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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 15:25 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10627
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
elelennius, allora. provo brevemente a postare il mio primo ed ultimo contributo all'ennesima discussione sul nulla che riesci ad impostare.

a parte che citare una citazione che cita Einstein non è portare un argomento, ma invocare il principio di autorità, Einstein come ti è stato detto, non credeva che gli aspetti probabilistici intrinseci alla meccanica quantistica fossero "reali" ... non gli piacevano per, direi, un radicato pregiudizio epistemologico.
siccome non era l'ultimo arrivato, studiando una cosa che capiva bene trovò che quella cosa che capiva bene (la meccanica quantistica) prevedeva questa possibilità.
siccome lui (interpretando erroneamente la propria congettura) riteneva che questa possibilità implicasse un'azione a distanza e trovando un'ovvia violazione della relatività generale ritenne che la sua congettura confermasse il proprio punto di vista ("la meccanica quantistica funziona, ma a spanne, gli esiti probabilistici devono nascondere qualcosa di più profondo").
cioè riteneva impossibile l'ientanglement.

sfortunatamente l'entanglement fu verificato sperimentalmente e nel corso di decenni di studi al momento si è capito che Einstein aveva commesso due errori:
1) nel ritenere che la meccanica quantistica nascondesse delle "variabili nascoste"
2) nel ritenere che la non località fosse una sorta di azione a distanza, perchè, come ti ha detto Andrea, il "mistero" l'incomprensibile è nella sovrapposizione quantistica, non nel fatto che una volta effettuata la misurazione se A è nello stato x allora B è nello stato y.
il problema è che A e B fino alla misurazione sono in entrambi gli stati.
questa si che è dura da digerire, è completamente controintuitiva, ma pare proprio che le cose stiano così, sotto certe condizioni. pare perchè ci sono evidenze sperimentali.

forse puoi provare ad immaginarla così (mi assumo tutto il rischio della metafora):
immagina due palline che cambiano colore da rosso a blu, immagina di sincronizzarle in modo che quando una è blu, l'altra è rossa.
immagina poi, a questo punto di poter accelerare l'oscillazione a piacere, facciamo finta di poter avere un'oscillazione di frequenza che tende all'infinito...
(non vedrai ovviamente nè blu nè rosso, ma questo non è essenziale).
la sincronizzazione è l'entanglement.

poi trasporta una delle due palline sulla luna, l'altra a 300000 km nel vuoto in direzione opposta alla luna...
a questo punto con due fotocamere in grado di produrre fotogrammi velocissimi, di velocità che tende all'infinito, scatta contemporaneamente due foto alle palline.

l'osservatore sulla Luna osserva una pallina rossa. l'altro cosa osserva?


ps mi scuso con tutti coloro che hanno una formazione seria, probabilmente ho detto una valanga di scemenze

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 15:53 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
andreaconsole ha scritto:
Non e' diverso, la questione di fondo e' sempre quella. E' come se portassi lontano due particelle, ognuna in una scatola chiusa. Quando apri la scatola e vedi che una ha un certo spin, immediatamente sai che quella nell'altra scatola ha spin opposto.
La cosa incomprensibile e assurda e' che, finche' sono chiuse nella scatola, ciascuna possiede contemporaneamente entrambi gli spin (in termini probabilistici).


Andreaconsole, se non riesci a capire che il paradosso del Gatto non c'entra nulla, mi arrendo.

Il paradosso del gatto dice solo che, fino a che non apri la scatola, hai il 50% di trovarlo vivo e il 50% di trovarlo morto, punto.

Se prendi due particelle non entangled, cioè che non si influenzano a vicenda, non puoi sapere che spin hanno fino a che non le osservi, ma, una volta osservate ciascuna di esse per 10 volte, ti capiterà, almeno una volta, che hanno lo stesso spin, proprio perché ognuna di esse può avere sia spin su che spin giù e non sono interconnesse tra loro.

Se invece osservi due particelle entangled, supponiamo la particella A e la particella B, non puoi sapere che spin hanno fino a che non le osservi, e fino a qui nessuna differenza rispetto a prima.

Se decidi di osservare per prima la particella A, non sai se avrà lo spin su o lo spin giù fino a che non la osservi: e fin qui ancora nessuna differenza rispetto a prima.

Ma, una volta osservata la particella A, e svelato il suo spin, l'altra particella (B) non potrà mai e poi mai avere lo stesso spin di A, ma avrà sempre spin contrario a quest'ultima, ma la cosa incredibile è che il cambio di spin è immediato, quindi non c'è alcuno scambio di informazione tra A e B in virtù del quale B assume spin opposto a quello di A solo dopo avere ricevuto l'informazione da A, ma lo spin di B, ripeto, diventa opposto a quello di A in maniera istantanea, e questo si può giustificare solo con un'azione a distanza.

Mi verrebbe da dire, nel mio stile, "Non so se sono stata chiara", ma visto la tua scortesia e scostumatezza nel dire più volte "Non capisci", "Non sei in grado di capire", "capisci l'italiano?" e cose di questo genere, ti dico anche io "Sei in grado di capire adesso, o ti devo fare un disegnino?"


Ultima modifica di elenoir il mercoledì 17 maggio 2017, 16:10, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 15:56 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Parlando di cose serie, una questione che mi fa veramente impazzire e' quella degli esperimenti "which way"
http://l-esperimento-piu-bello-della-fi ... y%20GL.pdf

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:20 
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praticamente nel vuoto non può esserci un campo gravitazionale, ma l'azione magica a distanza si . che figata

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:21 
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Quale delle due cose ti sembra meno magica? Il vuoto che si incurva o l'attrazione gravitazionale a distanza?


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:30 
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Le onde gravitazionali si propagano a velocità finita.
Quindi l interazione gravitazionale energia/ spaziotempo si propaga a velocità finita .
Lo stesso accade nel vuoto con i campi elettromagnetici. L interazione si propaga a velocità finita , c in questo caso.
In tutti gli esperimenti entanglement, l ultimo tra telescopi, a 140 km , ha dimostrato che comunque c è insormontabile. I cinesi stanno per mettere in orbita un satellite per verificare distanze maggiori

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:38 
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Nessuno discute che la velocità della luce sia insuperabile.

Ma qui si tratta di una cosa diversa: c'è un legame invisibile che lega le due particelle che fa venir meno il concetto di velocità di trasmissione dell'informazione.

Se due corpi sono legati in un tutt'uno diventa improprio parlare di velocità di trasmissione dell'informazione, perché di ciò si può parlare solo se i due corpi sono materialmente separati l'uno dall'altro, mentre il legame fa in modo di unificare i due corpi in un tutt'uno.

Se la particella A dice alla particella B di muoversi, B si muoverà solo dopo avere ricevuto l'informazione, quindi dopo un certo tempo.

Ma se la particella A è legata a B con una fune tesa di 100 km, e comincia a tirare, la particella B percepirà la forza attrattiva esercitata da A istantaneamente, più veloce della luce.

Se invece A dà una scossa sulla corda tale da generare un'onda, B percepirà l'onda dopo un determinato tempo.

Ecco perché le onde gravitazionali giungono a noi dopo tanto tempo.


Ultima modifica di elenoir il mercoledì 17 maggio 2017, 16:48, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:48 
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ma non c'e' trasmissione dell'informazione. l'infirmazione si crea al momento dell'entanglement.

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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 16:58 
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Se fosse un'informazione dovrebbe esser trasferita, ma se fosse così impiegherebbe un certo tempo per viaggiare da una particella all'altra. Non è un'informazione quella dice che all'altra particella di cambiare spin, ma le due particelle è come se fossero un tutt'uno, almeno questa è la mia opinione.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 maggio 2017, 17:05 
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elenoir ha scritto:

Ma se la particella A è legata a B con una fune tesa di 100 km, e comincia a tirare, la particella B percepirà la forza attrattiva esercitata da A istantaneamente, più veloce della luce.

.

No in questo caso hai un oggetto che non risponde più alla meccanica quantistica, ma alla meccanica classica, la corda.
Le particelle sono entangle perché vengono create così. Non prendi due particelle a caso e applichi l entaglement

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Ultima modifica di cristiano c. il mercoledì 17 maggio 2017, 17:22, modificato 1 volta in totale.

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