Beh, non è proprio una giungla, se si legge l'analisi già
linkata da Mauro o un qualunque manuale di ottica astronomica, si può invece dire che si tratti di un argomento abbastanza chiaro. Quello che può disorientare è la folla di questi accessori che si trova sul mercato, ma se si va a vedere come sono fatti rientrano tutti in pochissime categorie che si contano sulle dita di una mano.
Per un riflettore newtoniano, se questa è l'esigenza, non c'è niente di meglio di una Barlow lunga, non intacca la qualità ottica in asse, introduce una coma di segno opposto a quella dell'ottica principale e quindi migliora anche le prestazioni fuori asse, il tubo lungo permette di "pescare" ed estrarre il fuoco con facilità, non vignettano con oculari a lunga focale. Coi miei newtoniani uso due vecchie Barlow giapponesi, una Orion 2x e una Parks 2x da -14 cm di focale, e davvero non temono nessun confronto. Buone anche le TeleVue ma non sono allo stesso livello.
Le barlow corte esistono perché sono comode da usare coi diagonali e oggi quasi tutti le preferiscono, ma per dare le stesse prestazioni di quelle lunghe due lenti non bastano più, infatti sono quasi tutte dei tripletti o quadrupletti e la correzione fuori asse e ad amplificazioni diverse da quella di progetto può non essere sempre soddisfacente.
mario de caro ha scritto:
Secondo me una barlow non è lunga o corta ma " tirata" alla lunghezza di progetto ad esempio 2,5x a 5 cm dalla lente....se sposti il tuo oculare a 10cm la barlow non sarà più 2,5x ma 4x .....
le Barlow hanno una loro propria focale, si dicono "lunghe" o "corte" in base a questa, più sono corte a parità di amplificazione, e quindi maggiore è la divergenza che determinano, e più è difficile controllarne le aberrazioni.