Renato C ha scritto:
Come fai a dire che il clima naturale era quello degli anni 60 che ora invece sarebbe cambiato per colpa dell'uomo ?
Centomila anni fa I milanesi non c'erano e a Milano nella neve pascolavano I Mammuth. Successivamente il clima cambio' e in assenza dei milanesi, estinti i Mammuth, i leoni e le antilopi popolavano la savana padana.
Allora qual'è il clima naturale di Milano ? Quello degli anni 60, quello odierno, quello dei mammuth o quello dei leoni?
Rena' non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, scusami. "naturale" andrebbe pure messo fra virgolette, perchè l'uomo è altrettanto naturale di tutto il resto e anche il riscaldamento antropico è naturale...però se per portarmi prove contro la tesi del riscaldamento a base antropiche fai esattamente il contrario non è colpa mia.
stiamo parlando di riscaldamento globale e tu mi dici che gli inverni erano più freddi per confutare la mia tesi? non mi sembra un argomento valido. per di più è aneddottico e riferito solo ad una finestra osservativa geografica assai limitata.
mi puoi dire che la groenalndia era verde ai tempi dei vichinghi, mi puoi citare l'optimus caldo medioevale, la piccola era galciale che sono tutti fenomeni ben documentati (a parte che il concetto di "verde" dei vichinghi potrebbe non corrispondere esattamente alla nostra immaginazione edenica) e legati a ciclicità naturali. non mi puoi raccontare che c'era la nebbia in val padana...
ti rispondo che i fenomeni in oggetto sono sicuramente legati a mutamenti inevitabili, mutamenti ""naturali"" che però, come ho già ribadito più volte, se anche fossero gli unici in essere ad oggi (e secondo il 90% abbondante della comunità scientifica non è così) non esimerebbero nessuno dal cercare di intervenire se non altro per limitare i danni. E che l'innesto di un effetto serra su un picco caldo interglaciale può avere conseguenze disastrose (e, se non ricordo male, anche paradossali: se si fermasse la corrente del golfo le temperature complessivamente si dovrebbero abbassare...), quindi varrebbe la pena tentare quantomeno di ridurne l'impatto. cosa che, per inciso, non fa male a nessuno... se poi il clima dovesse continuare a riscaldarsi si può scegliere se lasciare sommergere Venezia, New Orleans, Cagliari e Sydney oppure se inventare qualcosa per cercare almeno di ridurre il danno.
Pensiamo ai terremoti: sono un fenomeno naturale su cui è impossibile intervenire...dipendono dalla tettonica a placche. Quindi non dobbiamo più studiare strumenti per ridurne l'impatto?
Dobbiamo continuare a costruire sul Vesuvio perchè tanto si sa che ogni tanto fa casino, ma chissà... magari sta muto per 1000 anni come prima dell'eruzione di Pompei?
Giulio, non è affatto questione di tornare alla stalla e alle vacche. Piuttosto il contrario: ci vuole più ricerca e tecnologia innovativa...