ippogrifo ha scritto:
Allegato:
Dissipazione energia.jpg
Sicché un bolide interstellare di dimensioni inferiori avrebbe maggiore probabilità di essere frenato dal sistema solare in formazione nel quale abbondano polvere e gas, rispetto ad un bolide più grosso.
Beh, spiegare la dissipazione dell'energia cinetica dei corpi che si mettono insieme per formarne uno più grande non è uno scherzetto da poco. C'è la gravità che li attira reciprocamente. Ma la gravità non dissipa. Eppure deve essere successo … e in una certa
scala temporale …

Quello che diventa "nozione scientifica acquisita" deriva normalmente da tesi, ipotesi, teorie dibattute in molti convegni, libri, articoli su riviste di referenza scientifica, ecc. Questo è solo un articolo, solo il tempo dirà se quanto esposto sarà confermato e di conseguenza accettato dalla comunità scientifica. Fino ad allora è solo una goccia nel mare delle possibilità.
Detto questo dobbiamo ricordarci che i, per decenni teorizzati, asteroidi e comete interstellari si sono materializzati in un solo esemplare osservato in cattive condizioni e in allontanamento, questa singola rondine NON fa primavera, ma ha avuto il grandissimo ruolo di far scrivere un considerevole numero di lavori (teorici) su questo tipo di oggetti.
Riguardo alla questione specifica dobbiamo ricordarci che il sistema solare ha 4,5 miliardi di anni, che probabilmente per alcune decine di volte è passato a qualche migliaia di UA da altre stelle coi i relativi sistemi planetari, nubi di Oort, ecc. e che quindi non essendo un sistema isolato nell'Universo ha scambiato con altre stelle ricevendo e dando gas, polveri, comete, asteroidi e forse anche pianeti. Quindi di materiale extrasolare c'è ne dovrebbe essere abbastanza nel nostro sistema solare in ogni forma e tracce di ciò sono conosciute da decenni, il problema attuale è quello di scoprire oggetti interstellari che entrano OGGI nel sistema solare.
Per questi oggetti ci sono da anni stime della frequenza delle relative catture da parte del Sole o semplicemente per i loro transiti attraverso il sistema solare e come è logico è più probabile che ci siano molti oggetti piccoli che oggetti grossi che si avvicinano al sistema solare, e queste probabilità dovrebbero seguire leggi esponenziali in basa alla massa (che a parità di densità corrisponde anche ai loro diametri).
Proprio in questo periodo sto valutando se pubblicare i risultati di una mia ricerca di alcuni anni fa, che mi ha dato risultati inaspettati, perché oltre ad un specifico evento accaduto anni fa significherebbe la scoperta di un nuovo fenomeno astronomico, cosa non comune ed estremamente rara da parte di non professionista. Il problema che ha bloccato la pubblicazione dell'articolo da vari anni è solo uno: i dati su cui si basa sono un errore strumentale o sono reali?
Ciao.
Roberto Gorelli