Ciao a tutti,
vi informo che domani,
Martedì 8 Novembre alle ore 21 presso la sala conferenze del "Centro Culturale Cascina Grande di Rozzano(MI)", in via Togliatti (sede della Biblioteca Civica), si terrà l'ultima confernza del ciclo 2016 dei
"Martedì della Scienza", collana di 5 conferenze, con il
patrocinio del Comune di Rozzano.
Titolo conferenza:
"Maxwell e gli anelli di Saturno"Relatore:
Prof. S. Bittanti, professore ordinario del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Per ulteriori informazioni:
http://www.astrofilirozzano.itNote sulla conferenza:Ancora studente all’Università di Cambridge, James Clerk Maxwell si cimentò nello studio degli anelli di Saturno, al fine di scoprirne la loro reale costituzione.
Lo studio non fu basato su osservazioni astronomiche, ma su un approccio di pura modellistica matematica. Mediante la legge di gravitazione universale, Maxwell costruì vari modelli esplicativi, ciascuno dedotto in conformità con una determinata ipotesi di lavoro. Ad esempio, un modello fu costruito nell’ipotesi che l’anello fosse un’unica corona rigida, un altro era invece basato sull’ipotesi che si trattasse di una corona gassosa, e così via. Una volta costruiti i modelli, si passava alla fase di validazione effettuata per confronto con l’evidenza dei fatti. I modelli con caratteristiche contradditorie rispetto alla realtà dovevano essere scartati, e, con loro, le ipotesi su cui si basavano. Come strumento base per la validazione, Maxwell si avvalse della nozione di stabilità, partendo dall’assunzione che, essendo gli anelli in tale configurazione da millenni, il modello ottenuto dovesse essere necessariamente stabile; pertanto, i modelli instabili andavano rigettati, insieme con le sottostanti ipotesi. L’approccio, che anticipa le attuali tecniche di identificazione dei modelli, è sintetizzato magistralmente dall’autore con queste parole: “…rifiutando ogni ipotesi che porta a conclusioni in contrasto con i fatti, possiamo imparare di più sulla natura di questi corpi distanti che il telescopio non può ancora discernere”.
Fu così che Maxwell concluse che gli anelli dovevano essere costituiti da molti elementi rigidi disconnessi tra loro, in rotazione intorno al pianeta, ciò che, a distanza di secoli, è stato confermato dalle odierne missioni spaziali.
Note sul relatore:Sergio Bittanti è uno studioso di scienza dei sistemi e del controllo. Svolge la sua attività didattica e di ricerca presso il Politecnico di Milano, dove è docente di identificazione dei modelli ed analisi dei dati e di Fondamenti di automatica. E' stato presidente del XVIII Congresso Mondiale IFAC (International Federation of Automatic Control) oltre che editor in chief della rivista European Journal of Control dal 2003 al 2013.
Sergio Bittanti lavora presso il Dipartimento di Elettronica, informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Al Politecnico, tiene il corso Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati (laurea specialistica, allievi di Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria Informatica, Ingegneria Matematica) e il corso Fondamenti di Automatica (laurea triennale, allievi di Ingegneria Biomedica).
I suoi interessi di ricerca riguardano l’identificazione e il controllo dei sistemi dinamici, con particolare riferimento all’identificazione ricorsiva, al filtro di Kalman, e al controllo predittivo e adattativo. Molti gli studi di carattere applicativo, soprattutto nei campi dell’energia e dei veicoli. Ha pubblicato articoli scientifici sulle migliori riviste internazionali. E’ autore, co-autore o curatore dei volumi “Periodic Systems - Filtering and Control"(2009), "Identification, Adaptation, Learning - The Science of Learning
Models from Data" (1995), "The Riccati Equation" (1991), Software Reliability Modelling and Identification" (1989), Time Series and Linear Systems"(1986), tutti pubblicati da Springer. Ha poi pubblicato diversi libri di testo in italiano.
Nella comunità scientifica italiana, ha promosso diversi eventi significativi; in particolare, insieme con molti validi colleghi, italiani e non, si è occupato del diciottesimo IFAC World Congress. IFAC (International Federation of Automatic Control) è un’associazione internazionale la cui finalità è la promozione della scienza e tecnologia del controllo in tutte le sue forme ed applicazioni. Il diciottesimo IFAC World Congress, tenuto a Milano nell’estate del 2011, ha segnato il record di partecipazione in tutta la storia di IFAC, con oltre 2800 congressisti provenienti da 73 nazioni. A distanza di due anni dall’evento, il sito web del congresso,
http://www.ifac2011.org, ha ancor oggi migliaia di visitatori al mese. Nel sito sono disponibili vari documenti tra cui i video delle lezioni plenarie e della lezione storica.
Inoltre, nel 2006, ha concepito e organizzato l’evento di celebrazione del cinquantenario dell’automatica, a mezzo secolo di distanza da due celebri e memorabili conferenze, che, per così dire, segnarono il big bang dell’automatica: il Convegno Internazionale sui Problemi dell’Automatismo, tenuto a Milano nell’aprile del 1956 sotto l’egida del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e la Conference on Automatic Control, tenuta ad Heidelberg nel Settembre del medesimo anno.
Ha svolto un’intensa attività editoriale, in particolare come Editor in Chief di European Journal of Control, dal 2003 al 2013. Ha contribuito all’attività di diverse associazioni scientifiche, tra cui IFAC (International Federation of Automatic Control), IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineering) e EUCA (EUropean Control Association). All’interno di IFAC, è stato chiamato a diverse cariche di responsabilità. In particolare è stato membro del consiglio direttivo (Council) nel triennio 2002-2005, periodo durante il quale il diciottesimo IFAC World Congress fu attribuito a Milano (la riunione decisionale con la scelta finale si tenne a San Pietroburgo il 19 giugno 20014).
Al Politecnico di Milano è stato coordinatore del dottorato di ricerca in Informatica e Automatica dal 1993 al 1998. E’ stato anche relatore di circa 300 tesi e tutore di 15 dottorandi.
Riconoscimenti:
• Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana per il diciottesimo IFAC World Congress (2011)
• Ambasciatore della Città di Milano (2011)
• Accademico Corrispondente non residente della Classe di Scienze Fisiche - Sezione di Scienze Tecniche dell'Accademia delle Scienze dell' Istituto di Bologna (2011).
• Socio corrispondente dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere (2008)
• IFAC Fellow (2008)
• IEEE Fellow (2001)
• Honorary Professor of Tech University Cluj–Napoca, Romania, (2007)
• Premio Philip Morris per controllo adattativo antivibrazioni (1994)
• Huesped distinguido de la Ciudad de Guadalahara (Mexico), 1983
L'ingresso è libero e gratuito a tutti.
Cieli sereni,
Michele Bini
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Aldebaran (Michele) è socio del Gruppo Astrofili Rozzano
http://www.astrofilirozzano.it ed osserva con :
Dobson Autocostruito 20" f/4
Takahashi FS-102 NSV
Takahashi FS-60Q
Vixen GP-DX con FS2 e Vixen Porta Mount
Televue Nagler 20, 12, 9, 7 e 4.8 - Takahashi OR 12.5, 9, 6