Eris ha scritto:
Ciao
Ma dispersione dovuta a cosa ?
Al seeing ?
No, non credo che si poteva fare meglio.
I 348 frames per 30 secondi danno 2,9 ore ossia 2 ore e 56 minuti, l'unico modo di fare meglio sarebbe stato usare un telescopio più grande per ridurre i tempi di esposizioni dei frame, tempi però che dovevano essere sufficienti a registrare l'oggetto, quindi almeno 0,5a oltre la magnitudine raggiunta quella notte, PIU' 0,5a per un'eventuale variazione dovuta alla rotazione, PIU' non avere un mosso durante l'esposizione.
Insomma la tipica situazione in cui con una barca devi trasportare un lupo, una capra e un cavolo ....
Ora la situazione si può rimediare e anche ottenere un buon risultato effettuando un'altra notte di 3 ore
(effettive) di posa, un'altra notte delle prossime non della prossima lunazione, alternativamente se la sua
magnitudine si mantiene si potrebbe fare un'altra notte tra qualche mese e così si vedrebbe anche dove
punta il suo polo.
Se poi la magnitudine si mantiene per due mesi si potrebbe fare un'intera notte, tipo un 6 ore usando i
tre filtri standard fotometrici e così si potrebbe fare la mappatura dell'albedo dell'intera superficie
asteroidale il che equivale a dire alla sua mappatura geologica e/o composizione.
Se poi si vuole misurando accuratamente la magnitudine di eventuali stelle vicine si potrebbe vedere
se ci sono satelliti, ma per questo occorre che la magnitudine limite sia almeno 3 magnitudini più bassa
di quella dell'asteroide.
Insomma si può ancora fare molto di valido scientificamente.
Ciao.
Roberto Gorelli
P.S.: se si fa una o più di queste cose poi si ha materiale da studiare per qualche decina di giornate
durante le buie e fosche giornate invernali in modo da non girarsi i pollici a vuoto ed imprecare contro
il meteo che fa il suo lavoro.