Ringrazio Mamete e Blackmore per aver colto il vero senso della discussione.
Ribadisco che riporto le mie opinioni, che sono quindi opinabili, ma senza alcuna intenzione offensiva nei riguardi di nessuno e che sono naturalmente aperto al confronto con le idee degli altri, altrimenti non avrei aperto una discussione.
Partiamo dalle caratteristiche che si richiedono alla fotografia astronomica: ottenere l'immagine più lineare e luminosa possibile del soggetto inquadrato, certo in relazione alla strumentazione usata, ma con un minimo standard di qualità accettabile.
L'obiettivo di un cellulare è ultragrandangolare (fisheye) e quindi tutt'altro che lineare, per lo più con diaframma fisso f/2-f2.5. La fotografia viene fatta sempre in proiezione oculare.
Le deformazioni geometriche sono evidenti anche al meno attento degli osservatori, non parliamo della luminosità restituita o della fedeltà cromatica.
Una comune ed economicissima macchina compatta
al fuoco direttodel telescopio quindi in condizioni assai più complicate e sfavorevoli di ripresa offre immagini infinitamente superiori proprio perchè ha in dotazione un obiettivo aperto da f/1.3 a f/6, quindi un'ampia gamma di diaframmi impostabili in funzione della luce, un obiettivo otticamente corretto, uno stabilizzatore di immagini ecc., un confronto confronto con l'obiettivo di un cellulare è improponibile. Tanto più se si fa in parallelo con un cellulare fotografia in proiezione oculare.
Io credo che l'uso del cellulare nelle riprese astronomiche non sia (almeno non solo) questione di budget disponibile, e salvo eccezioni il vero motivo sia piuttosto più giocoso e anche dettato dalla comodità di avere il cellulare in tasca pronto all'uso.
Ares86 ha scritto:
...ah dimenticavo,in rete ho trovato foto o video tramite webcam che non tengono il confronto con le mie fatte da smartphone con una montatura che se ci soffi balla il tango!
Ecco il problema è proprio questo. L'avvento della webcam a qui tempi ha rappresentato una vera rivoluzione nell'astrofotografia, a qui tempi ferma alla fotografia chimica. Parafrasando Armstrong,
un piccolo passo per il fotografo, un grande passo per l'astrofotografia.
La webcam ha aperto nuove frontiere con la tecnica della somma delle immagini, dei software di calibrazione ecc., una vera rivoluzione che ha portato ai risultati attuali, inimmaginabili solo 20 anni fa.
La qualità delle immagini riprese al cellulare ci riporta indietro a quei tempi.
Un grande passo indietro, non avanti.