Ciao Davide, grazie per il bentornato..mi ero preso una pausa di riflessione

Nel merito, non c'è alcuna intenzione polemica da parte mia, ma soltanto il desiderio di approfondire l'argomento anche nell'interesse dei neofiti che ci leggono e che potrebbero nutrire illusorie speranze.
Trattando il Topic di "Urano" credo che una volta fatti i dovuti e meritatissimi complimenti a Peter per la straordinaria qualità dei suoi disegni, si possa discutere anche di ciò che si vede o che si crede di vedere.
Allora poichè non è facile seguire i link, questa volta posto l'immagine diPeach ripresa dal Pic du Midi, 1 mt di rifrattore a 3000mt di quota con le sofisticate apparecchiature a disposizione, osservatela con attenzione: guardate la delicatezza dei toni e delle sfumature: si vede certamente l'albedo, qui decisamente autentica e si vede anche l'incidenza della luce solare più forte al centro e degradante ai bordi (proprio come evidenziato nel mio ingrandimento):
Allegato:
u2017-06-12_03-37_ir_pic.png [ 35.71 KiB | Osservato 3145 volte ]
ora confrontala con una delle tante foto di urano prese dal sito PVOL, in questo caso ripresa da un C11 come il mio, non ti sembra che ci siano più dettagli che nella foto di Peach dal Pic du Midi?:
Allegato:
u2017-11-02_21-55-00_ir685_jserot c11.jpg [ 88.96 KiB | Osservato 3145 volte ]
Sono gli effetti della elaborazione spinta su un oggetto di microscopiche dimensioni.
Una controprova degli effetti delle eccessive elaborazioni sono le immagini dello stesso Damian Peach dal suo normale sito osservativo e con il suo C14.
Sono immagini molto simili a quelle riprese dai C11 e lontanissime da quelle del Pic du Midi, dove avendo il disco planetario un diametro maggiore l'elaborazione è stata assai meno spinta e non ci sono visibili artefatti. E i risultati si vedono.
Allegato:
uran2015_10_31dp peach.jpg [ 25.74 KiB | Osservato 3145 volte ]
http://www.damianpeach.com/uranep.htmNon voglio avere ragione, ma le immagini sembrano parlare chiaro..