Virginio Tonello ha scritto:
Avrei una domanda anch'io: con taluni obiettivi, in particolare con quelli a bassa focale sono costretto a chiudere leggermente il diaframma per avere le stelle puntiformi. Anche mettendo a fuoco perfettamente. C'entra solo la profondità di campo o c'è qualche cosa d'altro? Ad esempio con una webcam Vesta e obt. da 50mm se non chiudo il diaframma ho un 'palla'. Con il 200mm Jupiter invece le stelle sono a 'punta di spillo'. Grazie, ciao.
Purtroppo sono uno dei tanti limiti degli obiettivi, siano essi costituiti da lenti, specchi o sistemi misti. Alle massime aperture del diframma infatti per i principi fisici delle lenti e la natura ondulatoria della luce, la stragrande maggioranza degli obiettivi presentano delle aberrazioni. Le principali sono: coma; distorsione e sottoclassi (assiali ed exastrassiali), sferica, cromatica, astigmatismo, curvatura di campo, vignettatura. Senza entrare nel dettaglio con la chiusura di almeno due stop del diaframma tali aberrazioni si attenuano - non è detto si annullino, perchè ciascun obiettivo è un caso a se stante - e, in generale, tutta la qualità dell'immagine su tutto il fotogramma/frame, guadagna in nitidezza, incisione, risoluzione, correzione cromatica, vignettatura. Chiudendo ulteriormente il diaframma sino a valori intermedi (f/5,6 - f/8) si ottiene, sempre in generale, un ulteriore guadagno sino a raggiungere il massimo delle prestazioni dell'obiettivo, per poi con i rimanenti valori del diaframma, si tornerà a peggiorare nuovamente.
Nel campo dell'ottica fotografica una delle principali nozioni da assorbire è che ciascun obiettivo è la conseguenza di un
progetto caratterizzato da una serie di compromessi più o meno evidenti: pertanto e per questa principale ragione che non si potrà mai pretendere la perfezione da un obiettivo relativamente economico.
Cari saluti,
Danilo Pivato