I telescopi degli astronomi del secolo scorso che ci hanno dato le più grandi scoperte, lo si dimentica sempre, nonostante la qualità delle lenti non fosse quella odierna, avevano aperture generosissime, mezzo metro, ottanta centimetri, un metro e più: quello di Lord Rosse 1,80 metri!
Tubi lunghi diversi metri che consentivano comunque enormi ingrandimenti.
Quello con cui Herschel scoprì Urano aveva un diametro di 1,47 metri! e una lunghezza focale di 12, 20 metri! con un rapporto focale f/8,2!
Ciò significa che con un oculare per quanto scarso di soli 10mm osservava a un ingrandimento di 1220x!
Una visione del genere per quanto annebbiata dalla qualità delle ottiche non eccelsa l'abbiamo avuta solo oltre 200 anni dopo con le sonde Voyager. Noi soltanto nelle migliori condizioni arriviamo a malapena a 1/4 di quegli ingrandimenti .
In più non esisteva l'inquinamento luminoso.
I nostri strumenti amatoriali e i nostri cieli odierni cieli ci permettono queste prestazioni tali da consentirci di risolvere visualmente gli stessi dettagli?
Chi ha osservato Urano lo sa.
Urano, se si vuole coglierne la sfida di distinguere particolari sulla sua superficie con in nostri strumenti amatoriali è l'oggetto celeste in assoluto più difficile da osservare, infinitamente più difficile di Marte, infinitamente più difficile di qualsiasi Messier, NGC, IC ecc.
yourockets ha scritto:
Renato però parlare di mm invece che di secondi d'arco non ha molto senso, non trovi? 1,5mm a seconda della distanza sottendono un angolo diverso... ed è l'angolo che conta...
Parlavo di mm apparenti in rapporto al diametro della lente frontale dell'oculare, mi sembrava scontato

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