No, in visuale Sirio B non è visibile. In proposito ho una discreta esperienza avendo ripreso in questi anni Sirio b diverse volte, l’ultima proprio ieri sera:
Allegato:
sirio b_0002 800x600.png [ 1017 KiB | Osservato 4796 volte ]
E’ possibile riprenderla soltanto con il CCD e soltanto a condizione che ci sia un eccellente seeing e una eccellente trasparenza,
condizioni che si verificano una volta ogni paio d’anni, non di più.
Tanto per dire, rimanendo in questo forum in questi ultimi dieci anni ci sono documentate soltanto 5 immagini di Sirio B: 3 sono le mie con il C11, 1 di Fulvio Mete con il C11, 1 di Tiziano BKK con un cassegrain 40 cm.
Poi ci sono decine e decine di dichiarazioni (in buona fede) di avere visto Sirio B all’oculare, ma di queste non c’è n'è una, dico una ,che sia documentata con immagini.
Paradossalmente se è visibile all'oculare è ancora estremamente più facile riprenderla e documentarla, eppure nessuno dei narratori lo fa. In realtà si è vista soltanto una piccola stella di campo che sempre viene confusa con Sirio B.
Perché non è possibile vederla all’oculare? Per diversi motivi:
1) Soltanto il CCD ha una dinamica tale da riuscire a discernere una debolissima stellina annegata in una abbagliante luce di un’altra stella, e anche il CCD, che a differenza dell’occhio umano registra una somma di fotoni , riesce a discernerla soltanto sovraesponendo esageratamente la stella principale. Senza la sovraesposizione, e lo dico per esperienza diretta, Sirio B è invisibile anche al CCD.
2) Guardate nella foto le dimensioni della stella principale e di quella secondaria. In fotografia sono enormi, a causa dell’ingrandimento che regala il ccd e del piccolo campo inquadrato dallo stesso. Ora immaginate di riportare tutto alla visione oculare, cioè alla sorgente puntiforme. Capite bene che è impossibile per l’occhio separare in risoluzione un microscopico e debolissimo puntino all’interno di un altro luminosissimo punto (Sirio è la stella più luminosa del firmamento).
3) Il nostro occhio per adattarsi alla luce o al buio impiega i bastoncelli e i coni, in un meccanismo complicato che comunque è portato fino ai limiti estremi nella visione di SirioB.
4) Il nostro occhio inoltre adatta la pupilla in base alla luminosità di quello che si osserva e si allarga e si restringe di conseguenza. Ne deriva che per compensare l’abbagliante luminosità della stella principale essa
si restringe (Sirio A è davvero accecante), mentre per vedere la debolissima Sirio B dovrebbe (e contemporaneamente!)
allargarsi alle sue massime dimensioni.
5) La pupilla in un soggetto giovane e sano e al buio ha un diametro medio di
7mm che va a restringersi in funzione dell’età, ma osservando soggetti luminosi si restringe fino a
2mm. (mediamente fra 5 e 2 mm).
6) Osservate ora le dimensioni delle due stelle riprese dal CCD. La scala immagine originale è di
1260x980, (per il forum 800x600).
Se volete divertirvi potete convertire tutto in pixel/arcosecondi e poi in arcosecondi/mm.
E anche senza essere troppo precisi calcolando
0.14 arcosecondi/pixel abbiamo per Sirio A un diametro all’oculare di circa
6.3 arcosecondi, corrispondente a
0,2mm e al suo interno una debolissima Sirio B di diametro circa
1,12 arcosecondi, corrispondente a ..non calcolabile
0,000000...mm. E non stiamo ancora parlando della differenza di luminosità ,oltre 10.000 volte minore di Sirio A!