La mia precedente risposta si basava sulla tua affermazione:
Cita:
considerato che per il momento vorrei dedicarmi al sistema solare, quindi osservazione di pianeti e satelliti, possibilmente con immagini nitide e con un buon contrasto
Non parlando di riprese di immagini planetarie ma solo di osservazioni ho indicato quale sarebbe stata la scelta opportuna in termini di budget e di resa.
Quando si osserva (parlo in visuale perciò) il diametro è molto importante in quanto l'occhio ha una buona capacità di adattamento e di conseguenza se si risparmia
un po' sulla qualità optando per il diametro difficilmente ci si rimette.
Se poi si va a osservare il cielo a livello di ammassi, galassie, ecc. l'importanza del diametro aumenta ancora di più.
Diverso il caso di scelta che implica anche riprese o fotografie (le riprese riguardano il sistema solare e le foto il cielo profondo).
Qui il diametro ha importanza ma la qualità ottica assume una maggiore importanza.
I sensori sono "macchine" senza possibilità di adattamento. Per cui il minimo difetto, che il nostro occhio accetta e minimizza con l'ausilio del cervello, viene posto invece in primo piano.
Di conseguenza i rifrattori è meglio averli apocromatici mentre gli strumenti a specchio devono avere campi spianati e senza aberrazioni.
Per questo motivo uno strumento universale non esiste e per avere un buon compromesso, si devono spendere molti soldi. Ma un compromesso significa sempre rinunciare a qualcosa.
Io a suo tempo feci le mie scelte e piano piano sono arrivato a un setup che,
per le mie esigenze, va bene.
Te devi capire bene cosa vuoi fare prima di impegnare i soldi che hai stanziato. In quanto rischi di restare deluso non arrivando a vedere o riprendere ciò che ti aspetti per colpa di un setup non adatto a quel lavoro specifico.
Normalmente nel campo astronomico un buon punto di inizio può essere uno SC da 8". Ha buona apertura, discreta focale, costa il giusto.
Non eccelle in niente ma si difende bene o male su tutto.