cfm2004 ha scritto:
Quoto! Inoltre molto spesso manca, a mio parere, l'umiltà nel voler imparare.
Cristina
Per imparare occorre che ci sia qualcuno che insegna, e questo non è certo Peach.
Poi c'è un altro metodo per "imparare" (o meglio generare nuova conoscenza), ma questo metodo non è alla portata di tutti. Sta di fatto che ogni volta che per mia iniziativa ho scoperto qualche cosa nuova mi sono reso conto che forse "qualcuno" la sapeva già e si guardava bene dal dirlo.
davidem27 ha scritto:
Non mi scandalizza che tenga dei corsi, se è "quello bravo".
Fa dei corsi?
Pask ha scritto:
Vado sempre a memoria ma personalmente a Peach gli riconosco di aver "sottolineato" tre cose importanti per le riprese hires:
- il "sommare" a volte migliaia di frames (prima di lui ricordo articoli in cui si parlava di decine o centinaia di frames);
- possibilità di poter fare derotazioni lunghissime;
- l'utilizzo di un correttore di dispersione atmosferica, che spesso ancora oggi viene snobbato.
E finalmente poi, sono riuscito a capire cosa può fare un telescopio "professionale" sui pianeti al giorno d'oggi. E con una camera alla portata di tutti perché se non sbaglio riprende con la ASI174MM che posseggo anche io. Almeno adesso ho un riferimento che non potrò mai raggiungere, purtroppo...
Anche perché le riprese di Delcroix, Pellier e Villadrich al Pic Du Midi mi avevano sempre un po' deluso!
Pasquale
Dove lo ha scritto. E poi c'è una bella differenza da dire "WJ ha anche una funzione che si chiama derotazione" o dire "guardate che la derotazione fatta bene e lunga ha importanza fondamentale". Anche perchè quel "fatta bene" è importante. Magari uno ci prova ma non sapendo che cosa dovrebbe venire fuori, ottiene dei risultati che non rappresentano la pian potenzialità del metodo e si forma la convinzione che sia una cosa "un po' utile".
Comunque sia la nozione di sommare tantissimi frames può non essere ovvia a un astro filo ma è del tutto evidente a chi ha fatto un minimo di attività sperimentale e di misura. Per me era l'acqua calda e sono sicuro che per molti lo fosse. Non ho però mai visto sforzi immani per trasmettere questa conoscenza.
Pask ha scritto:
E finalmente poi, sono riuscito a capire cosa può fare un telescopio "professionale" sui pianeti al giorno d'oggi. E con una camera alla portata di tutti perché se non sbaglio riprende con la ASI174MM che posseggo anche io. Almeno adesso ho un riferimento che non potrò mai raggiungere, purtroppo...
Anche perché le riprese di Delcroix, Pellier e Villadrich al Pic Du Midi mi avevano sempre un po' deluso!
Perché secondo me il telescopio del Pic non è diffraction limited.