1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 9:24 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14818
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Niente di particolarmente sorprendente, ma siccome ho beccato questo test comparativo online ho pensato che sarebbe stato utile condividerlo:
https://www.youtube.com/watch?v=XObmZIbHOzY

Avrei voluto attivare i sottotitoli nel link ma non ci sono riuscito. Comunque basta usare le opzioni in basso (pulsante ingranaggio) per mostrarli e tradurli automaticamente in italiano.

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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 11:59 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14744
Località: (Bs)
Interessante. :thumbup:
La chimica è materia complessa.
:wave:

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 15:23 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 3930
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mia sorella è stata a lungo una dirigente della 3M Italia. Una volta le chiesi di farmi avere un campione delle loro colle epossidiche. Lei girò la richiesta la responsabile del settore industria, il quale però voleva sapere con più precisione cosa volevo incollare: metallo, legno, vetro, plastica, che tipo di plastica, che tipo di accoppiamento... Insomma un ginepraio. Alla fine me ne feci portare uno a sua scelta: il weld405, che a me parve comunque molto valido dovunque l'ho usato.
https://www.3m.com/3M/en_US/company-us/ ... 437&rt=rud

Questo per dire che il discorso incollaggio è molto più complesso di come forse pensiamo e se guardate la disponibilità di adesivi nel loro catalogo, ci si rende proprio conto che non basta dire epossidico per garantirsi un incollaggio robusto e sicuro.
https://www.3mitalia.it/3M/it_IT/aziend ... dico&rt=rs
Penso dunque che ciò che troviamo normalmente nei negozi brico vada bene per un uso hobbistico, ma con tutti i suoi limiti.

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 18:08 

Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Interessante test.
Tttavia purtroppo dimostra quanto, per impegni un poco gravosi, possano essere poco affidabili.

Al giorno d'oggi gli adesivi epossidici in vendita ed in concorrenza reciproca di mercato, sono tutti del tipo "universale" e a veloce reticolazione ed essiccazione, e anche solo per questo motivo, sono assai meno robusti rispetto a resine epossidiche di tipo industriale, assai esotermiche e con essiccazione di molte ore, nelle quali il reticolo acquista una quantità di legami molto maggiore.

Io negli anni '80 ho utilizzato spesso questi adesivi, e dal punto di vista strutturale ho avuto più problemi che soddisfazioni.

Da allora personalmente uso le epoxy solo per riparazioncine da poco. Mentre nei montaggi meccanici ad esempio di alluminio (dove le saldature sono più difficili), preferisco la normale "via meccanica", con rivetti a inserto filettato anche solo M3; e nell'incollaggio del legno, trovo eccessivo l'uso consigliato che anche oltre oceano si fa delle colle epoxy, bastando e avanzando la vinilica in fatto di tenuta. E questo pensiero lo trovo consolidato dal fatto che dovendo verniciare il legno, lo si fa con una poliuretanica di tipo nautico, e il telescopio durerà in eterno anche in ambienti più che umidi, come la condensa delle serate di osservazione che talvolta cola a goccie.

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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 18:22 

Iscritto il: mercoledì 3 dicembre 2014, 12:36
Messaggi: 592
Località: Como
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ne ho utilizzate tante.
Posso dire di avere trovato la Uhu Plus verde (quella a lungo tempo di polimerizzazione) l'epossidica in assoluto più tenace e stabile nel tempo.
Con questo prodotto ho saldato dieci anni or sono pezzi di alluminio tra loro, la quasi totalità delle plastiche (con l'esclusione di quelle più difficili, come teflon e similari), elementi in legno con altri materali (composito), avendo come risultato una struttura legante della consistenza del vetro e la resistenza del metallo.
Pare addirittura che più passa il tempo e maggiore si riveli la solidità di questi incollaggi.
Altre resine epossidiche non hanno manifestato queste virtù.
Beppe

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WO Zenithstar 80FD 10th Anniversary (il mio gioiellino)
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SW 200 f4 (modificato "sonotube like")
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Celestron Comet Catcher 1986 (profondamente modificato per astrofotografia DSO)
Celestron Cometron Comet Catcher Junior (Bird Jones completamente ottimizzato per l'osservazione planetaria)
Newton 20 f5.6 autocostruito con specchio corretto a meno di lambda/16 (il mio migliore strumento per il planetario)


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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 18:46 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 3930
Tipo di Astrofilo: Visualista
Concordo con l'ottima resa delle viniliche nell'incollaggio legno-legno. Non per nulla sono le più usate dai falegnami. Occorre però che le due parti siano perfettamente combacianti e bisogna esercitare una buona pressione per diverse ore. Qualora le parti non siano combacianti, occorre anche in quel caso una colla di tipo strutturale.

Non vorrei dire una cavolata, ma la Uhu plus è forse stata la prima epossidica bicomponente messa in commercio. Ricordo che più di 40 anni fa la usava un mio compagno di scuola che costruiva aeromodelli in legno di balsa.

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Stefano
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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2018, 18:52 

Iscritto il: mercoledì 3 dicembre 2014, 12:36
Messaggi: 592
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Vero! Me ne parlava un mio amico d'infanzia (avevamo 12 o 13 anni) come della colla più forte del mondo :D
B

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