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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 16:30 
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Iscritto il: domenica 30 aprile 2017, 13:43
Messaggi: 118
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie,
Infatti i tempi non è assolutamente possibile saperli, da quando la produzione di idrogeno che è la materia principale comincia a venire meno inizia il processo irreversibile della "morte" della stella. Se non vi piace questo termine cambiatelo non mi offendo,da qui si innescano altre situazioni che porteranno poi alla stupenda seppur terribile esplosione di Betelgeuse.
Potrebbe essere oggi,domani chissà tra quanto ma accadrà.

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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 16:31 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 546
Località: Benevento
Sono appena rientrato dal Congresso UAI, spiace leggere che si sia scatenato questo flame a causa del mio commento. E non è mia intenzione bacchettare e poi sparire nel nulla, sono stato semplicemente occupato con altro. Piuttosto mi sarebbe piaciuto poterne parlare di persona, vista la sede del Congresso UAI nel Lazio, ma vabbè...

Venendo a bomba, saltando completamente la "parte-di-wikipedia" per cui ognuno di noi è libero di scrivere quello che cavolo vuole suoi propri siti web ma non sul forum, e vi prego di riflettere su questo. La frase incriminata è questa:
Cita:
come si può notare qui la linea dell'idrogeno non è visibile se non in una piccola parte dell'H-Alfa,questo ci dice che la stella è in fase "terminale", avendo esaurito quasi del tutto il suo carburante.

Il motivo per cui non vedi (o vedi poco ???) la riga dell'idrogeno non è mica perché la stella è in fase terminale. Le giganti, e quindi le supergiganti, bruciano di tutto dall'idrogeno fino al ferro (e oltre !!!) e lo fanno in vari punti della loro struttura. Nel caso particolare, l'idrogeno è piuttosto presente nell'interno stellare come un inviluppo esterno che circonda il nucleo (dove stanno bruciando elementi più pesanti), una parte di esso addirittura brucia in un guscio esterno al nucleo. Bisogna immaginarsi l'interno stellare come una grossa cipolla, dove ogni strato è rappresentato da un elemento via via più pesante man mano che ci avviciniamo al nucleo.
Lo spettro delle supergiganti rosse è dominato da intere bande di assorbimento (ca. 100 Angstrom in dimensione) dovute a molecole e non solo da semplici righe (ca. 1-5 Angstrom) imputabili a singoli elementi presenti nell'atmosfera stellare. Ad esempio, sono visibili i contributi dell'ossido di titanio e addirittura dei composti del carbonio! Questo vuol dire che l'atmosfera stellare è decisamente molto più complicata e ricca come mezzo assorbente, rispetto ad esempio alle stelle di classe spettrale A dove invece vedi bene (e in alcuni casi solo) la sequenza dell'idrogeno.
A tutto questo, che è il modello teorico, si aggiunge la parte sperimentale (osservativa). La riga dell'idrogeno è talmente "affogata", mi si passi il termine, nel bailamme degli assorbimenti che la risoluzione del setup semplicemente non la vede. E quella che tu dici di essere riga dell'idrogeno semplicemente non lo è. E se non c'è non vuol dire che la stella ha esaurito il combustibile (vedi sopra).
Ma tu hai postato il profilo, tra l'altro uno screenshot del programma, senza fornire info sul setup, anche se era abbastanza chiaro che tu stessi usando lo Star Analyzer. Piuttosto, se vogliamo continuare con spirito critico e costruttivo nella più totale condivisione (di cui un forum dovrebbe vivere quotidianamente), ti invito a misurare la dispersione del profilo che hai postato e a confrontarla con la dimensione tipica delle righe di assorbimento diciamo "classiche" della serie di Balmer. Poi si vedrà...

Cordialità
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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 17:00 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Roberto Gorelli ha scritto:
Innanzi tutto, benvenuto Paperbike!

Qualcuno ha avanzato la cifra di 500 anni per l'esplosione di Betelgeuse, considerando l'incertezze potrebbe essere domani o tra 5.000 anni,
da una parte sarebbe bello vedere una tale supernova, modello luminosità Luna piena con dimensione stellare, d'altra parte la sparizione di questa stella ci rovinerebbe per sempre la costellazione di Orione una delle più belle del cielo.
Ciao.
Roberto Gorelli


E per quanto riguarda il possibile pericolo per la Terra ?
In giro ci si leggono opioni diverse, che ti risulta?


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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 19:18 
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Iscritto il: domenica 30 aprile 2017, 13:43
Messaggi: 118
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Eccomi qui, infatti mi chiedevo come mai non rispondeva ai commenti.
Innanzi tutto grazie per la spiegazione tecnica,ne terrò conto per i miei prossimi studi, certamente che mi fa piacere condividere in maniera costruttiva i lavori che svolgiamo, di sicuro mi limiterò ai commenti basilari e niente più, la mia descrizione è portata dalle notizie che ho rilevato in rete leggendo vari siti,pensavo fosse utile e non che mi si sparasse contro in questo modo, non è molto che mi occupo di spettroscopia, è una materia difficile ma che mi piace tantissimo, quindi ripeto non essendo un astrofisico mi sono basato su quanto letto. Io credo che aver fatto vedere che esiste una materia "nuova" sia più che sufficiente per ora, visto che comunque nei vari altri forum non se ne parla proprio, o pochissimo, poi se vogliamo possiamo ovviamente scambiarci tutti i dati possibili ma ne vale la pena? Se invece vogliamo lasciarla ai soli professionisti allora va bene. Ma allora che senso ha comprare i reticoli SA100 se poi ti senti dire " si capiva che hai usato quello" , .perché i miei lavori non vanno bene? Cosa hanno di sbagliato? Sono a bassa risoluzione ovviamente ma per uno che ha cominciato da pochi mesi penso siano più che buoni.
In ogni caso io non ce l'ho con nessuno auguro a tutti cieli sereni.
Massimo

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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 19:45 
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Iscritto il: sabato 3 ottobre 2015, 10:33
Messaggi: 450
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Massimo
La "bassa risoluzione" non è sinonimo di "ciofega".
E' un approccio.
Ha i suoi pro e i suoi contro. Sfido chiunque con uno spettroscopio a fenditura
equipaggiato con reticolo da 1200 linee/mm a risolvere il profilo spettrale
di una quasar di 13 magnitudine con uno strumento amatoriale medio.
F.

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"...e mi sovviene l'Eterno...."


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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: domenica 7 maggio 2017, 20:05 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4089
giacampo ha scritto:

E per quanto riguarda il possibile pericolo per la Terra ?
In giro ci si leggono opioni diverse, che ti risulta?


Ecco un papero molto interessante in proposito:

http://www.kcvs.ca/martin/astro/course/ ... NRISKS.TXT

Betelgeuse era al limite del pericoloso con la vecchia distanza, ora dovrebbe esserlo
di meno, purtroppo essendo quasi equatoriale ambedue gli emisferi (nord e Sud) si
faranno una doccia ... di radiazioni, ovviamente secondo il momento in cui esploderà
la doccia sarà massima per un altro tipo di emisferi (Est o Ovest o una versione
intermedia).
Se uno ha proprio paura basterà che vada in un rifugio antiatomico o in una grotta,
oppure in un sottomarino a 50 metri di profondità.
Ma in tal caso il problema sarà l'ablazione parziale dello strato dell'ozono e le mutazioni
del cibo (piante e animali) che dovremo mangiare oltre al C14 che rimarrà nel nostro
corpo, ma in un certo senso ci siamo già passati, parlo di Cernobil (quando cesio abbiamo
ognuno in corpo?).
Ciao.
Roberto Gorelli


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 Oggetto del messaggio: Re: Spettro di Betelgeuse
MessaggioInviato: lunedì 8 maggio 2017, 11:16 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4324
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao e ben arrivato!

La mia poca esperienza di spettroscopia è nata grazie ad Ivaldo ed allo StarAnalizer, i miei esperimenti prima erano fatti con CD e DVD ... :-) e spesso causa di delusioni.

Conosco ancora molto poco sul software utilizzato e sulle metodiche di ripresa, spero appena trasferito l'osservatorio presso la nuova abitazione di poter riprendere questa stupenda ed impegnativa branca dell'astronomia.

Qui troverai molte persone che ti potranno aiutare ed indirizzare al meglio nei tuoi studi, non ti preoccupare nessuno mangia nessuno, ma stai certo che ben presto impareremo insieme di più su l'utilizzo di questo software e sulle modalità di ripresa.

Anzi è da tempo che lo penso ma creare una zona di spettroscopia magari moderata dal mitico Fulvio, non sarebbe male. Qualcosa è stato fatto in passato, ma direi che i tempi sono maturi e trovare giovani leve che si occupino di spettroscopia invece che di piacevoli immagini di valore solo artistico, sia un punto a tuo favore.

Quindi un benvenuto ufficiale sul Forum da parte nostra.

Adesso iniziamo sul serio con altre Immagini e spettri (Ne ho già visto un'altro tuo in altro topic) e magari postaci qualche foto del setup tanto per capire un pò di più sulla realizzazione e le difficoltà intrinseche alla ripresa che spesso tutti noi affrontiamo.

Ancora benvenuto.

_________________
Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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