Per rispondere al fatto che cerco una disamina tecnica, confermo che non mi sono mai schierato pubblicamente in attesa di risposte da Alessandro, perchè non corretto nei modi e nei termini. Ricordo anche che , in mezzo agli applausi generali anche di chi frusta poi, sono stato immediatamente critico, nel senso ho esposto dati ed esperienze che non collimavano con quanto letto.
Al fine di riprendere dove ho lasciato ecco la mia prima analisi:
"Sono esterefatto, perchè forse è la più entusiasmante immagine che abia visto negli ultimi anni. La conosco bene ed ho visto molte immagini di questa galassia. Tra le varie quella di block è monumentale, anche perchè fatta da questo strumentino:
http://skycenter.arizona.edu/gallery/Fa ... nTelescope
e la foto di cui ero innamorato questa:
http://www.caelumobservatory.com/galler ... 32in.shtml
Sotto il cielo di Viterbo lavorando con un c11 e non so se con ottica adattativa o meno , se pur vero che hai lo stesso campionamento di Block(0.33 arcs/pixel se non ho sbagliato i conti) ma mezzo metro di differenza e c11 a f10 e 81cm f7... e hai raggiunto una profondità e dettaglio paragonabili! Ero abituato a vedere immagini profondissime (vedi Rogel Andreo) ma pensavo che il limite della risoluzione fosse quello del cielo nostro.
Questa immagine è stata premiata in contesto internazionale ed è davvero un premio meritato. Vedere tutti questi particolari di fondo e le intricate trame della 891 è davvero emozionante!
Personalmente mi apri un mondo da scoprire!!
Fabiomax"
Detto questo passo alla mia analisi.
Il motivo per cui le stelle, uguali a quelle di Block ma lo abbiamo saputo subito, non mi interessano è perchè avrei comunque avuto modo di non capire anche se fossero state coerenti. Qui c'è una immagine che ho messo:
Allegato:
FAKE3.jpg [ 508.21 KiB | Osservato 2020 volte ]
e qui quella mia nativa:
http://www.astrofabiomax.it/ngc4565.htmlsenza perdere più di 2 minuti (e si vedono gli aloni più scuri, ma non mi va di perderne altre 2 di minuti), i miei colori si sono fusi con l'immagine di Ken Crawford. La risoluzione della galassia interna e di quelle attorno è fuori scala rispetto a quantopossa offire il mio cielo ed il mio setup in termini di risoluzione deep. Eppure le stelle sono le mie. Con operazioni di bleeding si possono miscelare informazioni di varia natura e non solo di una sola immagine estranea. Pur mantenendo le stelle. Quello che mi ha incuriosito di questa imaggine è che fosse davvero superlativa per il setup dichiarato.
A parte le intricate trame esterne questa galassia è meravigliosa:
Allegato:
NGC-891_crop.jpg [ 18.35 KiB | Osservato 2020 volte ]
stiamo parlando di un oggetto dalle dimensioni di circa 9x4 ...secondi , non minuti, con particolari di bracci sub secondo d'arco e magnitudine attorno alla ventesima (integrata, mentre quella dei particolari....boh...)
e poi guardando i dettagli più fini e meno luminosi non ho capito.
Alessandro nella sua descrizione è abbastanza confuso (a mio avviso) con i dati tecnici della foto, mentre è molto più preciso sul setup.
Parte dal concetto:
"
..la ripesa in alta risoluzione di corpi planetari e la fotografia a lunga esposizione del profondo cielo, non vi sia tutta questa immensa distanza ..."
Dipende, perchè hires vuole oggetti luminosi per poter far pose sub secondo. Su oggetti debolissimi (ma nemmeno tanto) proviamo a fare pose di 1 secondo a f 10....
"
.. Se si effettua una esposizione relativamente breve.....evitando di raggiungere il livello di saturazione ed applicando un forte stretching ad esempio logaritmico, noteremo soprattutto là dove sembra essere collocato il centroide stellare o comunque l’area di massima intensità luminosa, che lo stesso risulterà, più che una sorgente perfettamente puntiforme, una sommatoria di oscillazioni di tale sorgente, una sorta di storico luminoso che registra le principali correzioni della montatura..."
Quanto brevi? se parli di secondi o minuti il seeing la fa da padrone, a meno che la montatura con il campionamento sopperiscono a questo. Se campioni a 0.33 arcs/pixel e con tutto il rpincipio di Nyquist comunque rilevi dettagli sotto il secondo d'arco, il tuo seeing ti deve permettere di farlo. E' per questo che se ho la possibilità di raccogliere un pozzo di luce/unità di tempo (cioè grossi diametri e/o rapporti focali corti) posso aggirare il problema con l'ottica adattativa e frequenze di campionamento di svariati movimenti al
secondoMa se posso fare tante immagini con pose corte e ad f10 (per raggiungere il campionamento desiderato) lo posso fare su soggetti luminosi (Laguna, M42 etc.) non su roba da ventesima, se non ho il potere raccolta luce necessario. E ricordiamo sempre che nel planetario abbiamo formati ridotti, fare una sequenza di 3600 pose (1 ora di posa con pose da 1 secondo, tempo totale nemmeno altissimo), poi dovremmo fare almeno 1500 dark....e voglio vedere con un formato di camera ccd....
Ma anche sceglieno le migliori 20 immagini ad esempio su 500....quanto tempo di posa abbiamo totale?20 secondi?40? 2 minuti? e consideriamo che l'informazione( sebbene fluttui tra le pose) è contenuta nelle singole pose, la cui somma amplifica il segnale/rumore con il preprocessing...
E' un metodo interessante per il centro della M8, M42, M13 (centro) etc. ma non per intricate trame come queste o per dettagli di galassie debolissime.
E qualcuno deve pur dire alla nostra montatura di spostarsi, quindi devo trovare (con un f ben chiuso, qui a 10) una stella guida alla quale faccio fare un saccodi correzioni (perfette) al secondo, se non usassiuno specchietto che si muove (ottica adattativa)
Consideriamo anche che se ho un seeing medio di 1 arcsec( seiing fantastico, io nn l'ho quasi mai visto) a 0.33sec/pixel avremmo un oggetto di un pixel che si sparpaglia su un insieme di pixel intorno, non si concentra su un singolo pixel, e considerando una montatura perfetta (ideale) le fluttuazioni saranno solo del seeing. E i fotoni cadranno in un intorno di quei pixel attivando nel tempo un pò qui ed un pò li..l'ideale sarebbe seguirlo...ottica adattativa ...
"
...non a caso alcuni imagers pare siano soliti riscalare le proprie immagini per facilitare questo lavoro). Si noterà anche una maggiore sensibilità di tali processi matematici. Detto in altri termini, forse si avvertirà la necessità di personalizzare maggiormente un determinato algoritmo per ogni particolare immagine (con l’utilizzo di un kernel adeguato) e siccome come ben sanno anche gli imagers planetari, nessuna immagine (neanche quella ottenuta un decimo di secondo prima presenterà Sinus Meridiani o un festone gioviano sempre esattamente sullo stesso pixel) è uguale alla successiva..."
infatti, ma la differenza di luce tra gli esempi è enorme. E se è vero che tra una risoluzione di un decimo di secondo e di un 0.8 secondi è linermente un valore =0.7 la differenza in termini di magnitudini...è logaritmica! quindi il discorso a mio avviso è proprio chiuso. Il metodo Lucky image prevede, per quello che ho letto, l'ottica adattativa.
I grezzi uploadi sono ben differenti da quanto sia il risultato finale.
Allora passiamo all'elaborazione, che sebbene sia passata inosservata rispetto alle specifiche di setup che Alessandro ha abbondantemente descritto su sito e sui vari social e forum, possono essere l'unica (a mio avviso) motivo di implementazione della foto (
e da li il mio discorso di interesse tecnico che sin da subito ho palesato).
Per quanto poco ne sappia sono metodi che uso anche io ma non ho mai riscontrato tali livelli di miglioramento. Aggiungo anche il "dynamic PSF" ed altri che si possono trovare sui forum di pixinsight.
Questione errore di miscelazione. Precedentemente qualcuno (non riesco a ritrovare tra i mille messaggi) mi ha chiesto se fosse prassi normale. Personalmente non l'ho mai fatto, perchè?
Perchè se devo confrontare una immagine apro un altra finestra, con un click cambio visuale. Se mettessi sotto una pila di layer (perchè fossero solo due non avrrei bisogno, probabilmente per capire come miscelare 5,6 layer e vedere che succede dovrei fare questa cosa) dovrei deselezionare tutte le visuali scelta ogni volta..e non finisco più, tanto vale cliccare una volta magari su un ingrandimento di una immagine di riferimento in un altra finestra. Poi eviterei di far pesare alle risorse del pc un layer in più. Per di più rischierei seriamente (e questa è l'affermazione dell'autore) di mischiare roba non mia. E magari può succedere un sacco di volte.
Ecco, questa è per me l'analisi che ho fatto e credo che possa essere spunto di argomentazione sana in un contesto come questo. L'idea personale resta personale e sono deduzioni e congetture che non reputo opportuno se non inutile fare in questa sede, e credo sia proprio la filosofia di un forum come scambio d'informazioni e momento di crescita.
Cieli sereni,
Fabiomax