Ippo, alla temperatura impostata del ccd ci si arriva:
GRADUALMENTE altrimenti si rischia lo shock termico
del sensore!
Normalmente procedo in questo modo.
All'accensione che effettuo al crepuscolo serale, imposto 0°, poi di volta, in volta procedo con steps di -3°.
Quindi raggiunta la temperatura di 0° imposto: -3°
Una volta raggiunta la temperatura di -3° imposto: -6°.
Una volta raggiunta la temperatura di -6° imposto -9° e così via tenendo sott'occhio la percentuale di efficienza
la quale mano a mano che si approssima al valore limite della temperatura per quella sera, si approssimerà
sempre di più al 100%.
Gli ultimi steps li imposto con valori di -1° ed attendo più tempo per vedere come il ccd reagisce alla temperatura
impostata. Quando si è prossimi alla percentuale STABILIZZATA di 85% - 90% è bene fermarsi a meno che la temperatura
esterna continuerà ad abbassarsi ulteriormente (previsioni meteo). D'inverno è facile se l'accensione del ccd avviene al
crepuscolo.
Durante questa routine normalmente e parallelamente effettuo il puntamento al Polo della montatura equatoriale,
la messa a fuoco del telescopio, stabilisco il programma della serata e via dicendo affinchè si sviluppi il tempo necessario
per il raggiungimento max della temperatura del ccd.
La solita fava per più piccioni...
Dark, bias e flat li raccolgo a termine sessioni, sempre freschi a meno di situazioni climatiche stabili per diverse notti.
Ormai sono più 13 anni che procedo in questo modo e il ccd è efficiente più che mai!
Cari saluti,
Danilo Pivato