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 Oggetto del messaggio: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: domenica 5 agosto 2018, 11:11 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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Dopo l'acquisto del Dobson da 60 cm, il mio parco oculari aveva raggiunto una configurazione che pensavo stabile, composta fra l'altro di un Ethos 21 (160x), un Ethos 13 (265x) e un ES 100° da 9 mm (380x). La spaziatura degli ingrandimenti sarebbe stata un po' larga, ma visto il costo degli oculari non mi era parso di infilarci altri Ethos di focali intermedie.

Un paio di anni fa ho avuto l'occasione di acquistare usato praticamente nuovo un Delos 17.3 mm che dà 200x. Mi sono accorto presto che, oltre che essere un utile ingrandimento intermedio, il Delos 17.3 sembra più scuro nel fondo cielo degli Ethos. Inoltre il campo di 72° era abbastanza ampio da non accorgersi quasi della differenza con gli Ethos (per vedere tutto ilk cambio degli Ethos bisogna avvicinare l'occhio tantissimo e girare lo sguardo nelle varie direzioni.

Così un paio di giorni fa ho comprato un Delos da 12 mm (meditando eventualmente di vendere l'Ethos 13 e prendere anche un Delos 14 così da avere una altro ingrandimento intermedio nella fascia usatissima del 200-300x.

Ieri ho provato i due oculari. Il cielo purtroppo era quello di casa (SQM 18.5). Devo dire che il risultato non è chiaro.

1) Non so perché, ma il campo del 12 mm dà l'impressione di essere più stretto del campo del 17.3 tanto che se per il 17.3 non mi accorgevo del diaframma di campo (e quindi a volte non mi accorgevo di non avere un Ethos), con il 12 il diaframma di campo lo percepisco bene. Eppure guardando nei due oculari con uno e l'altro occhio i campi sembrano sovrapponibili. Mistero. E' da dire che la tolleranza di estrazione pupillare del 17.3 sembra maggiore di quella del 12 tanto che la distanza del paraluce nel 12 deve essere regolata meglio se si vuole avere il campo tutto in piena luce. Non so se questo possa influire sulla percezione.

2) In merito alla risoluzione, mi è sembrato che le immagini prodotte dal Delos 12 (a 285x) fossero leggermente e più incise di quelle dell'Ethos 13 (a 265x). Però il seeing non era perfetto e a momenti avrei detto che erano pari. In un altro momento verso fine serata avere perfino detto che l'Ethos era migliore. Quindi boh, mediamente l'impressione è che il Delos sia più più nitido (a un ingrandimento anche leggermente maggiore) ma non c'è assoluta certezza.

3) In merito al contrasto coin il fondo cielo ho osservato attentamente diverse stelline al limite e l'impressione era che nel Delos fossero mediamente più facili da vedere, ma non saprei dire quanto: forse qualche decimo di magnitudine ma per questo serve ripetere il test sotto un cielo buio. Inoltre il fondo cielo sembrava più scuro, ma ho anche capito che parte del problema sta nella estrazione pupillare: il Delos ha 20 mm di distanza dalla lente oculare e con questo valore la lente resta sempre bella asciutta. L'Ethos, con i suoi 13 mm, fa stare l'occhio troppo vicino alla lente che si appanna facilmente. Quindi boh, questo test andrebbe ripetuto tende l'Ethos caldo con una fascia antico condensa per vedere se tutta la differenza dipende solo da questo fattore,.

Per ora non ho un verdetto definitivo.

Delos 12 ves Ethos 13

- costo: Delos 12
- peso e dimensioni: Delos 12
- campo visivo: Ethos 13
- contrasto: Delos 12 (forse)
- risoluzione Delos 12 (forse)


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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2018, 12:50 
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Le differenze sottili le apprezzi appieno solo nelle condizioni limite.
Capire quale oculare è più comodo per le proprie esigenze (peso, come "calza" all'occhio, eccetera...) è più facile.

Ti manca la prima parte.

Io potrei giocare facendo il confronto tra Nagler 13 Type 6 e Nagler 12 Type 4 ma...preferisco osservare :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2018, 15:33 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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Spero in settimana di fare qualche uscita. Comunque ho osservato anche due giorni fa. Giove, Saturno, M56 e NGC6804. Marte no perché ora che é stato alto il seeing era peggiorato.

Ho avuto le costante impressione che il Delos mostrasse qualche dettaglio in più sui pianeti (anche se in genere una volta visti col Delos li ritrovavo con l’Ethos). Col Delos ho visto La Cassini per tutto il giro completo. Anche la parte che prospetticamente è più sottile, non solo verso le anse. Poi però ho avuto la impressione che anche l’Ethos quasi c’è la facesse.

Una cosa che ho osservato è che i Televue hanno aberrazione cromatica laterale. Sarebbe un difetto se non fosse che puó essere sfruttata per compensare la rifrazione atmosferica (mettendo il pianeta nella parte alta del campo visivo). L’ES da 9 mm non ha aberrazione cromatica laterale e il pianeta resta bordato rosso/blu in tutto il campo visivo causa diffrazione. Un difetto che può essere sfruttato.


Per quanto riguarda la magnitudine limite, anche qua, l’impressione era che ci fosse un po’ di extra nel Delos. Una volta viste le stelline si riusciva però a ritrovarle NellEthos.

Il fondo cielo pare più scuro nel Delos. Un fatto oggettivo é però che l’estrazione pupillare dell’Ethos è troppo corta e la lente oculare si appanna è sporca. Questo degrada il contrsto.

Infine il campo più piccolo del Delos aiuta perché c’é meno luce che entra nell’occhio (un po’ come un paraluce). Questo credo aiuti a vedere meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: giovedì 9 agosto 2018, 15:49 
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xenomorfo ha scritto:
Per quanto riguarda la magnitudine limite, anche qua, l’impressione era che ci fosse un po’ di extra nel Delos. Una volta viste le stelline si riusciva però a ritrovarle NellEthos.

Questo è il classico effetto del sapere cosa vedere e aspettarsi.
Succede anche quando cambi telescopio dal più grande al più piccolo, dove in quest'ultimo, di un oggetto, vedi le sembianze di quello che vedevi nel telescopio più grande (ovvero che mostra di più).

Cita:
Il fondo cielo pare più scuro nel Delos. Un fatto oggettivo é però che l’estrazione pupillare dell’Ethos è troppo corta e la lente oculare si appanna è sporca. Questo degrada il contrsto.

Questa della lente appannata dell'Ethos è successa anche a me, ma non ho pensato potesse essere colpa della vicinanza dell'occho,

xenomorfo ha scritto:
Infine il campo più piccolo del Delos aiuta perché c’é meno luce che entra nell’occhio (un po’ come un paraluce). Questo credo aiuti a vedere meglio.

Questo lo risolvi per tutti gli oculari usando un cappuccio e coprendo testa e fuocheggiatore quando osservi. Ti toglie le luci laterali dell'ambiente che entrano nell'occhio e ti permette di vedere tutto più contrastato. Sembri un cretino quando osservi, ma funziona.

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: lunedì 3 settembre 2018, 10:06 
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Sabato sera c'è stata un'uscita di test.
Voglio conoscere meglio il mio nuovo strumento e le notti (libere, sia meteorologicamente sia da altri impegni) con Luna mi sembrano più indicate per svolgere test vicino casa.

Con il sottoscritto c'era un amico con un Reginato 20" f/4 (bella macchina!) e un Ethos 13mm.

Siccome all'Ethos ci sto pensando :crazy: ne ho approfittato per fare un confronto su qualche oggetto luminoso col mio Nagler 12mm Type 4.
Questa serie di Nagler è famosa per avere un'estrazione pupillare molto comoda (siamo sui 17mm) che ti consente di avere il colpo d'occhio sul vastissimo campo degli 82° senza ruotare troppo l'occhio o senza fonderlo per vicinanza alla lente. Insomma, un bel pezzo di lenti e di meccanica.
L'indecisione tra questo e il 13mm 100° è data dal campo apparente a cui ero abituato col precedente telescopio, dove l'ingrandimento che usavo di più me lo dava l'Ethos da 8mm.

Il verdetto del test (fatto su oggetti luminosi e angolarmente non piccoli) è stato che quel millimetro in più di lunghezza focale del Nagler rende davvero ardua la scelta su quale è meglio per i miei scopi.

Un lieve ingrandimento in più (anche sul deepsky) avrà sempre una piccola marcia in più: il cielo è più scuro (fattore amplificato da una lunghezza focale lunga del telescopio) e, chiaramente, l'oggetto è più grande e si vede con più immediatezza.

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: lunedì 3 settembre 2018, 10:33 
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Dovreste anche fare una prova comparativa con uno dei nuovi Baader Morpheus. Meno costosi ma molto nitidi ed eccezionalmente luminosi.

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: lunedì 3 settembre 2018, 13:08 
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davidem27 ha scritto:
Un lieve ingrandimento in più (anche sul deepsky) avrà sempre una piccola marcia in più: il cielo è più scuro (fattore amplificato da una lunghezza focale lunga del telescopio) e, chiaramente, l'oggetto è più grande e si vede con più immediatezza.

Questo mi pare che sia valido anche per il test di Mauro. Anche secondo me gran parte del contrasto e del fondo cielo più scuro son dovuto all'ingrandimento leggermente maggiore.

Per togliervi ogni dubbio dovreste confrontare focali esattamente corrispondenti ( mi pare ci siano 8mm e 6mm).

Mauro, se ti interesse, qui c'è un parere illustre secondo cui sarebbe meglio il delos:
http://www.faintfuzzies.com/OR-Sept022011-OSP.html

IC 1296 (18 53 18.8 +33 03 57 0.9x0.5’ 14.8p)

22” f/4 (383x with all thee 6mm eyepieces; ZAO-II, Delos and Ethos). This is the other object that I decided to compare the Delos with the Ethos and ZAO-II as this is a very low surface brightness object with a stellar core – if you can see it.

Ethos – very diffuse glow held nearly 100% of the time

ZAO-II – Diffuse glow held 100% of the time. A very faint stellar core pops in and out about 50% of the time.

Delos – Diffuse glow held 100% of the time. The stellar core popped in and out a couple times. The view is between the ZAO-II and Ethos.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: lunedì 3 settembre 2018, 13:19 
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Celebre il confronto di Mr. Faintfuzzies :D

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2018, 17:18 
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Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ieri, seconda uscita per il nuovo Ethos 13mm col telescopio da 60cm f/4.

Costa un occhio della testa e non scopro nulla di nuovo, ma è un oculare con cui trovo un feeling assurdo col cielo.
C'è chi impazzisce per il campo apparente da 100° per l'effetto spacewalk e chi adora gli oculari da 70° piani e neutri come i Pentax o, appunto, i Delos. Oppure chi trova gli 82° di campo dei Nagler più che ottimi.

Invece, quello che preferisco di questo oculare-caffettiera (e in genere dei 100°) è l'immersività che ti regalano sul cielo.
Quando cerchi galassie deboli nel campo, quello che mi interessa è solo il campo stellare, appunto. Quando stai guardando il cielo, averlo ovunque nell'oculare aiuta a trovare roba e osservarla.

Poi devo dire che, in accoppiata col Paracorr Type 1, l'Ethos 13mm si comporta egregiamente.

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 Oggetto del messaggio: Re: ETHOS 13 vs. Delos 12
MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2018, 18:55 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
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xenomorfo ha scritto:
...Inoltre il fondo cielo sembrava più scuro, ma ho anche capito che parte del problema sta nella estrazione pupillare: il Delos ha 20 mm di distanza dalla lente oculare e con questo valore la lente resta sempre bella asciutta. L'Ethos, con i suoi 13 mm, fa stare l'occhio troppo vicino alla lente che si appanna facilmente. Quindi boh, questo test andrebbe ripetuto tende l'Ethos caldo con una fascia antico condensa per vedere se tutta la differenza dipende solo da questo fattore.

Non ho provato nessuno dei due oculari, ma mi sovviene un'altra possibilità.
Non portando gli occhiali non ho mai avuto necessità di oculari con elevata EP. Quello che ho notato, con l'8,8mm Meade UWA (82°), che ha un paraluce progettato in maniera totalmente insensata, è che mi entra un sacco di luce ambiente dalla periferia dell'occhio, al punto che me ne sono dovuto riprogettare uno ad hoc.
L'effetto della luce parassita è abbassare la sensibilità dell'occhio, col risultato che il fondo cielo appare più scuro, ma anche che gli oggetti estremamente deboli diventano molto più difficili da vedere.
Non vorrei che la situazione fosse analoga nel Delos.
Aggiungo che la questione è complicata dalla luce ambiente, quindi le condizioni di contorno del test potrebbero accentuare le differenze.
Secondo me devi ripetere la prova:
a) sotto un cielo buio
b) curando di escludere tutta la luce ambiente (cappuccio?)
c) verificando sia stelle deboli che oggetti deep al limite.

Cmq. per ovviare all'appannamento io sono solito tenere gli oculari in tasca. L'unico problema è che vanno sostituiti spesso per dar tempo ad ognuno di riscaldarsi quanto basta.

_________________
Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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