Renato C ha scritto:
Permettimi di dissentire. Procione è una stella di classe F/G (bianco gialla). Betelgeuse è di classe spettrale M1 (arancione intenso). Aldebaran è di classe spettrale K (arancione). Osservandola all'oculare Procione appare bianco- gialla. In fotografia, al fine di ottenere colori rispondenti alla realtà si deve fare il bilanciamento del bianco che corrisponde allo spettro di un foglio bianco esposto alla luce diurna che restituisce una temperatura colore di 3750K.
In questo caso siamo di fronte ad una immagine composita risultato di una somma di immagini notturne e diurne riprese in HDR probabilmente non facendo uso del bilanciamento automatico (3750K), ma preferendo una taratura manuale più vicina ai 5700K (temperatura colore fredda)per esaltare la luce del crepuscolo. L'immagine però è stata con ogni evidenza poi trattata in postelaborazione per esaltare il colore della stelle, e se non si sta molto attenti il risultato è che si ottengono stelle blu oppure rosse anche quando non lo sono.
Che Procione in fotografia non sia blu lo posso dimostrare con una mia foto, dove tra l'altro sono riuscito a riprendere anche la compagna B
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Allegato:
Procione.png
Ciao Renato, come premesso l'immagine postata in APOD ha valore estetico, quindi disserire sulla calibrazione del colore non ha molto senso in questo caso specifico perche' non credo che l'autore abbia fatto alcuna calibrazione "scientifica" della luce raccolta ma abbia processato a proprio gusto estetico (che puo' piacere, come nel mio caso, oppure no).
Ad ogni modo, per completezza di informazione e per approfondire un po' l'argomento, ti allego un link dove puoi trovare una interessante comparazione di come le differenti classi spettrali stellari appaiono se viene usato come bilanciamento del bianco una stella di tipo solare (classe spettrale G2[V]), prassi comune in fotografia astronomica.
http://www.vendian.org/mncharity/dir3/s ... rsD58.htmlIl link nello specifico usa lo standard di calibrazione D58, meno diffuso dello standard D65 (in riferimento al quale i monitor sono comunemente calibrati per uso diurno) ma che e' quello che piu' si avvicina alla convenzione usata in astrofotografia "colore stella tipo solare (G2[V]) = bianco".
Ecco che Procione (classe spettrale tra la F5[IV] e la F5[V]) in questa calibrazione diventa azzurrina (puoi trovare il colore risultante di tutte le classi spettrali ricalibrate scorrendo la lista). L'immagine che posti quindi andrebbe vista in funzione della calibrazione che hai usato, non ha valore assoluto in termini di corrispondenza cromatica (nel mio monitor calibrato, ad esempio, la vedo un pelino troppo gialla rispetto a come la percepisco all'oculare).
Il metodo che riporti per calibrare il bilanciamento del colore delle reflex e' un metodo pratico molto comune con le reflex ma meno preciso della calibrazione G2[V], che e' piu' comune con camere CCD (e qualche volta usato, al prezzo di maggior complessita' operativa, anche da chi usa reflex). Peraltro anche la calibrazione G2[V] e' uno dei metodi di calibrazione e non il solo, con vantaggi e svantaggi a sua volta. Non commento sui valori di taratura con foglio bianco riportato nell'esempio (un buon testo di riferimento sulla procedura, in inglese, e' qui
http://www.astropix.com/html/i_astrop/customwb.html), visto che non uso reflex per fare foto del cielo e non ho esperienza specifica.
Il discorso della calibrazione e percezione dei colori (compreso il concetto di "colore vero") in fotografia astronomica e' un argomento molto complesso che e' dibattuto fin dagli arbori della fotografia astronomica, non ci sara' mai totale consenso, esistono solo convenzioni che possono essere (o meno) accettate e/o usate.
Dopo la lunga disserzione, ti dico pure che concordo con te che una calibrazione piu' corretta (e similare alla percezione visuale) dell'immagine nel link postato da Roberto avrebbe restituito un Procione con colore piu' neutrale e decisamente meno blu, ma alla fine, la stragrande maggioranza delle immagini astronomiche realizzate da amatori ha valore prettamente estetico, quindi vale sempre il buon vecchio detto "De gustibus non est disputandum"
Ciao
Marco