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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2017, 21:34 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4323
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Nel centro commerciale di Rovigo La Fattoria Vicino al cinema Ci sono i cinesi che vendono il vinco SH 1000 F A €99 nuovo nuovo potrebbe essere una occasione a chi interessa.
I 12 volt servono io ho ho usati x ricaricare una piccola batteria.

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


Ultima modifica di Angelo Cutolo il martedì 3 gennaio 2017, 14:41, modificato 1 volta in totale.
Uniti post consecutivi.


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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 9:35 
Ci sono anche altre soluzioni rispetto al solito generatore a benzina.

Una, per esempio, è il generatore alimentato a gas (solitamente GPL) i cui gas di scarico non puzzano.

Una seconda potrebbe essere un inverter (12 continua - 220 alternata) posto in auto e collegato alla sua batteria; se la batteria scende sotto un certo livello la si può ricaricare accendendo il motore (magari a debita distanza dal punto di osservazione). Sicuramente a 220 volt (rispetto ai 12) c'è meno perdita lungo la linea e quindi l'alimentazione che arriva alla stazione ha meno problemi anche se auto ed inverter si trovano distanti.

Ovviamente ci si deve arrivare con prolunga e "ciabatta" (multipresa) sufficiente per tutti gli apparecchi che pensiamo di attaccarci, non solo, pensate al PC portatile che di solito non funziona a 12 volt (ma a tensioni solitamente più alte) sarebbe alimentabile anche lui.

Addirittura sarebbe possibile utilizzare un PC desktop (molto più performante di un portatile) che solitamente consuma molto di più.

Sul cavo di alimentazione si potrebbe persino veicolare (con appositi adattatori) un segnale di rete (aclune di queste apparecchiature dichiarano 1,2 GigaBit/secondo fino a 300 metri) ... provate ad immaginare un'uscita nel freddo inverno con un PC "vero" presso il setup (che potrebbe essere anche molto complesso) e con un PC portatile usato come terminale, seduti al caldo del vostro abitacolo (dell'auto) pilotare il primo a 100 metri di distanza (!) ... ah, cosa non ne studia uno che soffre il freddo ... ;-) ... e tutto attraverso un solo cavo !

Ho fatto una ricerca e posso garantirvi che è realmente fattibile.


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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 14:34 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2012, 14:19
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Personalmente non mi fiderei a collegare la batteria della macchina: primo perché non è fatta per essere scaricata (non è una deep cycle, che ha le piastre interne fatte apposta), ma per dare lo spunto per l'avviamento, secondo perché se poi non si avvia è un problema.
L'inverter è una grossa sorgente di sprechi, visto che deve essere fatta la conversione. Inoltre, per il tipo di apparecchiature che colleghiamo (CCD, montatura, computer, ...) è opportuno prendere un modello che produca un'onda sinusoidale pura, il che fa salire il costo notevolmente.
In commercio si trovano alimentatori 12V per una miriade di apparati. Spesso non si tratta di dispositivi ufficiali della casa produttrice, ma per esempio avevo trovato un alimentatore 12V per il mio MacBook Pro (che non esiste di marca) e che funzionava perfettamente (alla fine si tratta di fare lo step up da 12V alla tensione di alimentazione, evitando il passaggio 12VDC->220VAC->??VDC), eliminando la necessità dell'inverter. Secondo me conviene sempre verificare questa possibilità, lasciando l'acquisto dell'inverter come ultimissima risorsa.

Il generatore ha diversi vantaggi per quanto riguarda la corrente: l'onda è molto pulita (prendendo un inverter generator) e ci sono meno perdite per il trasporto dove serve rispetto alla CC (se no le linee ad alta tensione non le facevano CA).

Un generatore silenzioso, posto a 40-50m, si fa molta fatica a sentirlo e non si sente odore (certo, se si mette sopravento allora ce la siamo cercata, ma basta un briciolo di attenzione...). I più silenziosi che conosco, come dicevo sopra, sono gli Honda da 1kW, che tra l'altro sono quelli che ho visto che utilizzano per illuminare le bancarelle per strada in giro per Roma. Vero che in mezzo al traffico si mimetizzano, ma sono davvero poco rumorosi. Per il costo che hanno, però, potrebbe valere la pena un modello di fascia inferiore, senza esagerare all'estremo opposto.
Una nota di attenzione però: controllare sempre a che unità di misura si fa riferimento quando si leggono le specifiche, nel senso che non tutte le aziende utilizzano lo stesso riferimento.

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Falco251 - Stefano
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Telescopio: TecnoSky APO 80/480, a breve un ONTC 200mm f/4
Oculari: Nagler 5mm e 13mm, Hyperion 17mm, Axiom 23mm, Panoptic 35mm
Accessori: PowerMate 2x, QHY5, FeatherTouch Microfocuser, PowerTank 17, Dew zapper, Self made 115Ah battery pack
Camera: SBIG STT-8300, self guiding FW, Baader LRGBC Ha OIII SII


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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 16:18 
Falco251 ha scritto:
Personalmente non mi fiderei a collegare la batteria della macchina: primo perché non è fatta per essere scaricata (non è una deep cycle, che ha le piastre interne fatte apposta), ma per dare lo spunto per l'avviamento, secondo perché se poi non si avvia è un problema.


Vero, ma basta monitorare il consumo della batteria: a occhio, a tempo, con apposito strumento, con strumento collegato al PC ... se abbiamo dubbi, accendiamo per tempo il motore e ricarichiamo.

Falco251 ha scritto:
L'inverter è una grossa sorgente di sprechi, visto che deve essere fatta la conversione. Inoltre, per il tipo di apparecchiature che colleghiamo (CCD, montatura, computer, ...) è opportuno prendere un modello che produca un'onda sinusoidale pura, il che fa salire il costo notevolmente.


Vero, è un po' uno spreco passare da 12 a 220 e poi nuovamente a 12, ma, considerando gli alimentatori a valle (che fanno da filtro), un inverter ad onda ricostruita và benissimo, NON è necessario uno ad onda sinusoidale.

Falco251 ha scritto:
Il generatore ha ... meno perdite per il trasporto dove serve rispetto alla CC (se no le linee ad alta tensione non le facevano CA).


Esattamente come l'inverter ...

Credo proprio che dopo lo studio di fattibilità proverò a realizzare tutto l'Ambaradan.


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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 18:06 
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Guarda io rimango dell'idea che la batteria della macchina... dovrebbe servire solo per la macchina.
1) I cicli di carica/scarica danneggiano con il tempo la batteria della macchina, dato che sono fatte per dare un alto spunto di corrente in breve tempo (all'accensione) e non scaricarsi per tempi prolungati. Rispetto alle deep cycle, le batterie di avviamento hanno piastre più sottili ma in numero maggiore, proprio per fornire più potenza. Questo però significa che andando a scaricarle (già al di sotto dell'80% crea problemi) sono più soggette ai problemi della solfatazione e si riduce prematuramente la vita delle stesse.
2) Se periodicamente bisogna mettere in moto la vettura per assicurare la ricarica della batteria, tanto vale a questo punto prendere direttamente il generatore. Consuma poco, mettendolo distante non puzza e non si sente e non bisogna stare a controllare continuamente la tensione.
bardix ha scritto:
Esattamente come l'inverter ...
Credo proprio che dopo lo studio di fattibilità proverò a realizzare tutto l'Ambaradan.

Il punto non era sul trasporto, ma sulla conversione, anche perché comunque la batteria solitamente resta accanto al telescopio. E' nella conversione che ci sono le perdite, quindi secondo me se si sceglie di operare da batteria meglio far lavorare tutti i dispositivi con i 12V, pensando ad un inverter se non c'è altra soluzione, oppure operare direttamente con la CA per tutto il kit.

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Falco251 - Stefano
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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 19:09 
Falco251 ha scritto:
Guarda io rimango dell'idea che la batteria della macchina... dovrebbe servire solo per la macchina.


E' una tua legittima opinione ...

Falco251 ha scritto:
1) I cicli di carica/scarica danneggiano con il tempo la batteria della macchina, dato che sono fatte per dare un alto spunto di corrente in breve tempo (all'accensione) e non scaricarsi per tempi prolungati. Rispetto alle deep cycle, le batterie di avviamento hanno piastre più sottili ma in numero maggiore, proprio per fornire più potenza. Questo però significa che andando a scaricarle (già al di sotto dell'80% crea problemi) sono più soggette ai problemi della solfatazione e si riduce prematuramente la vita delle stesse.


Sono sempre tue legittime opinioni, ma sono errate:
i cicli di carica/scarica danneggiano QUALSIASI batteria, e quelle al piombo sono quelle più durature (anche 10 volte rispetto altre tipologie); non possono avere piastre in numero maggiore perché altrimento avrebbero una tensione diversa (ogni cella ha sempre 2 volt nominali): per dare più corrente devono avere una superficie (!) maggiore. Una batteria da avviamento sopporta sino al 40% di scarica (le migliori anche il 50%) senza risentirne significativamente mentre una "ciclica" arriva tranquillamente sino all'80% di scarica (non all'80% della sua capacità, cioé il 20% di scarica).

Falco251 ha scritto:
Se periodicamente bisogna mettere in moto la vettura per assicurare la ricarica della batteria, tanto vale a questo punto prendere direttamente il generatore. Consuma poco, mettendolo distante non puzza e non si sente e non bisogna stare a controllare continuamente la tensione.


Allora, durante le fredde sedute invernali in montagna, dovresti provare a riscaldarti con il generatore piuttosto che all'interno dell'abitacolo della tua auto, magari col motore acceso, da dove puoi controllare in remoto, molto più comodamente, tutto il tuo setup ... :wink: ;-) ...

Posso dirti che organizzare un piccolo van come stazione di controllo remoto, con un generatore e con batterie tampone "cicliche" sarebbe l'ideale, ma credo di non avere abbastanza denaro da impiegarvi per cui penso che il compromesso che ho descritto potrebbe essere accettabile, almeno secondo me.

... e poi "de gustibus non est disputandum" ...


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MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2017, 20:44 
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bardix ha scritto:
Allora, durante le fredde sedute invernali in montagna, dovresti provare a riscaldarti con il generatore piuttosto che all'interno dell'abitacolo della tua auto, magari col motore acceso, da dove puoi controllare in remoto, molto più comodamente, tutto il tuo setup ... :wink: ;-) ...

Su questo non c'è ombra di dubbio, hai pienamente ragione e anche io ne ho approfittato un po' (anche per dormire una volta avviata la sequenza) nelle serate in trasferta. :mrgreen:

bardix ha scritto:
Sono sempre tue legittime opinioni, ma sono errate:
i cicli di carica/scarica danneggiano QUALSIASI batteria, e quelle al piombo sono quelle più durature (anche 10 volte rispetto altre tipologie); non possono avere piastre in numero maggiore perché altrimento avrebbero una tensione diversa (ogni cella ha sempre 2 volt nominali): per dare più corrente devono avere una superficie (!) maggiore. Una batteria da avviamento sopporta sino al 40% di scarica (le migliori anche il 50%) senza risentirne significativamente mentre una "ciclica" arriva tranquillamente sino all'80% di scarica (non all'80% della sua capacità, cioé il 20% di scarica).

In questo caso non si tratta di mia opinione, ma di come funzionano le batterie al piombo. Guarda per esempio quì: http://batteryuniversity.com/learn/arti ... _batteries (c'è un confronto tra deep cycle e starter) ma ci sono anche molti altri siti che spiegano bene la differenza tra i diversi tipi di batteria e la durata in caso di deep discharge.
E' vero che i cicli rovinano tutte le batterie, ma una deep cycle ha alcuni accorgimenti finalizzati proprio a consentire una scarica più profonda, garantendo comunque una vita utile opportunamente lunga. Anche se ci arriva, una deep cycle non la scaricherei mai dell'80%, a meno di accettare di ridurre di parecchio la vita utile. Quella della macchina, come dicevo, non la considero neanche per questa applicazione.

Attenzione a non confondere piastre con celle: hai ragione per le celle, nel senso che se si montano più celle in serie il voltaggio cambia. Infatti le batterie al piombo hanno delle celle da 2V e qualcosa montate in serie. Le piastre sono montate in parallelo, il che consente di conseguenza di aumentare la superficie totale e permettere una potenza maggiore a parità di dimensioni della batteria (a spese però della durata dovuta alla solfatazione), senza alterare la tensione.
Le batterie al litio che si usano per aeromodellismo sono identificate con una sigla del tipo 2p3s, che serve per indicare come sono collegate le varie celle. Nel caso dell'esempio ci sono 6 celle, distribuite in 2 serie in parallelo di 3 celle ciascuna. Nel caso del litio, ogni cella ha 3,7V nominali, quindi questa batteria avrà 11,1V nominali e una certa capacità. Tra una batteria 1p3s e una 2p3s la tensione in uscita è la stessa, ma la seconda ha una capacità doppia (e chiaramente è più grossa).

bardix ha scritto:
... e poi "de gustibus non est disputandum" ...

Anche su questo non c'è dubbio, ma essendo un sostenitore della teoria "better safe than sorry", credo che sia sempre preferibile utilizzare un dispositivo (in questo caso una batteria) progettata per l'uso che vorrei farne, piuttosto che rischiare di rimanere a piedi qualche mese dopo perché la batteria è andata.

Il cosiddetto "AstroVan" sarebbe uno spettacolo per l'astrofilo itinerante, ho conosciuto alcuni quando ero in America che ce l'avevano e devo dire che faceva una certa invidia vedere loro lì al calduccio. Però effettivamente i costi sono davvero alti, a quel punto personalmente cercherei di creare la postazione fissa.

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MessaggioInviato: mercoledì 4 gennaio 2017, 10:02 
Falco251 ha scritto:
Rispetto alle deep cycle, le batterie di avviamento hanno piastre più sottili ma in numero maggiore, proprio per fornire più potenza.


OK, evidentemenete con questo passaggio intendevi dire che le piastre "in numero maggiore" erano da considerarsi in parallelo ... ovviamente non posso che concordare, visto che equivale ad avere maggiore superficie.

Ah, l'astrovan, sarebbe proprio un piccolo sogno un camper opportunamente attrezzato, purtroppo potrei realizzarlo soltanto andando in pensione (con il trattamento di fine rapporto) ma la strada sarà ancora lunga (da 6 a 10 anni).

Quando giocavo a fare il CB (radioamatore non patentato) era bello avere in casa una stazione completissima, con la possibilità di dare più potenza all'amplificatore finale per arrivare più lontano, ma recarsi con l'automobile in posti elevati ed avere rendimenti simili con pochi watt era favoloso (dalla cima del monte Canin parlavo con soli 5 watt con tutta l'Alpe Adria ... ovviamente lassù non ci si arriva in automobile ... :wink: ...).

Del pari, vicino a casa, è bello realizzarsi un piccolo osservatorio ma certi seeing d'alta montagna te li puoi scordare ... purtroppo.

Allo steso modo, se potessi costruirmi un simile veicolo andrei sul colle del Somellier (al confine con la Francia a 2993 metri) oppure sul passo dello Stelvio (2758 metri) ... sai che cieli da quelle quote ?

Chissà se allora (alla pensione, intendo, avrò quasi 70 anni) avrò ancora l'entusiasmo per realizzarlo !?!

Scusate l'OT, mi sono fatto trascinare da quell'entusiamo che vorrei ancora possedere fra 10 anni ...


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MessaggioInviato: mercoledì 4 gennaio 2017, 10:16 
Le batterie auto al piombo sono continuamente soggette al ciclo carica-scarica in quanto alimentano i servizi di bordo (accensione, luci, ecc.) e vengono continuamente ricaricate dall'alternatore.
Personalmente uso la batteria da 55 Ah da quasi 8 anni e non ho mai avuto problemi. La ricarico quando la tensione scende a 11,2V con un carica batteria elettronico di tipo "intelligente". E' anche utile di tanto in tanto sottoporre la batteria ad un ciclo di ricondizionamento a impulsi con lo stesso caricabatteria che scioglie i sali di solfatazione e mantiene la batteria allo stato del nuovo.


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