Come ha sottolineato "fabio_bocci", bisogna tenere conto degli aspetti quantistici che, anzi, sono dominanti. In ogni caso, se la luce è ferma, quale che sia il processo di rallentamento, non è un singolo fotone ad esser fermo. Certo, la velocità di gruppo della radiazione è ridotta a zero, o quasi, ma quella NON E' la velocità di un fotone. Un singolo fotone, tra l'emissione e il successivo assorbimento, viaggia alla solita velocità. Ma fa assai poca strada. D'altra parte, se un singolo fotone, di una data energia (e dunque un dato impulso, essendo p = E/c nell'ipotesi che la massa sia nulla; la relazione va modificata nel modo solito nel caso in cui la massa non sia nulla), potesse rimanere fermo, ciò sarebbe in contrasto col fatto che posizione e impulso sono variabili coniugate, e quindi ciò colliderebbe con una delle basi della Meccanica Quantistica (la posizione e l'impulso sarebbero entrambi noti. In realtà, se una particella è ferma, nulla si può dire del suo impulso. Se l'impulso è noto, nulla si può dire della sua posizione. Come disse un fisico teorico: "scusate il ritardo, ma mentre guidavo la macchina ho guardato il tachimetro e, così, non sapevo più dov'ero!") Un condensato non è un fotone!
In conclusione, non è possibile studiare il decadimento del fotone nel modo prospettato perché, quando viaggia tra un'emissione e un assorbimento, la sua velocità è, semplicemente, c.
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