Ogni tanto rispolvero il telescopio per fargli prendere un po' di fotoni. Non mi dilungo sul fatto che il tempo (metereologico e mio) a disposizione per questo hobby sia sempre più tiranno, così ho preso questa scusa per trovare qualcosa che mi spronasse a uscire sotto il cielo qualche volta in più. A parte le rare uscite in montagna, con cui riempio la mia station wagon con la strumentazione, nemmeno fosse un trasloco, negli ultimi tempi erano diminute drasticamente le piccole serate "fotografiche" in giardino. Complice il fatto di dover spostare, anzi montare il telescopio in giardino, portare un tavolino, il Pc, collegare tutti i cavi, fare tutte le procedure per iniziare le riprese, il tutto sotto un cielo piuttosto mediocre, anzi tendente proprio verso l'insufficienza, alla lunga mi hanno allontanato un po' da questo tipo di riprese. Vedendo ultimamente i mini pc utilizzati per gestire il telescopio, mi ha incuriosito moltissimo la soluzione Eaglecore di Primalucelab. Un sistema chiuso, ma in grado di fare quello che normalmente avrei bisogno (Autoguida, messa a fuoco, riprese con la reflex e...dithering). Prima di Natale è arrivato a casa, ma solo ieri sera sono riuscito a dedicargli un po' di tempo, dopo un paio di test fugaci dal balcone senza nemmeno stazionare a dovere la montatura. Opero da appena fuori Milano, quindi vi potete immaginare il cielo

, ma ieri complice l'assenza della Luna e una leggera brezza che manteneva lontana foschia e nebbia il cielo era sufficientemente terso, A Nord vedevo ben 4 stelle della costellazione dell'Orsa Minore, e quando è così...è una buona serata! Tempo dedicato all'astronomia, complessivo, è stato di poco più di un'oretta, e ho portato a casa 30 minuti di integrazione totale, calcolando anche tutte le fasi di messa a fuoco, inquadratura, stazionamento della montatura e montaggio del tutto. Per me è un record. Di solito dopo un'oretta potevo iniziare a cercare un soggetto da fotografare! Ieri stavo già smontando tutto. Il sistema è comodo, monto Eaglecore sul telescopio, agganciandolo alla barra Vixen del telescopio, un piccolo rifrattore Vixen da 80mm. L'Eaglecore prende l'alimentazione da una batteria al piombo Gel (consuma davvero poco quel robino!) e a sua volta alimenta sé stesso, la montatura e la fotocamera, oltre all'autoguida che si autoalimenta dall'Usb. Guido con un cercatore, quindi la camera di guida è sempre a fuoco e trova sempre un po' di stelle. La fase di calibrazione è intuitiva e semplice quanto PHD e anche la gestione della fotocamera, sempre tutto in Wi-Fi da smartphone o Tablet. Ieri mi sono fatto un'idea delle potenzialità del sistema e devo dire che è ben fatto e soprattutto semplice ed affidabile. Gli dedicherò ancora qualche sera per prove più approfondite, ma nel complesso ne è uscito a pieni voti. Manca ancora la funzione dithering, che verrà implementata, a detta di Primalucelab, con i prossimi firmware tra circa un mesetto abbondante. Aspetterò.
Come soggetto non potevo che scegliere il più banale, ma anche più luminoso della stagione, visto anche il poco tempo che avevo per fotografare.
Si tratta di 6 pose da 5 minuti a 400ISO, senza dark, e senza flat attraverso un rifrattore Vixen ED81S dotato di flattener HD, abbinato a una Canon Eos 450D modificata Baader, dotata di filtro Idas LPS P2, il tutto sulla piccola montatura Takahashi EM-10.
Niente di che, era una prova, ma da Milano mi ha stupito
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M42_6x300s_400ISO_450D_ED81S_IDASP2.jpg [ 1.12 MiB | Osservato 1194 volte ]