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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 12:11 
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Iscritto il: sabato 4 gennaio 2014, 14:53
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Devo dire che la Atik 460 (mono) mi attira molto, è un po più costosa ma non essendo una spesa imminente posso cominciare a mettere qualcosa da parte.
Una considerazione riguardo all'uso dei filtri, una ruota portafiltri è indispensabile? Oppure riprendendo in sessioni diverse posso utilizzare un filtro alla volta avvitandoli al naso da 31,8 della camera? Tra l'altro da 31,8mm che costano meno...

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 Oggetto del messaggio: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 12:22 
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Iscritto il: mercoledì 25 marzo 2009, 18:21
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
bluvega ha scritto:
...
Una considerazione riguardo all'uso dei filtri, una ruota portafiltri è indispensabile? Oppure riprendendo in sessioni diverse posso utilizzare un filtro alla volta avvitandoli al naso da 31,8 della camera? Tra l'altro da 31,8mm che costano meno...

Mi aggiungi alla domanda chiedendo anche se i flat andranno fatti su ogni filtro ?


Alessandro


Ultima modifica di mamete il mercoledì 16 novembre 2016, 12:46, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 12:41 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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La ruota filtri elettrica è indispensabile. Perchè prepari la sessione fotografica, indicando i tempi di esposizione per ciascun filtro e le pose da fare e poi dai il via al tutto. Quindi ti dedichi ad altro. Bere birra, osservare il cielo con un altro telescopio... :mrgreen:
Magari per il momento potresti prendere la camera (in b/n) e fare foto a nebulose ad emissione usando il solo filtro per l'H-alfa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 14:00 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2012, 14:19
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La ruota portafiltri è assolutamente necessaria, nel senso che non potrei immaginare di dover togliere la fotocamera ogni volta per cambiare il filtro! Significherebbe, tra le altre cose, dover ritrovare l'angolo di ripresa corretto una volta installato, oltre che, come dice Fabio, di poterti dedicare a tante altre cose interessanti. Sarebbe un'opzione percorribile solo se l'intenzione è riprendere in bianco e nero la luminanza oppure per esempio Ha.
Tieni conto che spesso le ruote portafiltri utilizzano filtri non montati, ossia inserisci solamente il "vetro" che poi viene bloccato meccanicamente (ossia senza l'anello filettato esterno). In ogni caso con filtri da 31,8mm non è un grosso problema, dato che i dischi di bloccaggio per filtri montati esistono (es. Starlight Xpress).
Io credo che facendo l'acquisto di una fotocamera valga la pena prendere già anche filtri e ruota portafiltri, innanzitutto perché spesso si può usufruire di sconti e inoltre perché tanto prima o poi (in realtà prima o prima :mrgreen:) ti verrà voglia di riprendere il colore, anche giusto per vedere come esce un certo DSO. Magari si può aspettare per i filtri narrowband, che sono molto più impegnativi da usare. Credo che il classico setup da 5 filtri con L, R, G, B ed eventualmente Ha sia molto completo.

Anche la messa a fuoco motorizzata è un accessorio caldamente suggerito, io ho appena effettuato l'upgrade per evitare di dover rifocheggiare manualmente ad ogni filtro (anche se sono parafocali, ho notato che una minima differenza di messa a fuoco si trova e riprendendo con ottiche veloci questo è un problema). L'alternativa è di mettere a fuoco la luminanza (per riprese LRGB) e accettare la leggera perdita di fuoco nei colori (nel mio caso il rosso è perfettamente parafocale comunque e gli altri hanno un leggero offset, che senza APT che analizza il pattern della maschera di Bahtinov non riuscirei a percepire visivamente). Con il mio setup il problema non è molto visibile nelle prove che ho fatto e quindi ho optato per rifocheggiare durante la notte per dilatazione del tubo ottico/spostamenti del focheggiatore.

@mamete:
I flat vanno necessariamente fatti per ciascun filtro, con tempi diversi in modo da avere un adeguato numero di ADU. I flat servono infatti per correggere non solo vignettatura e non uniformità di trasmittanza delle ottiche, ma anche gli aloni creati da polvere o altro. Chiaramente i granellini di polvere non sono nella stessa posizione su tutti i filtri.
La durata delle esposizioni varia perché la quantità di luce che passa tra i vari filtri non è sempre la stessa: ovviamente la luminanza fa passare molta più luce che un filtro colorato. Bisogna poi vedere lo spettro di emissione di ciò che si usa per i flat frame (LED oppure pannello elettroluminescente), che potrebbe essere non uniforme su tutta la banda del visibile.

Bluesky71 ha scritto:
Non è corretto che l'unica possibilità sia il sensore a colori: si può usare un sensore mono con cassetto portafiltri, vedi gli eccellenti lavori di A. Falesiedi. E' chiaro comunque che il cassetto portafiltri è molto meno comodo da gestire di una ruota motorizzata.

Grazie per la precisazione, non ci avevo pensato.

Concordo sul fatto che il passaggio reflex-CCD non sia traumatico. Anzi, sarebbe traumatico pensare di tornare indietro! Ricordo che la prima luce l'ho ripresa con un paio d'ore su M42. Ho poi provato ad unire il colore ripreso l'anno prima con la reflex e la luminanza del CCD e la foto era estremamente sbiadita. Non c'è proprio paragone: per questo tra l'altro non condivido l'idea di prendere una reflex modificata con raffreddamento e filtro IR-cut rimosso, dato che il costo che ha non porta ad incrementi di sensibilità del sensore, che rimane molto inferiore ad altri tipi di fotocamera astronomica (per quanto ci siano foto stupende fatte con questi strumenti).
Sono convinto che tutti coloro che prendono un CCD mono hanno quell'effetto "wow" non appena vedono che cosa esce da un singolo scatto, rispetto a quello che ottenevano prima.

Per il discorso delle serate è vero che alle volte capita di tornare con solamente una parte degli scatti programmati. Per questo normalmente faccio una sequenza con, per esempio, 4xL e 3x ciascun colore e poi rincomincio. In questo modo già ci si porta a casa un decente numero di scatti quanto meno per avere un buon anteprima del risultato finale. Poi in serate successive si può integrare ciò che è più debole.

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 16:14 
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Questo topic sta diventando molto istruttivo per me :)
Ho visto in rete, su Astrobin ma non sono, delle foto bellissime fatte con le Atik e con ruote portafiltri manuali, non motorizzate che sono relativamente economiche. A parte il fatto di dover spostare la ruota manualmente tra un set e l'altro ci sono altre controindicazioni per ruote non motorizzate? La differenza di costo non è da poco ho visto...

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 16:24 
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Se fai molte pose poi esci pazzo, perchè oltre a stare accanto al telescopio per cambiare i filtri poi dovrai scriverti ogni volta che flltro hai usato, in modo da ricomporre i colori. Invece con la ruota elettrica il software sa automaticamente che filtro sta usando e fa tutto da solo. Se fai foto in HDR, con molte esposizioni con tempi diversi per ogni filtro alla fine ti sfinisci. Allora è meglio lasciar perdere.

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 17:03 
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In più, dovendo toccare la ruota e, di conseguenza, il tele per cambiare filtro, corri il rischio di spostare il tubo e comunque la guida lo sente e si arrabbia! (testato con una heq5 e 80ino)

Ale


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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 17:53 
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Ah, certo, c'è anche questo inconveniente. Siccome molte nebulose ad emissione emettono prevalentemente in H-alfa, ti puoi divertire già subito montando il solo filtro H-alfa e facendo foto in bianco e nero, vengono comunque magnifiche! La ruota la prenderai in un secondo momento.

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 18:12 
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Quindi conviene maggiormente prendere un filtro h-alfa piuttosto che riprendere la sola luminanza?
Ma poi la luminanza, scusate la domanda da ignorante in materia, con che filtro va ripresa?

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 Oggetto del messaggio: Re: Passaggio da reflex a camera CCD
MessaggioInviato: mercoledì 16 novembre 2016, 18:30 
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bluvega ha scritto:
Quindi conviene maggiormente prendere un filtro h-alfa piuttosto che riprendere la sola luminanza?
Ma poi la luminanza, scusate la domanda da ignorante in materia, con che filtro va ripresa?

Non è proprio la stessa cosa, fotografare in Ha è decisamente più complicato che la semplice L. Il filtro Ha è molto stretto (proprio per far passare solo la luce con lunghezza d'onda intorno all'Ha), quindi i tempi di esposizione si allungano di molto. Direi che non è consigliabile iniziare solo in Ha (soprattutto se in banda molto stretta), ma prima un po' di esperienza a banda larga va fatta (quindi magari bianco e nero in luminanza).

La luminanza normalmente viene ripresa con un apposito filtro, appunto, di luminanza. Fa passare la luce nel visibile e nel vicino infrarosso, tagliando ciò che è all'esterno di questa banda. Vista la sensibilità nell'infrarosso dei sensori, senza filtro oppure con filtro clear le foto tendono ad essere più sfuocate o "impastate".
Se guardi questo link c'è un grafico che mostra la trasmittanza dei filtri Baader rispetto alle lunghezze d'onda da 300 a 1200nm: http://www.buytelescopes.com/images/sit ... 232de6.jpg

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