Kev734 ha scritto:
Il limite sarebbe di certo la sua pazienza, non il mio desiderio di imparare!
Oggi ti va bene che sto a casa malato e posso
'ciavattare' online...
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L'"assolutamente soddisfacente" era espresso considerando che per la prima volta da quando ho questo telescopio, non ero a Roma (dove vivo) ma nelle campagne della Toscana, non c'erano nuvole, non c'era luna (gia' tramontata), non c'era foschia.
Riferendomi alla scala di Bortle, direi che la serata poteva essere tranquillamente un 3,5 - 4 in quanto avevo tutta la via lattea ben visibile ma un paesino a circa 5km con poche luci sopra l'orizzonte. Tuttavia ero quasi a livello del mare....non certamente in montagna.
Nella bassa Toscana ci sono i cieli migliori del centro Italia, io in particolare, quando posso, mi sposto in Maremma, vicino Scansano. Le luci del paesino certo non aiutano, la prossima volta fa in modo di coprirle. Considera che lo stesso Bortle afferma che in un cielo perfetto (Bortle 1, che non ho mai visto) anche solo Giove e Venere pregiudicano l'adattamento al buio (e proiettano ombre a terra...).
il livello del mare è un problema minore, semplicemente hai più assorbimento atmosferico (0,3magnitudini, secondo Cinzano, col rischio che aumentino a causa del vapore acqueo marino).
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...cio' che ho notato durante l'osservazione invece e' stato che con il 36 vedevo un bel cielo NERO e con oggetti ben visibili. Cambiando oculare il cielo rimaneva sempre nero ma gli oggetti, sebbene piu' grandi, non risultavano altrettanto ben definiti.
Ma quanto puo' dipendere dalla qualita' degli oculari o di tutto il sistema ottico?
E poi, per esempio: si riescono a sdoppiare le Doppie doppie? Io non ci sono riuscito.
Il NERO che ti dovrebbe restituire il 36mm (78x) non è certo quello che dovresti avere con ingrandimenti superiori (nel tuo caso 140x). Da un cielo di quella qualità (molto buona, devo dire) si notano differenze nel fondo cielo passando da 220x a 300x. Il fatto che tu non sia stato in grado di distinguere i due livelli di 'nero' mi porta a ritenere fondata la tesi dell'insufficiente adattamento al buio.
Il fatto che definisci gli oggetti ingranditi
'poco definiti' mi porta a pensare invece a problemi di seeing o turbolenze interne al tubo che ti hanno restituito immagini impastate e poco dettagliate. Portroppo non è semplice stabilirlo a posteriori. Sul campo si distinguono le due problematiche dall'osservazione delle immagini di sfocatura su stelle brillanti: la turbolenza generata dal telescopio 'caldo' assume la forma di un ribollire (tipo fondo della pentola), mentre quella prodotta dalla turbolenza atmosferica è più simile al flusso di un torrente.
In ogni caso gli strumenti a tubo chiuso come il tuo sono mediamente più difficili da portare in temperatura rispetto a quelli aperti, come i newton (uno dei motivi per cui la maggior parte dei visualisti si orienta su questa seconda tipologia).
Alla domanda se si riescono a sdoppiare le stelle doppie, poco sopra parlavi della
'doppia doppia', che suppongo essere Epsilon Lyrae. Io l'ho risolta con un rifrattorino acro f/5 da 70mm, col tuo 11" non dovresti avere problemi. Forse era solo l'ingrandimento troppo basso unito alle suddette turbolenze. Considera che il mio 12" regge bene fino a 300x, e quando le condizioni sono ottimali lo tiro a 500x. Ci ho osservato doppie da 0,75arcsec di separazione (nonostante l'assenza di inseguimento). A 500x si percepiscono le differenti dimensioni dei satelliti di Giove (Europa 0,9 arcsec vs. Ganimede 1,5 arcsec). Le componenti di Epsilon Lyrae hanno una separazione di 2,35arcsec, il tuo strumento dovrebbe fornirti, in condizioni ottimali, immagini stellari (centriche) di 0,42arcsec, secondo me hai avuto problemi di turbolenza.
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Nel corso della serata ho provato anche varie altre nebulose tipo "nord america"
La Nord America è troppo estesa per il tuo strumento. Io risco ad osservare il golfo del Messico solo montando l'OIII su un oculare da 32mm, il che equivarrebbe sul tuo strumento ad un 64mm che non esiste in commercio. Purtroppo gli Schmidt-Cassegrain hanno un rapporto focale troppo lungo per render bene sugli oggetti estesi (e questo è il secondo motivo per cui i visualisti accaniti preferiscono i newton).
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Leggevo in giro da varie prove che in generale e' piu' sfruttabile un UHC rispetto ad un OIII
Non so dirti perché non ho mai osservato in un UHC. All'inizio acquistai un OIII da 1,25" e mi piacque talmente che ne presi in seguito la versione da 2". L'UHC per quanto ne so lascia passare sia la linea spettrale dell'OIII sia quella Hbeta, che rende meglio su alcune (poche) nebulose. Come già detto, non ne ho un'esperienza diretta per cui non mi pronuncio.