Sono appena rientrato dal Congresso UAI, spiace leggere che si sia scatenato questo flame a causa del mio commento. E non è mia intenzione bacchettare e poi sparire nel nulla, sono stato semplicemente occupato con altro. Piuttosto mi sarebbe piaciuto poterne parlare di persona, vista la sede del Congresso UAI nel Lazio, ma vabbè...
Venendo a bomba, saltando completamente la "parte-di-wikipedia" per cui ognuno di noi è libero di scrivere quello che cavolo vuole suoi propri siti web ma non sul forum, e vi prego di riflettere su questo. La frase incriminata è questa:
Cita:
come si può notare qui la linea dell'idrogeno non è visibile se non in una piccola parte dell'H-Alfa,questo ci dice che la stella è in fase "terminale", avendo esaurito quasi del tutto il suo carburante.
Il motivo per cui non vedi (o vedi poco ???) la riga dell'idrogeno non è mica perché la stella è in fase terminale. Le giganti, e quindi le supergiganti, bruciano di tutto dall'idrogeno fino al ferro (e oltre !!!) e lo fanno in vari punti della loro struttura. Nel caso particolare, l'idrogeno è piuttosto presente nell'interno stellare come un inviluppo esterno che circonda il nucleo (dove stanno bruciando elementi più pesanti), una parte di esso addirittura brucia in un guscio esterno al nucleo. Bisogna immaginarsi l'interno stellare come una grossa cipolla, dove ogni strato è rappresentato da un elemento via via più pesante man mano che ci avviciniamo al nucleo.
Lo spettro delle supergiganti rosse è dominato da intere bande di assorbimento (ca. 100 Angstrom in dimensione) dovute a molecole e non solo da semplici righe (ca. 1-5 Angstrom) imputabili a singoli elementi presenti nell'atmosfera stellare. Ad esempio, sono visibili i contributi dell'ossido di titanio e addirittura dei composti del carbonio! Questo vuol dire che l'atmosfera stellare è decisamente molto più complicata e ricca come mezzo assorbente, rispetto ad esempio alle stelle di classe spettrale A dove invece vedi bene (e in alcuni casi solo) la sequenza dell'idrogeno.
A tutto questo, che è il modello teorico, si aggiunge la parte sperimentale (osservativa). La riga dell'idrogeno è talmente "affogata", mi si passi il termine, nel bailamme degli assorbimenti che la risoluzione del setup semplicemente non la vede. E quella che tu dici di essere riga dell'idrogeno semplicemente non lo è. E se non c'è non vuol dire che la stella ha esaurito il combustibile (vedi sopra).
Ma tu hai postato il profilo, tra l'altro uno screenshot del programma, senza fornire info sul setup, anche se era abbastanza chiaro che tu stessi usando lo Star Analyzer. Piuttosto, se vogliamo continuare con spirito critico e costruttivo nella più totale condivisione (di cui un forum dovrebbe vivere quotidianamente), ti invito a misurare la dispersione del profilo che hai postato e a confrontarla con la dimensione tipica delle righe di assorbimento diciamo "classiche" della serie di Balmer. Poi si vedrà...
Cordialità
D