Uhm, ehm, state confondendo le cose!
Avendo fatto ricerche per entrambi i tipi di pianeti le cose sono un po' diverse da come avete detto:
1) qualsiasi sia la distanza da noi, 1.000 a.l., 10.000 a.l. o più un esopianeta si scopre, oltre che con altri metodi, per l'eclisse o meglio transito di quando passa davanti alla sua stella, e questa eclisse parziale dipende dal rapporto dei diametri, dalla distanza dalla stella madre e dalla posizione dell'orbita del pianeta rispetto alla nostra visuale, la variazione di luminosità stella può essere un secondo o varie ore (giorni nel caso di una stella secondaria). Quindi si tratta di variazioni di luminosità e relativi tempi di durata (e forma del grafico della variazione di luminosità).
Attenzione! In casi eccezionali (non ancora osservati) il transito potrebbe determinare un'eclisse totale, la stella quindi sparisce totalmente per un certo periodo, si tratta di casi in cui un pianeta, diciamo come la Terra, ruota attorno a una nana bianca con le stesse dimensioni fisiche o addirittura un Giove che ruota attorno a una nana bianca, in tal caso l'eclisse totale stellare potrebbe durare dalle ore a giorni, purtroppo i calcoli indicano che le possibilità di scoperta sono di 1/500.000.000 per stella osservata per notte!

Per gli interessati dico che c'è un gruppo americano guidato da un professore universitario che sta cercando tali eventi.
2) invece per i pianeti transnettuniani la questione potrebbe essere più facile perché un classico plutino, tipo Plutone, si muove di circa 1,5° all'anno pari a 1 minuto primo ogni 4 giorni quindi basta fare le classiche 3 immagini distanziate di 1/2 settimane una dall'altra per vedere l'oggetto muoversi blinkando le immagini: unico "piccolo" problema (

) la magnitudine limite dell'immagine che non deve essere inferiore alla 21a (per vedere un oggetto di 20a), visto che l'oggetto è lentissimo nell'immagine l'oggetto non sarebbe mai mosso ma con strumenti amatoriali bisognerebbe fare pose singole o sommate pari a 1-2-3-.... ore e per tre volte!
Se qualcuno ci vuole provare avrà qualche possibilità di scoprire i mancanti TNO luminosi (mancanti in base alla legge esponenziale che dice che aumentando la magnitudine limite aumentano gli oggetti osservabili, aumento quantificabile in 2,5 volte per magnitudine aggiuntiva).
Un problema per queste ricerche è che eventuali stelle vicine ad alta velocità potrebbero essere confuse coi pianeti TNO, ma in tal caso munendosi di un catalogo aggiornato di tali stelle si possono escludere tali stelle o nel peggiore dei casi scoprirne di nuove (anche se con Gaia credo che non se ne possano scoprire più, almeno dalla 15a in giù).
Ciao.
Roberto Gorelli