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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 9:33 
Dopo una discussione di 33 pagine di vuoto cosmico viewtopic.php?f=17&t=96869, come l'ha giustamente definita il moderatore Angelo Cutolo, nella quale Lennius ha spiegato le sue teorie che noi non siamo riusciti capire, Lennius ha finalmente pubblicato il suo libro nel quale spiega dettagliatamente il suo pensiero.
Ora tocca a noi,... anzi a voi :lol:, entrare nel Lennius pensiero . Non potete pretendere che Lennius ve lo rispieghi sul forum. Cento euro. Anche la scienza ha il suo costo :lol:


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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 10:22 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 19:31
Messaggi: 65
Località: Genova-Brallo di Pregola
Tipo di Astrofilo: Visualista
Basta Renato C, lascia proseguire l'argomento.


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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 10:30 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23657
Devo essere onesto, ero molto curioso di leggere la spiegazione di lennius.
Come ho detto mi aspettavo una nuova teoria (magari ingenua, magari strampalata, magari geniale...) che spiegasse la struttura del cosmo.
E perciò non ho molto apprezzato frecciatine e derisioni che gli sono state rivolte, il progresso scientifico è avvenuto spesso grazie a menti geniali che non si sono accontentate delle spiegazioni convenzionali ed hanno cercato di andare oltre (certo, sottinteso il fatto che avevano studiato ed erano completamente padroni di tali speigazioni! la critica da fare a lennius forse è proprio questa!).

Tuttavia, ripeto, ero curioso di conoscere le nuove idee.

In realtà non si è andati oltre Newton, e cerco di spiegare a lennius il perchè.
Mettiamo che la meccanica newtoniana sia "perfetta" e non ci sia bisogno di correzioni reliativistiche, Newton ci spiega il moto dei pianeti in base semplicemente alla sua legge di gravitazione universale, a chi gli chiede il perchè dell'esistenza di quella legge lui risponde (più o meno :D) "boh? non lo so, di sicuro c'è un motivo legato alla massa del sole e dei pianeti, ma qual è non lo so".
lennius "arriva" alle stesse leggi a cui è arrivato Newton e dice che oltre alla forza di attrazione il sole esercita anche una azione di repulsione (aggiungo io, di cui non c'è bisogno per spiegare il moto dei pianeti, ma lasciamo perdere), a chi gli chiede i motivi risponde (se ho ben capito): "boh, non lo so, però c'è e i miei calcoli lo dimostrano".

Il povero Einstein cosa c'entra allora? Lui aveva il problema che la sua relatività ristretta andava in contrasto con la teoria di Newton (e lo stesso lennius, probabilmente, non si accorge che quando dice che la velocità della luce si può sommare ma ha un valore massimo cade nella stessa contraddizione!), infatti secondo la meccanica classica la forza di gravitazione di propaga istantanteamente (quindi a velocià maggiore di c!) e Einstein perse le notti a cercare di trovare un meccanismo che risolvesse questa incompatibilità! E la deformazione dello spazio risponde proprio alla domanda a cui non hanno saputo rispondere ne' NEwton ne' lennius!

E ancora oggi (purtroppo non studio più la fisica da qualche anno e magari nel frattempo il problema è risolto, ma non credo sarebbe passato in sordina :D :D :D) la gravitazione resta in un certo senso "misteriosa", almeno a livello microscopico spinto e non si riesce ad ingabbiarla insieme alle altre tre forze fondamentali in una teoria unica!
Le stringhe ci provano, con qualche difficoltà, ma non ci riescono del tutto.
Sarebbe stato bello (quanto improbabile) che ci fosse riuscito lennius sulle pagine di un forum :D

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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 10:53 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16145
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Pensavo di essere stato chiaro nel post di chiusura del precedente 3D di lennyus viewtopic.php?p=1100319#p1100319 che riporto integralmente:
Angelo Cutolo ha scritto:
Siamo arrivati alla 33ª pagina di nulla cosmico, visto che il signor lennyus dice di avere una teoria rivoluzionaria ma non vuole mettercene a conoscenza, equivale a parlare di nulla, quindi il 3D è del tutto inutile e verra chiuso.

Naturalmente se chiunque dovesse riaprire un nuovo 3D relativamente a questo tema anche se in altra salsa in una qualsiasi sezione del forum, questo verrà chiuso e l'autore richiamato ufficialmente, unica eccezione e per il signor lennyus ma solo se questi vorrà postare i risultati concreti (assiomi, formule, dimostrazioni, ecc) della sua scoperta, in caso contrario gli consiglio caldamente di astenersi dal farlo.



Angelo Cutolo staff Astrofili.org

Che tradotto vuol dire, che il signor lennyus ha tre giorni (aka, 72 ore) da ora, domenica 4 dicembre 2016 - ore 10:50 per postare uno straccio di calcolo (aka, formule) da cui far partire una discussione SERIA, altrimenti anche questo 3D verrà considerato spam e quindi chiuso ed il signor lennyus richiamato ufficialmente, fino ad allora consiglio gli altri utenti all'astenersi dall'intervenire.


Grazie.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 12:17 
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Iscritto il: lunedì 18 luglio 2016, 16:16
Messaggi: 245
Innanzitutto posto il pdf del calcolo così l'amministratore del forum si tranquillizza.

Ho scannerizzato solo il calcolo del periodo orbitale della Terra per far vedere qual è il criterio di calcolo.

O devo postare tutt'e dieci i periodi?...

Per Tvok

Tu dici, giustamente, che la formula a cui io giungo non è altro che un diverso modo di scrivere la formula di Newton T = 2Pi*rad.L^3/GM.

Questo è vero, ma se si scrive nel modo in cui la scrive Newton, non si comprende che si tratta di un pendolo.

Che ci posso fare io se nessuno mai si è accorto che la formula di Newton si può scrivere anche T = 2 ∏ √(L/g), e che guarda caso questa è proprio la formula del periodo del pendolo?

Tu dici che è una semplice coincidenza?

Io ti rispondo che non è una semplice coincidenza, e sai perchè?

Perché tra sistema solare e pendolo ho intravisto altre due importanti analogie:

1) il pendolo, come giustamente osserva Galileo, si muoverebbe in eterno se non vi fosse l'attrito con l'aria, esattamente come in eterno si muovono i pianeti. Galileo basò questa sua considerazione osservando che l'ampiezza della fase ascendente dell'oscillazione era di pochissimo inferiore all'ampiezza dell'oscillazione in fase discendente, da cui egli dedusse che la responsabilità di questa lievissima differenza era l'attrito con l'aria.

2) il pendolo accelera in maniera NON UNIFORME quando si muove verso l'attrattore (Terra), e decelera in modo NON UNIFORME quando si allontana dall'attrattore. Analogamente i pianeti accelerano in modo NON UNIFORME quando si muovono verso l'attrattore (Sole) e decelerano in modo NON UNIFORME quando si allontanano dall'attrattore. In quest'ottica risulta evidente che la fase discendente del pendolo è perfettamente identica alla fase di avvicinamento del pianeta al perielio, e la fase ascendente del pendolo è perfettamente identica alla fase di avvicinamento del pianeta all'afelio.
Il perielio quindi viene ad essere il punto di massima velocità orbitale, esattamente come accade nel pendolo, nel quale il punto di massima velocità lineare è quello più vicino all'attrattore.
L'afelio viene ad essere il punto i minima velocità orbitale, esattamente come accade nel pendolo, nel quale il punto più lontano dall'attrattore è anche quello nel quale il pendolo ha la minor velocità.

Soltanto coincidenze?

Io credo proprio di no.

Credo che le tre simmetrie che io ho riscontrato tra moto del pendolo e moto dei pianeti siano talmente perfette da non lasciare spazio a dubbi: il sistema solare è un pendolo a tutti gli effetti.

Se questo è vero, allora vuol dire che si creano tutte le condizioni che sussistono nel pendolo: ossia una forza centrifuga (che nella figura è quella in rosso, indicata con Fpy) e una forza centripeta (che nella figura è quella in blu, indicata con la forza T).

Queste due forze sono sempre uguali, esattamente a come accade nel pendolo, e questa eguaglianza tra forze spiega il motivo per cui il pianeta non si allontana definitivamente dal Sole, né si avvicina ad esso fino a collidervi.

Le due forze si scontrano sempre con eguale intensità, tra loro non c'è mai un vincitore e un soccombente, e questo permette il moto perpetuo.

E la forza Fpx?

Nel disegno che ho postato tale forza è una delle due componenti della forza peso, ed è la responsabile del movimento del pendolo.

Nel sistema solare ho immaginato, in accordo con la teoria comunemente accettata, che il movimento del pianeta derivasse dal moto impresso ai corpi per effetto del big-bang.

Infatti, trattandosi di un particolare tipo di pendolo - nel quale la forza attrattiva esterna circonda il pendolo a 360 gradi - occorre, come ho già detto sopra, una forza che faccia muovere il pendolo, altrimenti resta fermo, infiniti essendo i punti di equilibrio.

Tvok, tu dici che io non ho apportato alcuna novità alla teoria di Newton, ma io non sono d'accordo con te.

Newton non ha mai ipotizzato che la forza attrattiva solare fosse sempre controbilanciata da una forza centrifuga.

Nè lo ha mai detto Einstein, il quale concepisce la attrazione gravitazionale come la conseguenza della curvatura, dello spazio, ma non ha mai parlato di forza centrifuga.

Ed invece questa forza c'è, altrimenti non si formerebbe il pendolo.

Ma da cosa deriva questa forza che spinge il pianeta lontano dal Sole, e che si oppone sempre a quella centripeta?

Ho già detto che è estremamente improbabile che essa derivi dai corpi esterni al sistema solare, non solo perché essi sono troppo lontani, ma soprattutto perché è davvero inverosimile che riescano sempre a dosare perfettamente la forza attrattiva in modo tale da contrastare in ogni punto dell'orbita la forza interna derivante dal Sole.

Quindi sono giunto alla conclusione che deve essere lo stesso Sole che, OLTRE UNA CERTA DISTANZA DA ESSO, esercita sui corpi anche una forza repulsiva: solo così si può spiegare la perfetta uguaglianza della due forze, sempre e comunque.

Tvok, tu a questo punto obietti: ma allora si ritorna al concetto newtoniano secondo cui la forza gravitazionale è una forza misteriosa che agisce "a distanza" tra i corpi, e questo contrasterebbe con l'obiezione sollevata da Einstein, sostanzialmente filosofica, secondo la quale una forza misteriosa che agisce "a distanza" tra i corpi non può esistere, perché, se esistesse, sarebbe più veloce della luce (ciò che infatti agisce immediatamente è più veloce della luce, la cui velocità è comunque limitata), ma non può esistere qualcosa che viaggi più veloce della luce.

Nel mio libro ho superato l'obiezione filosofica di Einstein con un'obiezione altrettanto filosofica, la quale peraltro consente di spiegare tanti altri fenomeni, come le onde gravitazionali e l'espansione accelerata dell'universo.


Allegati:
Pendolo.tif [122.51 KiB]
Mai scaricato
Calcolo.pdf [121.28 KiB]
Scaricato 93 volte

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Ultima modifica di lennyus il domenica 4 dicembre 2016, 12:51, modificato 2 volte in totale.
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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 12:36 
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Roberto, non è una coincidenza, sono caratteristiche comuni ai moti armonici, di cui il pendolo è solo un esempio

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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 12:45 
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Il moto armonico nasce se ci sono due forze opposte, come ad esempio il peso agganciato ad una molla.

Il peso non si muove di moto armonico se da sotto non ci fosse la forza di gravità a tirarlo.

Se dunque si viene a creare un moto armonico anche nel sistema solare, vuol dire che i pianeti, diversamente da quanto si credeva, non sono sottoposti soltanto ad una forza attrattiva, ma anche ad una repulsiva, altrimenti l'impatto sarebbe inevitabile.

Ed è proprio questa forza repulsiva che dà vita al moto armonico del pendolo.

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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 13:32 
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lennyus ha scritto:
Se dunque si viene a creare un moto armonico anche nel sistema solare, vuol dire che i pianeti, diversamente da quanto si credeva, non sono sottoposti soltanto ad una forza attrattiva, ma anche ad una repulsiva, altrimenti l'impatto sarebbe inevitabile.
...


non è vero :D
basta la forza di attrazione e le condizioni al controno giuste ;)
non c'è bisogno di nessuna forza repulsiva, anche perchè se le due forse (attrattiva e repulsiva) fossero uguali il pianeta si muoverebbe di moto rettilineo unfiorme, se sono diverse è lo stesso che dire che ne esiste una sola somma vettoriale delle due.

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Se ci fosse solo la forza attrattiva, non contrastata da quella repulsiva, prima o poi i pianeti impatterebbero contro il Sole ed i satelliti contro i pianeti, ma questo non avviene, ed il motivo è la forza repulsiva o, se non si crede alla sua esistenza, è la forza attrattiva esterna.

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MessaggioInviato: domenica 4 dicembre 2016, 13:49 
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Messaggi: 15791
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Pendolone.jpg [ 270.2 KiB | Osservato 2577 volte ]

Lennyus,
devi
1. Stabilire un sistema di riferimento
2. Scrivere le equazioni fondamentali della dinamica

Il resto sono chiacchiere,
ciao.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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