori tipo FC/PC o SC/PC.
Questo per due motivi:
[*] la fibra così come è quando viene tagliata non ha mai un taglio netto ma sempre una superficie di frattura più o meno sfrangiata. Le estremità che sono annegate nelle ferrule del connettore sono state invece lappate con allumina e sono perfettamente piane.
[*] le ferrule del connettore ti permettono di costruirti o procurarti un tubicino per allinearci facilmente il laser.

Inoltre il connettore può essere di due tipi: /PC oppure /APC. Il primo è lappato con la faccia perpendicolare alla fibra, il secondo è lappato con un angolo di pochi gradi. Il vantaggio della lappatura /APC è che l'angolazione evita che si formino riflessioni perpendicolari tra le due facce dei connettori quando li vai ad attestare, ma non so se per la stella artificiale è un problema. Un cavo economico 9/125 costa sotto i 20 Euro

Io qualche spezzone di fibra nuda (senza cavo) da sacrificare e spedirtela ce lo dovrei avere, ma non credo di avere bretelle FC/PC riciclabili.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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