Gli impegni di vita quotidiana mi tengono più lontano di quanto ero abituato a stare dai cieli bui.
Fino al 2015 ho avuto un ruolino di marcia di cui non potevo affatto lamentarmi, anzi!
Poco più di un anno fa sono stato trafitto dalla voglia di aumentare il potere di raccolta luce e, quindi, il diametro.
Così sono passato da un dobson da 40 centimetri a uno da 60.
Oltre al diametro sono aumentati pesi e ingombri (ma va!).
Le ultime 12 uscite, di cui più della metà sono state fatte da cieli suburbani di SQM (molto) poco superiore al 21.00 mi hanno fatto capire che probabilmente è inutile spostare tutto l'ambaradan per quei cieli.
Quindi dovrò arrotolarmi le maniche e farmi a fettine tra bimbi e stelle per poter raggiungere i cieli (lontani ma più bui) del Pollino.
Fatto sta che, a distanza di 4 giorni, ho osservato gli stessi oggetti. Prima da un cielo di 21.30 e poi da uno di SQM 21.00.
Ecco...non vale la pena spostarsi qualche chilometro con tutta quella cassa da morto da 60cm di diametro per far finta di "osservare" quattro macchiette spente.
Sarò costretto a fare più chilometri e stare sotto a un cielo "vero".

Detto questo, se per un visualista il cielo buio è
fondamentale, capisco che per chi fa alta risoluzione il seeing lo sia altrettanto.
Io posso sfruttare ogni finestra di buon cielo, ma te devi trovarlo anche calmo!
Per quanto riguarda la postazione remota...la parola lo dice: rimarrebbe una passione a distanza. Io ho bisogno di stare sotto al cielo. Altrimenti c'è sempre il sito dell'Hubble...