Come dice giustamente moebius le varie formule sono solamente e puramente indicative e oltre alle varie "condizioni al contorno" già indicate (qualità ottica, aclimatamento strumento, solidità montatura, seeing, ecc) va anche aggiunto l'altro strumento ottico a cui si accoppia lo strumento, ovvero l'occhio (c'è chi ci vede bene e chi meno bene) e anche l'oggetto che si vuole osservare, oggetti molto contrastati si giovano di ingrandimenti alti, l'esempio piu "estremo" sono le stelle doppie dove sono utili ingrandimenti (ripeto, considerate le condizioni al contorno di cui sopra) anche superiori al doppio del diametro (espresso in mm), anche la Luna vista la luce abbondante e gli alti contrasti permettono ingrandimenti "al limite", ma aumentando l'ingrandimento di conseguenza diminuisce la luce e quindi diminuisce anche il contrasto, per quello Luna e stelle doppie (o anche stelle singole

) che sono contrastatissime permettono alti ingrandimenti, già pianeti come Saturno e Giove, per osservare le bande e dettagli superficiali o i chiaroscuri della divisione dei vari anelli (su Saturno), già si devono ridurre gli ingrandimenti per avere maggior luce a disposizione e notare la differenza tra dettagli (appunto) poco contrastati tra loro.
In breve il miglior ingrandimento lo dovrai verificare tu di volta in volta nelle varie condizioni e sui diversi oggetti celesti, facendo esperienza direttamente.
Poi come ho già detto, in base alla proprioa esperienza, persone che hanno avuto modo di provare svariati strumenti in svariate condizioni su diversi oggetti celesti, ogniuno a tirato fuori la propria regoletta, se ti vuoi divertire a leggere un excursus sulle varie regolette sugli ingrandimenti massimi e ottimali leggiti questa discussione, ne avrai per tutto il giorno. ►
viewtopic.php?f=3&t=97047