Quello detto e calcolato da Raf trova conferma anche nell'analisi con il software.
Di seguito abbiamo tre spot diagram calcolati al centro ed al bordo di un
campo di 3,5 mm di diametro sul piano focale. Quindi un campo molto piccolo intorno all'asse ottico ma già sufficiente per valutare la differenza in termini di aberrazioni su diverse focali di un newton.
il primo grafico si riferisce ad un
600 F6, il secondo ad un
600 F4, il terzo ad un
600 F3, il campo come già detto, è per tutti di 3,5 mm sul piano focale.
Premesso che il dischetto bianco al centro dei riquadri rappresenta le dimensioni del disco di Airy e che le dimensioni sono volutamente esagerate rispetto a quelle reali per una migliore leggibilità, si possono analizzare le differenze sull'asse al bordo:
A- Asse Otticoin tutti e tre i casi l'immagine è "perfetta" , la radiazione luminosa è concentrata all'interno al disco di Airy
B-Bordo del Campo1 - nel primo caso ( 600F6 ) l'immagine non mostra coma ,o per meglio dire, lo spot ha le stesse dimensioni del disco di Airy,

2 - nel secondo caso (600 F4 ) la coma è visibile ma si mantiene entro i due diametri ( o supera di poco ) del disco di Airy ( i riquadri ai vertici non contano perchè dobbiamo considerare una area circolare e non quadrata )
le altre aberrazioni sono di ordine inferiore e sono nascoste dalla coma.

3 - nel terzo caso (600F3) la coma è evidente ed influisce sulla risoluzione e definizione dell'immagine. per ritrovare le stesse condizioni dei casi precedenti bisognerebbe restringere il campo utile a 0,8 mm come indicato da Raf.

due considerazioni da fare nel momento che si ragiona con una simulazione software:
1-nella realtà, la luminosità delle aberrazioni in una stella vista all'oculare non è così uniforme, la densità dei "puntini" indica la concentrazione di radiazione luminosa, quindi quello che si osserva "dal vivo" non corrisponde a questa forma a "goccia" ma alla classica forma a "cometa", la si può individuare pensando che dove i puntini sono meno densi in realtà non sono visibili, se non con un sensore fotografico.
2-nella realtà il seeing livella il campo visuale teorico ad uno più uniformemente aberrato, nel senso che non sarà quasi mai possibile vedere puntini luminosi delle dimensioni del disco di Airy nemmeno sull'asse ottico, perciò la percezione delle aberrazioni arriva in una zona del campo più esterna a quella calcolata.
Cosa succede se allarghiamo il campo sul piano focale: ecco un esempio con il 600F6 calcolato su di un campo di 10 mm di diametro, che è poi quello che ci dovrebbe aspettare come CPL per utilizzare diversi oculari e alcuni sensori fotografici senza vignettature.
Come si può vedere l'F6 si trova in condizioni ancora accettabili, comunque migliori di quelle dell' F3 su di un campo tre volte più piccolo.

infine, una curiosità con un altro schema ottico nelle stesse condizioni ed analizziamo il comportamento di un Ritchey-Chretien 600F6 sullo stesso campo di 10 mm sul piano focale.
Non essendoci coma in questo schema, gli spot sono puntiformi ed interni al disco di Airy, le altre aberrazioni fuori asse non sono ancora visibili. Per trovare il limite di campo utile anche per questo sistema, nel quale le aberrazioni extra-assiali diventano evidenti, bisogna estendere l'area sul piano focale ad un cerchio di 25 mm di diametro.
