Condivido in toto quanto dice Angelo, anche su quanto riguarda la lavorazione industriale di queste lentine: ed effettivamente il tuo è un po' un... eccesso di zelo. Intendiamoci: meglio così che il contrario, eh... comunque sì, è normalissimo che l'aberrazione cromatica assiale, cioè il bordo bluastro che hai notato, venga fuori in particolare se sei fuori fuoco (edit: o meglio, durante la messa a fuoco e anche nell'immagine a fuoco su soggetti contrastati, proprio come un ramo di un albero controluce). Tranquillo, il tuo doppietto va benissimo per quel che può dare: e il fatto che tu noti la Macchia Rossa e altri dettagli dell'atmosfera gioviana lo dimostra ampiamente. Più che alla pulizia (pochi granelli di polvere sono del tutto ininfluenti) sono propenso a credere che il miglioramento che hai notato sia dovuto al fatto che, nel monta-smonta-rimonta, probabilmente hai azzeccato una buona posizione reciproca delle lenti. Ma più probabilmente ancora andavano bene anche prima, solo che adesso sei più attento a quel che vedi...

... Aggiungo però una cosa, a parziale correzione di quanto dice Angelo: fermo restando che, come dice lui, paradossalmente su diametri così piccoli è effettivamente difficile che saltino fuori errori madornali con la lavorazione industriale (il vero problema è più che altro il grado di lucidatura finale, ma son finezze...), quando le lenti venivano lavorate manualmente (come è il caso, ad esempio, del mio sessantino giapponese fine anni '80) poteva capitare che, anche in assenza di errori di lavorazione veri e propri, risultassero lievissime inclinazioni reciproche dovuti a spessori dei vetri non rigorosamente omogenei; compensate, appunto, con una rotazione ottimale dei due elementi, da cui i riferimenti segnati a matita sui bordi.