Ho già risposto al tuo post della pagina precedente, controvoglia lo ammetto, per il "rischio" (che oggi per una serie di motivi è diventato anche una certezza) di venire anche frainteso, dati i temi toccati in poche righe, visto che, dopo la frase "non è così semplice" che condivido, il resto è qualcosa che ora non voglio proprio "epitetare" ma che ovviamente non condivido per diversi motivi, ed anche qui mi tocca sottolineare che questa fantomatica età media in crescita continua si avvera semmai nei paesi in via di industrializzazione o che ancora non sono ai massimi livelli, nei paesi come l'Italia si vede anche dal grafico più a portata di mano che negli ultimi anni si arriva ad un certo tipo di "stabilità" e ci sono pure delle cadute, non si vive davvero sempre più a lungo (anzi soprattutto i maschi sono "decresciuti"), al limite, se intendi proprio in senso puramente statistico, essendoci meno giovani la popolazione appare "in media" più vecchia ma non è proprio quello che avevo in mente io, oltre al fatto che ad addentrarsi con precisione nella questione non si finirebbe più di discutere; in generale ha ragione chi ha scritto subito dopo di me (mi sembra), la massima industrializzazione pare proprio "frenare" un ulteriore benessere. Aggiungo solo che questa "spesa per l'assistenza" certo non riguarda solo i vecchi, perchè nella società industrializzata anche i bambini si ammalano sempre di più, e per i quali, a livello di individuo, le cure possono (e devono) essere costosissime, spesso oltre quelle di un povero vecchietto che non viene più nemmeno curato allo stesso livello (per una serie di motivi), infatti se si va a vedere di quanto aumenterebbe questa spesa, si trovano aumenti di anno in anno anche dello zero virgola, non c'è, come ovvio, alcun aumento esponenziale, e nonostante ci siano più anziani. Non vorrei rispondere "male" visto che non mi trovo d'accordo, l'intenzione era prima, come adesso, di evitare possibilmente di scrivere in termini banali e generalistici (così ho percepito, visto che lo si trova enunciato così in tutte le salse in ogni dove) di problemi "economici e sociali" come fossero altrettanto difficilmente risolvibili al pari delle forze della natura che ci ritroveremmo sempre più spesso contro, io li vedo, semplificando, perlomeno "di ordine inferiore" al problema di cui si cerca di discutere qui, perchè si possono benissimo contrastare e bilanciare, lo si è sempre fatto volendo, mentre l'influenza (negativa) che avremmo sui cambiamenti climatici sembra inarrestabile e ci porterebbe all'estinzione: mi sembra una prospettiva ben più difficile da contrastare che non pagare le medicine volendo a più persone, per dire... e facciamolo, se è il costo per ridursi di numero e far respirare un po' di più il pianeta...
_________________ Mascalzon. Di Gran Croc.! 
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