photallica ha scritto:
Gli Astrosolar 3.8 e 5 si basano sullo stesso supporto ottico (turbofilm da 3/100mm) e la differenza fra l'uno e l'altro è data solo dalla densità della semialluminatura, di conseguenza la qualità è la stessa.
non proprio, Roberto, il turbofilm ha uno Strehl elevatissimo, superiore al 94% - più di moltissimi obiettivi per telescopio di qualità commerciale - di conseguenza non è un fattore limitante e infatti ci sono persone che lo usano per chiudere il tubo del telescopio durante le osservazioni, anche se personalmente non ne comprendo l'utilità. Ho fatto molte prove con entrambi i tipi di filtri, sia visualmente che col CCD, e il film fotografico è risultato avere una definizione migliore dovuta proprio alla maggior trasparenza, oltre a presentare il vantaggio di poter adeguare la luminosità del filtro alle condizioni di osservazione, cosa che col visuale non si può fare, basta un cielo un po' fosco o velato e si perde gran parte dei dettagli.
Poi è chiaro che la prudenza non è mai troppa, certamente non consiglierei l'astrosolar fotografico a un principiante che non saprebbe valutare adeguatamente i rischi, però se il problema sono gli UV allora non consiglierei nemmeno un prisma di Herschel, se devo dirla tutta, altrimenti qualcuno mi deve spiegare perché l'astrosolar fotografico, una volta che l'ho filtrato con gli stessi filtri neutri che si usano col prisma (e il prisma richiede un filtraggio ancora più pesante per poter essere usato in sicurezza) sarebbe più pericoloso.
NB: il flint trasmette gli UVA fino a circa 350nm, non è perciò del tutto opaco.