Io stavolta non è che voglio "fare il duro", non è nella mia natura se non stimolato da cose e fatti incomparabilmente più gravi, ma tanto cristiano c. - al quale va la mia riconoscenza e simpatia per aver preso le mie difese, quando è stato il mio turno di potermi esporre a critiche per degli scivoloni comunicativi - quanto mi pare Andrea75 non si son comportati affatto bene nei confronti della community.
Concentrare parte dell'attenzione sul fatto che l'oggetto illuminato a fini promozionali, fortunatamente abbastanza poco a conti fatti, fosse proprio un simbolo religioso incidentalmente della religione allo stato più diffusa in Italia, mi è parso non solo OT, ma anche un po' volgare.
Ginetto Bartali era toscano. Immaginiamo che sull'Amiata ci fosse fosse stata quella lunga salita sulla quale fu scattata la celebre foto di Coppi che passa la borraccetta d'acqua a Bartali (o la riceve da lui, mai chiarito al 100%, ma non rileva). Un gesto di grande sportività, comunque, fra i due campionissimi eterni rivali ai pedali.
Avreste trovato tanto improbabile che le locali comunità decidessero in vetta all'Amiata di realizzare, con la tecnica a traliccio in ferro forgiato come la croce, invece di quella un "bel" monumento altrettanto alto a quei due ciclisti immortalati in quel gesto? Io no. E a quel punto se invece della grande croce da 12 m ci fosse stata alla perfetta sommità una piccola croce in ferro semplice semplice da un paio di m, minimalista, come quelle onnipresenti sulle più alte vette alpine, SECONDO VOI il locale comitato festaccero per creare un po' di richiamo nel mese più turistico ed incentivare le vendite di panini con la porchetta e piatti toscani vari in qualche sagra in quota, non avrebbe pensato di coprire i LEDdini quello, invece che la croce? A mio avviso la croce, intesa come simbolo religioso denso di spiritualità per i credenti, entrava nell'operazione solo come scusa, come spunto. Si, certo, che poteva avere più a buon mercato il patrocinio morale dei parroci dei paesi attorno, ma nulla più. C'era una bella struttura solida e "scalabile" dagli elettricisti, han messo le luminarie là. Quello c'era che si prestava.
Quindi tutto questo infervorarsi o meno sull'invasiva presenza dell'ex Religione di Stato o dell'influenza dello Stato Vaticano sulla vita di tutti i cittadini compresi i laici e compresi anche quelli addirittura espressamente atei, a mio avviso era fuori luogo. Aggiungerei che dopo Kant (che arriva finalmente a postulare una distinzione funzionale fra verità di ragione e verità di fede, ciascuna autonoma nel proprio ambito) - nessun "ateo razionalista" dovrebbe sentirsi in diritto di trattare un credente di qualsivoglia divinità come un ricercatore immunologo può a ragione trattare un antivaccinista cresciuto e pasciuto a bufale sulla Rete, - né un convinto fideista magari molto osservante ha più diritto alcuno di rivolgersi a un non credente come fosse un bruto che ancora non ha visto la luce (magari preconizzandogli l'impossibilità di una vita eterna).
La fede religiosa, se e quando è presente, non è irrazionale. E' a-razionale, appartiene ad una categoria del sentire e del pensare umano che nulla ha a che fare col calcolo, colle leggi fisiche, con le evidenze sperimentali e col metodo galileiano. E come tale può essere accolta e abbracciata con istintivo entusiasmo, o ce ne possiamo liberamente e rispettosamente tenere fuori. Senza mai sfottere il prossimo, però: Piergiorgio Odifreddi riesce a starmi sommamente antipatico - sommamente - nonostante non lo ritenga né stupido né impreparato. La supponenza con la quale affronta il problema, come se un missionario in Burkina Faso che rischia ogni giorno di farsi tagliare la gola da qualche integralista salafita solo perché cerca di aiutare delle ONG a portare avanti le campagne di vaccinazione contro la polio fosse solo un adepto credulone in una vecchia credenza indimostrabile, me lo rende veramente inviso, provo un senso di fastidio molto intenso ogni volta che lo sento parlare. Perché non mi riesce difficile capire che senza il riferimento a quella "vecchia credenza" forse quel missionario non troverebbe dentro di sé il coraggio di rischiare di farsi tagliare la gola, oltre un certo livello concluderebbe "ad impossibilia nemo tenetur", e si ritirerebbe a dir messa n una più rassicurante parrocchia del cattolicissimo Veneto.
TUTTI gli utenti dovrebbero, almeno nell'ambito di un forum di astronomia amatoriale, che posso auspicare di atmosfera differente di uno in cui si "becchino" interisti e milanisti, romanisti e laziali, mantenere un equilibrio di approccio più adeguato con chi non la pensa come loro: ambedue le firme, sia quella di cristiano c. che di Andrea75, mi hanno disturbato non poco e se son state rimosse, non lo trovo affatto un atto di imperio di chi applichi in modo burocratico un regolamento, ma una cosa molto giusta e opportuna.
_________________ INQUINAMENTO LUMINOSO - http://www.LAZIOSTELLATO.org, il Coordinamento per la riduzione/prevenzione dell'IL ed il risparmio energetico nel Lazio, invita a farci segnalazioni di impianti che si sospetta essere fuori norma, in modo che possano essere obiettivamente vagliati confrontandoli col disposto della L. 23/2000, e se difformi, costretti ad un virtuoso adeguamento come prevede la Legge.
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