Renato C ha scritto:
Roberto, mi permetto di replicare, naturalmente senza polemica

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Per misurare la parallasse con Hubble, il team ha dovuto valutare l'apparente oscillazione minuscola delle Cefeidi a causa del moto della Terra attorno al Sole. Queste oscillazioni hanno la dimensione di appena 1/100 di un singolo pixel sulla fotocamera del telescopio, che è approssimativamente la dimensione apparente di un granello di sabbia visto a 100 miglia di distanza.
Pertanto, per garantire l'accuratezza delle misurazioni, gli astronomi hanno sviluppato un metodo intelligente che non era previsto quando è stato lanciato Hubble. I ricercatori hanno inventato una tecnica di scansione in cui il telescopio misurava la posizione di una stella mille volte al minuto ogni sei mesi per quattro anni.
Nessuna polemica tranquillo, solo che una misura così estrema lascia perplessi, ci fosse un grosso errore di misura sarebbe accettabile ma una precisione enorme ottenuta ai limiti del possibile odierno umano mi lascia perplesso.
Io sono il primo a sperare che sia tutto giusto ma vorrei prima di pronunciarmi avere la conferma da parte di un team indipendente: ogni scoperta scientifica ha bisogno di una conferma indipendente per essere accettata e in questo caso purtroppo non può essere fatta perché gli scopritori hanno usato il migliore strumento possibile e per anni, ora per averne la conferma occorreranno altrettanti anni con un analogo (lo stesso?) strumento, che non esiste, occorrerà probabilmente aspettare il successore dell'Hubble, ossia il Webb, per confermare o meno questi risultati, sperando che non sia lo stesso ricercatore e team ad usare il Webb (come sarà invece probabile) altrimenti ci sarà conflitto d'interessi nella eventuale conferma.
Se quello che hanno trovato è vero sarà confermato, l'unico problema è: quando?
Ciao.
Roberto Gorelli