MaxVaglieco ha scritto:
2) NOTA
GTBL ha scritto:
Sul termine "quasi circolare" su cui un formumista mi vorrebbe bacchettare, ritenevo che il significato fosse ovvio.
Qui stiamo discutendo non bacchettando: l'espressione non può essere personale ma il "quasi circolare" o anche "che l’orbita sia circolare” “anche se si sostituisce al semi asse maggiore (a) la distanza media pianeta-Sole (r) raggio della circonferenza circoscritta” (cito a volo) sai benissimo che sono le espressioni più comuni a cui ci siamo sempre rifatti tutti.
Al punto f) della nostra discussione è citato un esempio empirico banale che specifica bene la relazione tra una circonferenza e una ellisse, che deve sostituire l’idea di una ellisse inscritta in una circonferenza. Ciò me lo permette lo studio del Teorema citato, e questo lo dico per coloro che chiedono chi è l’autore, come se avessi citato una canzone in voga.
Lasciando da parte i gatti spelacchiati, la dinamica è stata in questa fase (che giustamente definisci cinematica) tralasciata per il semplice fatto che le sue leggi non subiscono nessuna alterazione (almeno a mio attuale giudizio: vedi te) essendo sempre in presenza di una conica e trattando poi delle leggi di Keplero, tant’è che ho scritto nell’ultima parte degli esempi numerici, che ti chiedo di esaminare. Prova tu a vedere questo e dicci qualcosa!
Ciao M.V.
Non capisco il motivo per il quale sia necessario discutere sul significato di "quasi circolare". Per "quasi circolare" s'intende "ellittica ad eccentricità bassa ai fini del problema". Nessun riferimento ad orbite medie o simili.
Un cosiddetto teorema riguardante il moto dei pianeti può avere solo carettere dinamico e non può limitarsi ad un mero approccio cinematico. Si può applicare ad esso uno studio di tipo perturbativo? Se sì, come? Che ce ne facciamo di esempi numerici che riguardano semplici e banali sotto-casi semplificati con ipotesi molti stringenti? Con cosa li confrontiamo?
Inviterei inoltre ad usare in modo appropriato il termine "teorema".