xenomorfo ha scritto:
...Inoltre il fondo cielo sembrava più scuro, ma ho anche capito che parte del problema sta nella estrazione pupillare: il Delos ha 20 mm di distanza dalla lente oculare e con questo valore la lente resta sempre bella asciutta. L'Ethos, con i suoi 13 mm, fa stare l'occhio troppo vicino alla lente che si appanna facilmente. Quindi boh, questo test andrebbe ripetuto tende l'Ethos caldo con una fascia antico condensa per vedere se tutta la differenza dipende solo da questo fattore.
Non ho provato nessuno dei due oculari, ma mi sovviene un'altra possibilità.
Non portando gli occhiali non ho mai avuto necessità di oculari con elevata EP. Quello che ho notato, con l'8,8mm Meade UWA (82°), che ha un paraluce progettato in maniera totalmente insensata, è che mi entra un sacco di luce ambiente dalla periferia dell'occhio, al punto che me ne sono dovuto riprogettare uno ad hoc.
L'effetto della luce parassita è abbassare la sensibilità dell'occhio, col risultato che il fondo cielo appare più scuro, ma anche che gli oggetti estremamente deboli diventano molto più difficili da vedere.
Non vorrei che la situazione fosse analoga nel Delos.
Aggiungo che la questione è complicata dalla luce ambiente, quindi le condizioni di contorno del test potrebbero accentuare le differenze.
Secondo me devi ripetere la prova:
a) sotto un cielo buio
b) curando di escludere tutta la luce ambiente (cappuccio?)
c) verificando sia stelle deboli che oggetti deep al limite.
Cmq. per ovviare all'appannamento io sono solito tenere gli oculari in tasca. L'unico problema è che vanno sostituiti spesso per dar tempo ad ognuno di riscaldarsi quanto basta.