andreaconsole ha scritto:
Non mi sono spiegato: il fatto che ci sia, con lo stesso schema, un modello in cui l'ingrandimento cresce con il tiraggio e un altro in cui decresce, vuol dire che potrebbero tranquillamente farne uno in cui rimane invariato. Era una risposta a questa affermazione:
Angelo Cutolo ha scritto:
Secondo me (e da quello che ho capito anche secondo te), le cosiddette "barlow telecentriche" per fornire l'effetto moltiplicante non devono essere perfettamente telecentriche (altrimenti sarebbero "neutre"), infatti queste anche se in misura molto minore rispetto ad'una barlow "classica" al variare della distanza reciproca tra obiettivo-gruppo telecentrico-piano focale, varia il fattore moltiplicativo ed anche la distanza del piano focale (sempre di piccola entità) dal centro ottico dell'obiettivo.
D'altronde, se guardi il mio disegno pur approssimativo, l'ingrandimento c'e' a prescindere dal livello della correzione della "telecentricità"
Secondo me no, da quello che ho capito dai documenti letti, un sistema perfettamente telecentrico (simmetrico) dovrebbe essere otticamente neutro, per creare il fattore d'ingrandimento, si deve (o dovrebbe) "sbilanciare" i due gruppi (positivo/negativo) allontanandosi dalla perfetta simmetria, se fai caso allo schema delle powermate, quelle che hanno una bassa variazione del fattore moltiplicativo sono appunto quelle "piu basse" (la 2X e la 2,5X) e questo mi fa
ipotizzare che per fattori bassi è sufficiente un piccolo "sbilanciamento", per poteri piu alti via via lo "sbilanciamento" deve aumentare e di conseguenza anche l'entità di variazione della pozenza (vedi infatti la ripidezza della 4X e soprattutto della 5X rispetto le prime due).
Sul tuo disegno ho gli stessi dubbi di Raf.