Grazie Virgilio, Carlo, Daniele ed Manuele che mi ha colto in fragrante!
In realtà è stata una correzione fatta con il tampone di Photoshop -
tra l'altro neanche ben nascosta - per raddrizzare l'orientamento della
foto essendo stata fatta con il cellulare in modo rocambolesco.
Però negli altri vertici la correzione è venuta meglio
Stefano, grazie anche a te!
Si, sia la cupola con la sua rotazione, l'apertura/chiusura dello shutter, sia tutti
i movimenti della montatura (goto, puntamenti e parcking), sia la messa a fuoco
dei telescopi; sia il cambio filtri, la ricerca della stella guida e chi più ne ha più
ne metta, ora come ora sono completamente gestibili da casa, distante in
linea d'aria 130Km circa.
Aggiungi poi un sistema di controllo/allarme composto da telecamere; una stazione
meteo per contestualizzare le condizioni locali meteo (vento, nuvole, pioggia,
umidità, trasparenza ecc) fanno si di poter [questo prossimamente] automatizzare
completamente l'Osservatorio. Sarà poi per mezzo degli opportuni software che gestiranno
dall'inizio fino al termine, concludere indipendentemente la sessione
fotografica di un'intera notte, mentre il sottoscritto - a casa - potrà dormire sonni
realmente tranquilli (si fa per dire

).
In pratica non si è fatto altro che ripercorrere la stessa strada raggiunta ormai da diversi
anni, intrapresa dagli Osservatori professionali: imitando lo stesso traguardo principale
orientato anche per una massima produttività.
Il bello della nuova tecnologia sta anche in questo!
Cari saluti,
Danilo Pivato