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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 11:55 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Si, il problema del sovracampionamento è l'inevitabile perdita di sensibilità nel caso di foto deep, proprio per il problema che più si disperde su molti pixels il segnale più si peggiora il rapporto segnale/rumore.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 12:41 
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Iscritto il: martedì 26 gennaio 2010, 14:19
Messaggi: 5470
Località: Rescaldina (Mi)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
roberto_coleschi ha scritto:
Probabilmente andrà meglio in futuro con il lucky-imaging effettuato con le moderne CMOS applicate a telescopi di grande diametro e la tecnica della compositazione di centinaia o migliaia di frames..


Ecco, in questo caso del lucky imaging per riprese deep sky con le moderne camere CMOS, come ci si comporta a livello di campionamento? Immagino in modo simile a quanto si fa per le riprese planetarie, ma faccio la domanda perchè non facendo riprese planetarie non sono esperto in merito e se volessi acquistare una camera CMOS per questo tipo di riprese sul deep sky non saprei come orientarmi.

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Roberto Marinoni
www.robertomarinoni.com
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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 12:51 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
No, perchè le pose non sono di frazioni di secondo, ma di 1-2 secondi o più. C'è un leggero incremento, diciamo il doppio, ma è un dato buttato un po' a caso. La prova che ho fatto io con pose di 1 o 2 secondi mi permetteva di arrivare a 2" circa di FWHM in condizioni di bora forte che credo non mi avrebbe potuto dare più di 3.5/4" di FWHM con pose lunghe di alcuni minuti. Dovrei fare una prova seria su questo appena avrò tempo...

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
www.skypoint.it


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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 13:01 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
Bluesky71 ha scritto:
roberto_coleschi ha scritto:
Probabilmente andrà meglio in futuro con il lucky-imaging effettuato con le moderne CMOS applicate a telescopi di grande diametro e la tecnica della compositazione di centinaia o migliaia di frames..


Ecco, in questo caso del lucky imaging per riprese deep sky con le moderne camere CMOS, come ci si comporta a livello di campionamento? Immagino in modo simile a quanto si fa per le riprese planetarie, ma faccio la domanda perchè non facendo riprese planetarie non sono esperto in merito e se volessi acquistare una camera CMOS per questo tipo di riprese sul deep sky non saprei come orientarmi.


Stanno uscendo diverse camere CMOS per il deep. Per quello che ho visto, una delle più interessanti è la QHY 163M, ma è ancora poco diffusa e non si capisce bene quanto si riuscirà a sfruttare il suo quasi inesistente reading error per fare moltissimi frame brevi e poi scegliere i migliori. Io credo che sia una tecnica promettente, comunque. Non so se i software di elaborazione sono abbastanza attrezzati per fare cernite molto stringenti in termini di FWHM, ma non credo che sarà un problema.
In ogni caso il miglioramento non sarà eccezionale dato che , comunque, i frame non possono essere troppo brevi, come il lucky imaging professionale, dico.
M.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 13:55 
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Iscritto il: venerdì 4 novembre 2016, 13:00
Messaggi: 272
Località: Arezzo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Come da titolo le mie omande si riferiscono albsolo deep sky, per il planetario al momento nonnon ho di questi problemi.
Questa del lucky imaging è una cosa che non mi è molto chiara anche proprio per la poca diffusione ancora delle camere. Ma la cosa che mi lascia dubbioso è proprio sulla lunghezza dei frame, di parla di centinaia o migliai di frame corti ma in genere frame corti col deep sky non vanno molto d'accordo, la cosa devo sicuramente approfondirla.
Quindi nel dubbio meglio sovracampionare, ma quindi non ci sono veri e propri limiti all uso di sensori grandi come quello della mia reflex o ad esempio il kaf 8300 su telescopi come il c8 o rc8? In caso di guida ottima una foto fatta con tali setup da una con sensore più adeguato sarebbero indistinguibili? Tolto ovviamente l ingrandimento che il sensore più piccolo porterebbe!

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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 13:58 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
piu' che di ingrandimento parlerei di crop, se usi un sensore piu' piccolo. Piu' il sensore e' grande piu' hai problemi ad avere un campo tutto corretto, ma alle brutte puoi sempre croppare. Per il resto mi pare di aver gia' risposto

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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 14:41 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
Tommaso Rubechi ha scritto:
Ma la cosa che mi lascia dubbioso è proprio sulla lunghezza dei frame, di parla di centinaia o migliai di frame corti ma in genere frame corti col deep sky non vanno molto d'accordo, la cosa devo sicuramente approfondirla.


Questa è la formula del rapporto S/N.
Allegato:
SN Ratio.jpg
SN Ratio.jpg [ 106.46 KiB | Osservato 1678 volte ]

Come vedi, sia il segnale che il rumore del fondo cielo sono elevati alla t, cioè al tempo. Il readout noise, invece, è fisso e al quadrato. Questo significa che il suo contributo è sempre lo stesso per ogni frame, indipendentemente dal tempo di posa e sfavorisce le pose corte, in cui sarebbe maggiore del rumore di fondo cielo, che dipende da t. Non per nulla la regoletta aurea per la minima durata del frame è allungare l'esposizione finché il rumore di fondo sia maggiore del readout.
Con queste nuove CMOS, sembra che il readout sia praticamente zero, e quindi ci si avvicina alla teoria dove, senza readout, una unica posa da un'ora o 3600 da un secondo sono la stessa cosa. Questa possibilità di avere pose brevi non affette da readout, ma solo dal rumore di fondocielo, apre la possibilità di scegliere solo le pose migliori in termini di seeing momentaneo e sommarle per avere un risultato migliore.

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 14:48 
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Non bisogna dimenticare pero' che, essendo la luce quantizzata, un tempo minimo per raccogliere anche i segnali piu' deboli va sempre considerato (vedasi distribuzione di poisson), a meno che non si riesca a conteggiare il singolo fotone

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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 14:51 
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andreaconsole ha scritto:
Con queste nuove CMOS, sembra che il readout sia praticamente zero, e quindi ci si avvicina alla teoria dove, senza readout, una unica posa da un'ora o 3600 da un secondo sono la stessa cosa. Questa possibilità di avere pose brevi non affette da readout, ma solo dal rumore di fondocielo, apre la possibilità di scegliere solo le pose migliori in termini di seeing momentaneo e sommarle per avere un risultato migliore.

in teoria è davvero una bella "rivoluzione", c'è già ch la usa o dobbiamo fidarci solo di quanto dichiarato dalla ditta?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il campionamento nel deep sky
MessaggioInviato: mercoledì 1 febbraio 2017, 14:53 
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Se n'e' parlato approfonditamente poco tempo fa, esempi alla mano. Se sei interessato, fai pure una ricerchina sul forum
EDIT: questo e' uno viewtopic.php?f=5&t=97556

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