Poi me lo leggo con calma, Andrea.
La mia esperienza personale mi dice che il seeing a bassa frequenza (quello che deforma il pianeta per fare un esempio) è abbastanza indipendente dalla frequenza in quanto è dovuto a una vera e propria deformazione dell'atmosfera per cui le fluttuazioni dovute alle diverse lunghezze d'onda sono "sommerse" dalle deformazioni dell'immagine.
Per l'alta frequenza (quello che impasta le immagini) lo vedo più plausibile.
Ma sostanzialmente per avere ridotto il nefasto effetto del seeing cattivo si dovrebbe lavorare con bande molto strette in quanto le diverse deformazioni del fronte d'onda sulle varie frequenze, sarebbero tagliate facendo passare solo le deformazioni su "quella" frequenza e basta.
Ma un semplice filtro giallo su un acromatico, sempre per la mia esperienza, ha un effetto pressoché nullo.
Fra l'altro questo discorso ne introduce un altro:
in presenza di seeing cattivo conviene fare una guida aggressiva (seguire il seeing) o no?
Anche in questo caso posso dire la mia esperienza (che nasce anche da un ragionamento a monte che reputo abbastanza corretto): Un inseguimento aggressivo mi fa "rincorrere" le distorsioni della stella di guida ma ciò fa sì che inseguo anche le deformazioni delle stelle cercando di correggerle.
Se ci riesco o meno dipende dal tipo di seeing (ovviamente una deformazione più lenta è più facilmente compensabile di una rapida) e dalla frequenza di correzione.
Se correggo una volta ogni 5 secondi è inutile che imposti un seeing aggressivo perché in quel periodo le stelle si sono deformate N volte. Ma se correggo ogni 0.5 secondi o meno posso ridurre un po' l'effetto del seeing specie se questo è abbastanza lento. Di conseguenza vi saranno più correzioni (e il grafico di guida sarà il sismogramma dell'ultimo terremoto) ma le probabilità di avere stelle leggermente meno impastate sarà a mio avviso maggiore.
In fin dei conti voglio una foto con stelle più puntiformi possibile o un bel grafico di guida??
