djfolchetto ha scritto:
... Mi domando come riesci ad abbattere l'inquinamento con il solo filtro di luminanza (non credo che sia un Ha) ?
Grazie
Ciao Djfolchetto, domanda più che lecita.
Il trucco, se così si può definire, e come vedrai non espongo nulla di eclatante, è quello di pazientare e saper individuare le nottate migliori.
Soltanto quando si presentano le condizioni ideali atmosferiche, e soltanto allora che monto tutta la mia attrezzatura e faccio foto deep-sky in semplice luminanza: possibilissima anche da una metropoli quale è Roma.
Devi sapere che quando a Roma l'aria è tersa e limpida, spazzata dunque da un forte vento da Nord, si presentano le migliori ed ideali condizioni per fotografare gli oggetti deboli dalla città;
ovviamente nei periodi, o nelle ore della notte, in assenza totale di Luna, attendendo che gli stessi oggetti deep-sky transitino al meridiano locale! (il periodo di tempo che consente loro la massima altezza sull'orizzonte, durante il moto siderale).
Queste sono le regole ferree!
Perché fotografo gli oggetti deep-sky dalla città in presenza della Tramontana? Semplice, perché a Roma l'atmosfera si fa meno densa di vapore acqueo e di pulviscolo atmosferico, rendendo l'aria più secca e meno carica di particelle in sospensione. Meno particelle in sospensione vuol dire che la stessa luce artificiale cittadina viene riflessa molto meno da queste minute particelle verso il cielo, rendendo il fondo più scuro, meno probabile ad arricchirsi di gradienti e ben più contrastato.
Ma forte Tramontana vuol dire anche raffiche di vento impetuoso: quindi l'obbligo di una montatura equatoriale granitica anche sotto i piccoli strumenti, per evitare vibrazioni dannose che si ripercuotono sulle immagini fotografiche.
E' così che buona parte degli oggetti più deboli del cielo potranno essere maggiormente "staccati" in fotografia e la magnitudine limite stellare scendere sensibilmente.
Tuttavia puoi fare te stesso alcune misure di verifica sulla densità del velo di fondo tra una notte normale e una notte limpida e tersa per rendertene conto di persona.
Se poi dovessi incrociare la fortuna di cogliere quelle rarissime notti (2 o 3 al massimo all'anno, un tempo; mentre ormai divenute ancor di più una rarità dato che nel 2016 non si sono ancora mai verificate!), dove oltre all'aria limpida e tersa si capta anche un ottimo seeing, bene soltanto in questi casi oltre ad essere baciati dalla dea bendata, bisognerà fare di tutto per approfittarne
avidamente, perché ci si troverà di fronte alle cosiddette: notti astronomiche, il sogno di ogni
vero astrofilo.
A maggior ragione valido anche per i cieli cittadini!
Cari saluti,
Danilo Pivato