Ottimo lavoro, somiglia molto alla mia "valigetta".
Anzi, visto che non ho condiviso il mio lavoretto, se me lo concedi, vorrei mostrarti la mia realizzazione, in modo che si possano prendere spunti da entrambe, visto che differiscono solo di pochi particolari.
Invece delle strisce ho adoperato i led a luce calda da 9V di una lampada da 220V, tagliuzzando la barretta che li supporta con la tronchesina, poi grattata un po' la superficie, vi ho saldato le relative resistenze, calcolando una caduta di tensione di 3V, per far sì che una volta collegati in parallelo tutti i led, si possano alimentare a 12V.
Perché a luce calda? Perché in questo modo ottengo la giusta esposizione anche nel rosso, dall'istogramma solitamente deficitario quando usavo led a luce fredda.
A collegamenti finiti e coperti con nastro isolante, ho incollato alla base un foglio di carta argentata, praticando dei forellini in corrispondenza dei led, mentre per le pareti interne ed esterne ho usato anch'io la bomboletta di vernice bianca spray.
Ho usato i classici 3 pannelli di plexiglass opalino, opportunamente distanziati per una buona diffusione della luce; ma sicuramente il Poliver trovato da Manu avrà caratteristiche migliori visto che lo ha testato personalmente tra diversi materiali.
Infine due particolari che consiglio di applicare anche alla tua realizzazione: in primis i bordi di un paio di cm o giù di lì, che contenendo il diametro del telescopio, fanno si che la "valigetta" non scivoli via.
Se si realizza la scatola con buona precisione, i bordi toccano la circonferenza del tubo in 4 punti rendendo stabile e sicuro l'utilizzo, anche in presenza di vento e con il telescopio che non deve essere puntato per forza allo zenit: anche con lo strumento in obliquo la scatola sta al suo posto.
L'altro particolare è una chicca, ovvero la maniglietta di plastica prelevata da una confezione di cartone. Comodissima per il trasporto, come pure la chiusura a scorrimento.

Spero di non essere stato invadente, ma di aver offerto ulteriori spunti ad un'idea realizzativa che ci dimostra di aver ragionato in modo affine del tutto casualmente.
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AstroManu ha scritto:
si può provare anche con una scatola da scarpe, o uno scatolone, creando su una faccia una finestra che verrà poi chiusa col pannello opalino.
Eviterei il cartone che col tempo, usato nelle notti umide, è soggetto a deformarsi o addirittura ad ammaccarsi se trasportato in auto insieme al setup.
Ho trovato davvero comodo lavorare il legno e il risultato mi soddisfa molto per la solidità in rapporto al peso ugualmente irrisorio.