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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 22 novembre 2016, 11:22 
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Iscritto il: lunedì 26 ottobre 2009, 23:47
Messaggi: 853
Località: Mantova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti, posto un piccolo tutorial su come ho impostato il sistema di autoguida con Raspberry, partendo da conoscenze Linux pari a zero.
Spero sia utile e di non aver scritto cavolate informatiche...

Matteo

-----------------

PREMESSA: Questo documento è frutto di una serie di tentativi/esperienze fatte a livello personale, dovute alla mia assoluta inesperienza con Linux e Ubuntu. Durante la realizzazione del sistema non ho danneggiato alcun dispositivo, tuttavia non mi assumo responsabilità di eventuali danni a software/hardware.

CONFIGURARE RASPBERRY PI COME AUTOGUIDA

La configurazione del sistema si compone di 3 fasi principali:
1. Configurazione di base del RPi.
2. Installazione del software di autoguida.
3. Configurazione del sistema di accesso al RPi.

In questo caso illustrerò la procedura relativa al sistema operativo Ubuntu MATE 16.04. In questo caso è necessario disporre dei seguenti componenti:
• PC Windows
• Smartphone/tablet
• RaspberryPI 2 o 3;
• Scheda microSD classe 10 da 8GB o superiore;
• Tastiera USB
• Monitor o TV HDMI
• Cavo HDMI standard maschio lato Raspberry
• Antenna WiFi USB (obbligatoria solo per RPi2 in quanto la versione 3 ha già il WiFi integrato).

Configurazione di base RPi – UBUNTU MATE 16.04

1. Scaricate e installate il software Win32 Disk Imager: https://sourceforge.net/projects/win32diskimager/

2. Scaricate sul PC Windows l'immagine ISO di Ubuntu MATE 16.04 dal seguente link: http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/RaspberryPi
(scorrere fino alla sezione Ubuntu MATE e selezionare “Download 16.04 per Raspberry Pi 2 e Raspberry Pi 3”.
Il file ISO è all'interno dell'archivio compresso in formato .xz. Per scompattarlo utilizzare il software 7-Zip: http://www.7-zip.org/

3. Inserirte la microSD nel PC e avviate il software Win32 Disk Imager per la scrittura dell'immagine di Ubuntu MATE sulla scheda. Nella schermata software inserire in Device l'unità corrispondente alla microSD e in Image file il file di Ubuntu MATE scompattato al punto 2. Cliccate su Write e attendere il termine della scrittura sul device.

4. Attivate il Raspberry. Per fare ciò occorre prima inserire la micro SD nel RPi e collegare il monitor o TV HDMI, la tastiera, il mouse e l’antenna WiFi. A questo punto si collega l’alimentazione da porta micro USB (5V) e si attende il caricamento di Ubuntu MATE.

5. Al primo avvio di Ubuntu MATE occorre completare la configurazione guidata del sistema operativo con le info richieste. Terminato il tutto riavviate il Ubuntu MATE.

5b. Riavviato Ubuntu MATE, aprite il Terminale e digitare il comando:
sudo lsusb
verrà richiesto la password per il nome utente Ubuntu impostato durante la configurazione di Ubuntu MATE: digitare e premere Invio. Nella finestra comparirà l’elenco dei dispositivi USB collegati: verificare soprattutto se l’antenna WiFi USB è riconosciuta. Al termine non chiudete il terminale

6. Attivare sul vostro Smartphone/Tablet l’opzione Router Wifi, impostando nome rete e password. In alcuni modelli è possibile vedere il nome e l’indirizzo IP dei dispositivi collegati: nel caso fosse possibile annotate le “coordinate” del RPi, serviranno successivamente. Se ciò non fosse possibile digitare su terminale il comando:
ifconfig
alla prima riga Ethernet dovreste visualizzare un indirizzo internet (inet address) simile a 192.168.xx.xxx. Quello è il valore cercato.

7. In Ubuntu MATE cliccate su Network Manager e accedete alla rete WiFi attivata precedentemente. Ora Ubuntu MATE è connesso a internet.

8 UPDATE 2 Sul terminale digitare il seguente comando:
sudo apt-get install x11vnc
nel terminale si avvierà il processo di installazione di x11vnc, che permette il controllo da remoto del desktop RPi.

9 UPDATE 2 Da terminale digitate:
sudo nano /boot/config.txt
Si aprirà nel terminale il file config.txt che contiene le configurazioni hardware di base di Ubuntu Mate, comprese quelle video. Per forzare l'utilizzo di specifiche impostazioni hardware occorre togliere il simbolo # davanti alla riga desiderata. In particolare le impostazioni da abilitare sono:
hdmi_group -> da impostare a 2 (hdmi_group=2)
hdmi_mode -> regola la risoluzione prescelta. Personalmente ho un buon compromesso aspetto/prestazioni con una risoluzione 1024x768, pertanto l'impostazione è
hdmi_mode=16.
disable_overscan=1
Per ulteriori info sulle impostazioni del file config.txt si rimanda al link: https://www.raspberrypi.org/documentati ... fig-txt.md

Installazione del software di autoguida (PHD2)

1. Sul terminale digitare il seguente comando:
sudo apt-get install build-essential git cmake pkg-config libwxgtk3.0-dev wx-common wx3.0-i18n libindi-dev libnova-dev zlib1g-dev
il comando installerà le librerie necessarie per l’installazione di PHD2.

2. UPDATE1 Installate INDI. Da terminale digitate:
sudo apt-add-repository ppa:mutlaqja/ppa
e successivamente
sudo apt-get update
In questo modo caricate il repository dal quale installare INDI. Infine digitate:
sudo apt-get install indi-full kstars-bleeding
L'ultimo comando installa tutti i driver INDI e Ekos, la piattaforma equivalente di ASCOM per Ubuntu.

3. Aprire Mozilla Thunderbird. Da questo link: https://github.com/OpenPHDGuiding/phd2 selezionare il comando Clone or Download (pulsante verde in alto a destra) e cliccare su Download Zip. Verrà scaricato un file phd2-master.zip nella cartella Scaricati.

4. Selezionare il file phd2-master.zip, cliccare col tasto destro e selezionare Apri con Gestore archivi (equivalente di winzip per windows). Scompattate il file. Verrà creata una cartella phd2-master.

5. Entrate nella cartella phd2-master ed eventualmente nell’ulteriore sottocartella phd2-master fino a quando non visualizzate la struttura della branch Master di github. In questo punto create una nuova cartella chiamata tmp.

6. In terminale digitare i seguenti comandi (dare invio al termine di ogni comando):
cd /home/Scaricati/phd2-master/phd2-master/tmp
(il percorso dove è stata posizionata la cartella tmp)
cmake ..
(genera i makefile)
make
(installa PHD2. Il processo dura parecchi minuti)

7. A questo punto PHD2 è installato. Provare ad avviarlo digitando da terminale:
./phd2
In alternativa si può accedere alla cartella tmp in modo tradizionale e fare doppio click sull’eseguibile phd2 (icona a rombo).
Se tutto è corretto dovrebbe aprirsi l’interfaccia di PHD2, se è così potete creare il vostro profilo PHD2 e poi chiudere tutto e spegnere anche il router WiFi dello smatphone/tablet.

Configurazione del sistema di accesso al RPi.

1. Sullo smartphone scaricare l’app JuiceSSH, che permette di effettuare un accesso tramite protocollo SSH al RPi. Per configurarlo correttamente occorre impostare i dati nella sezione Connessioni. Entrare nel menu Identità e inserire in nome utente il nome utente di Ubuntu MATE e in Password la password di Ubuntu MATE. Salvare i dati.
Successivamente entrare nel menù Connessioni e inserire alla voce Indirizzo, il valore IP del RPi (senza il numero di porta) e alla voce Identità, l’identità creata precedentemente. Salvare i dati

2. Attivate il router WiFi dello smartphone/tablet e avviate il RPi.

3. Dopo 30 secondi circa provate a cliccare sulla connessione JuiceSSH creata, dovreste entrare nel terminale del RPi. Se la connessione viene rifiutata aspettate e riprovate.

4. UPDATE 2: Sul terminale JuiceSSH digitare
x11vnc

5. Scaricate l’app AndroidVNC dal play store e avviatela. Inserite i seguenti dati:
Password: password Ubuntu MATE;
Address: indirizzo IP RPi
Port: 5900
Username: nome utente Ubuntu
Puntatore mouse locale: si

cliccare su Connect. Se tutto è corretto si dovrebbe aprire il desktop di Ubuntu MATE.

6. Nel menù Applicazioni->Istruzione dovreste avere l'icona PHD2. In alternativa arrivate fino alla cartella /Scaricati/phd2-master/phd2-master/tmp, cliccate su phd2 ed eseguitelo.

Ora potete controllare PHD2 da smartphone/tablet.

NOTE
- L’utilizzo di un desktop remoto vncserver consuma molta energia, pertanto alimentate il RPi con un alimentatore 5V 2A o un powerbank con prestazioni simili.
- In alternativa a AndroidVNC è possibile utilizzre l’app RemoteRipple.
- E’ possibile automatizzare l’avvio di x11vnc all’avvio di RPi e quindi bypassare JuiceSSH. La procedura è descritta qui (per Raspbian, ma è pressochè identica per Ubuntu MATE):

http://elinux.org/RPi_VNC_Server (sezione Run at boot).

- UPDATE 2: Nel caso vorreste utilizzare driver INDI per il controllo dell'autoguida, oppure il modulo Ekos di Kstars per imaging e autoguida occorre avviare prima di PHD2 e Ksars il server INDI. Allo step 4, dopo aver lanciato il comando x11vnc, occorre lanciare da terminale il comando indiserver.

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Ultima modifica di Matteo Ghellere il giovedì 1 dicembre 2016, 9:55, modificato 4 volte in totale.

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se mi servisse te ne sarei immensamente grato, non essendo invece direttamente interessato posso solo complimentarmi per l'utilissimo lavoro che hai fatto e sperare che siano in molti pronti a seguire le tue orme

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Grazie mille Andrea!
Dato che sei molto più esperto di me in ambito Linux, ti chiedo di segnalarmi eventuali errori del tutorial...

Matteo

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MessaggioInviato: martedì 22 novembre 2016, 11:30 
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Eh, dovrei provarlo! A occhio mi pare tutto a posto

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Bello!
Ti chiedo scusa in anticipo nel caso mi sia perso un passaggio: come avviene il dialogo raspy-montatura?

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Grazie,
con un controllo della montatura di PHD2 tipo "On-camera" (es. QHY5 / MZ5-m che ho io) connetto la camera di guida via USB al Raspberry e l'ST4 alla porta autoguida della montatura. Il tablet lo uso come monitor e tastiera per inviare comandi e controllare PHD2.
E' possibile in teoria utilizzare altri sistemi di comunicazione e driver (es. INDI) tra raspberry e montatura, ma non ho mai indagato.

In sostanza ho cercato di autoguidare allo stesso modo con cui lo faccio da notebook windows.

Matteo

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Trattandosi di una procedura per smanettoni, sposto in autocostruzione.

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Matteo Ghellere ha scritto:
Grazie,
con un controllo della montatura di PHD2 tipo "On-camera" (es. QHY5 / MZ5-m che ho io) connetto la camera di guida via USB al Raspberry e l'ST4 alla porta autoguida della montatura. Il tablet lo uso come monitor e tastiera per inviare comandi e controllare PHD2.
E' possibile in teoria utilizzare altri sistemi di comunicazione e driver (es. INDI) tra raspberry e montatura, ma non ho mai indagato.

In sostanza ho cercato di autoguidare allo stesso modo con cui lo faccio da notebook windows.

Matteo

:clap: :D Appena deciderò di tornare sotto il cielo stellato (ovvero quando le bimbe potranno andare a scuola da sole la mattina),
proverò ad usare questo fantastico giocattolino anche per autoguidare :D

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MessaggioInviato: martedì 22 novembre 2016, 23:30 

Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Complimenti per il tutorial.
Vorrei solo aggiungere che il sistema funziona anche con qualsiasi PC linux.
Personalmente l'ho caricato su di un vecchio netbook che volevo usare per la guida.
Sabato scorso ho provato a controllarlo da tablet android.
In pratica uso il PC linux come server vnc e il tablet come client vnc (uso sul tablet android la app "vnc viewer" e sul PC linux un programma analogo).
Per evitare di consumare la banda internet, visto che ho a disposizione solo pochi giga, non ho collegato il tablet ad internet, ma ho comunque attivato la sua funzione router.
In tal caso il tablet funge da router di una piccola rete casalinga e consente il dialogo con il PC guida.


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MessaggioInviato: mercoledì 23 novembre 2016, 8:24 
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Iscritto il: lunedì 26 ottobre 2009, 23:47
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giacampo ha scritto:
Complimenti per il tutorial.
Vorrei solo aggiungere che il sistema funziona anche con qualsiasi PC linux.
Personalmente l'ho caricato su di un vecchio netbook che volevo usare per la guida.
Sabato scorso ho provato a controllarlo da tablet android.
In pratica uso il PC linux come server vnc e il tablet come client vnc (uso sul tablet android la app "vnc viewer" e sul PC linux un programma analogo).
Per evitare di consumare la banda internet, visto che ho a disposizione solo pochi giga, non ho collegato il tablet ad internet, ma ho comunque attivato la sua funzione router.
In tal caso il tablet funge da router di una piccola rete casalinga e consente il dialogo con il PC guida.


Grazie.
Esatto, infatti ho usato il router wifi del mio smartphone con connessione internet solo per la configurazione del tutto. Quando devo usare PHD2 invece utilizzo come router wifi un vecchio tablet (Samsung Galaxy tab 2 7.0) con sim scarica: il sistema funziona comunque.
In questo modo possiamo rendere utili vecchi smartphone/tablet.

Matteo

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