1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è venerdì 18 luglio 2025, 23:07

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 24 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 183 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 ... 19  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: venerdì 14 ottobre 2016, 10:03 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Su questo non so risponderti almeno finché non metti i dati che hai utilizzato in aberrator per le immagini postate,
Posta uno screenshot delle impostazioni di aberrator, come questo...
Allegato:
Aberrator screenshot.jpg
Aberrator screenshot.jpg [ 44.28 KiB | Osservato 2936 volte ]

Naturalmente uno per ogni setting che hai utilizzato, oltre al valore "turbolence" nell'altra scheda. :wink:

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: venerdì 14 ottobre 2016, 10:16 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Tra l'altro aumentando l'apertura a 200mm e aggiungendo l'ostruzione mi pare ancor più evidente.
Questi comunque sono i parametri che ho utilizzato, ma d'altronde i risultati non dovrebbero variare indipendentemente dall'entità delle aberrazioni inserite mentre al crescere della turbolenza le differenze dovrebbero assottigliarsi.


Allegati:
tubo1.JPG
tubo1.JPG [ 32.86 KiB | Osservato 2933 volte ]
tubo2.JPG
tubo2.JPG [ 34.15 KiB | Osservato 2933 volte ]
turbolenza.JPG [16.22 KiB]
Mai scaricato

_________________
Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens
Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: venerdì 14 ottobre 2016, 10:26 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie, faccio un po di simulazioni, però variando (oltre la turbolenza) solo la sferica di 3° ordine (l'astigmatismo in rifrattori di buona qualità non è contemplabile).

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: venerdì 14 ottobre 2016, 10:27 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie a te!

_________________
Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 10:58 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ecco mi qua, ho fatto un po di simulazioni e mi sono andato a rivedere qualche capitolo del Suiter.
Prima di tutto devo dare ragione a dedo e scusarmi per aver messo in dubbio le sue parole, dopo cena son stato per tutta la serata attaccato ad aberrator e col Suiter di fianco, ed effettivamente il seeing non si comporta solo come filtro, ovvero come taglia "risoluzione", ma anche come errore ottico sommabile (o meglio, componibile) al fronte d'onda fornito dal telescopio (o almeno con qualcosa di assimilabile concettualmente), penso che questa immagine sia esplicativa.
Allegato:
Simulazione.jpg
Simulazione.jpg [ 315.71 KiB | Osservato 2905 volte ]

Per rendere le differenze ho dovuto esagerare con ingrandimenti e con la sferica, ma l'importante è rendere il concetto.
La parte superiore dell'immagine riassume i dati generali e l'immagine campione utilizzata (una dell'HST per andare sul sicuro) e la sua controparte all'ingrandimento di riferimento, poi vi sono 12 immagini, su ogniuna vi sono scritti i dati di simulazione ovvero grado di turbolenza e quantità di sferica (3° ordine), come detto precedentemente ho eliminato completamente l'astigmatismo perche ritengo che in un rifrattore definito anche solo buono questo non debba essere avvertibile.
Comunque nelle righe da 1 a 4 aumenta la turbolenza da zero a 0,45 mentre nelle colonne da 1 a 3 aumenta la sferica da zero a 5 e come dicevo a parità di turbolenza il maggior degrado dell'immagine è visibile con l'aumentare della sferica (e quindi con la riduzione di correzione ottica dello strumento).

Altra cosa, il degrado è lineare e non a "campana", quindi le differenze (sempre in peggio) son visibili linearmente man mano che peggiora la qualità ottica e/o la turbolenza; come potete notare per rendere visibili le differenze ci sono andato pesante con la sferica 0,25 penso sia un valore da acromatico medio-corto tipo i classici 150 f/8, mentre il valore di 0,50 penso sia difficile da trovare anche sull'esagerato 150 f/5, ho infatti provato prima di fare questa immagine confronti con valori tra zero e 0,05 e poi 0,10 senza notare differenze apprezzabili a meno di non andare ad ingrandimenti di 5/600x ed oltre, quindi rimanendo all'esempio iniziale penso che tra un TEC140 ed un buon APO-ED cinese con seeing scarso e ad ingrandimenti con P.U. da 0,8/1 mm (ovvero 140/175x appunto ingrandimenti da seeing scarso) le differenze diventino praticamente inavvertibili.
Però come detto rimane il concetto e questo dice che il seeing effettivamente non si comporta solo come "filtro" come pensavo.

Ora visto che (al netto delle frecciatine e delle battute) trovo interessante ed utile questo 3D per imparare qualcosa di nuovo, chiedo ai sapienti del forum (xeno, Raf & Co. fatevi vedere :wink: ) in quest'ambito di intervenire per spiegare odinatamente e con chiarezza i concetti che stanno dietro a tutto cio.
Grazie.



Ps.: Riguardando il Suiter, confermo che la composizione degli errori sul fronte d'onda (la somma degli errori. detto in maniera impropria) seguono le relazioni (le formule) da me precedentemente postate.

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 11:19 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14845
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Beh, non vedo niente di diverso da quello che e' stato detto finora. A questo punto mi sa che non ho capito cosa intendessi tu per filtro. Anche una lente e' un filtro, è infatti un passa basso rispetto alla risoluzione spaziale...

_________________
{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 12:19 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per filtro intendevo (molto grezzamente), che se il seeing permette di risolvere ad esempio 4 arcsec, sia il TEC che l'APO "cinese" (paridiametro, acclimatati, collimati, ecc) fossero limitati a quella risoluzione e che la qualità inferiore del "cinese" fosse "dissimulata" dal seeing rendendo i due strumenti indistinguibili tra loro.
Pensavo anche che estendendo questo concetto, con seeing veramente fetente (8 o piu arcsec di limite) che anche un acro "cinese" (quindi di qualità quantomeno discutibile) diventasse indistinguibile rispetto al TEC (sempre paridiametro e pari-tutto il resto), cosa che questa simulazione è evidentemente non vera.

Quindi se osservo con seeing fetentissimo la Luna con uno scrauso cinese 140 f/7 affiancato ad un TEC 140 f/7 a (ad esempio) 150x mi aspettavo di non riuscire a notare differenze qualitative, mentre la simulazione con aberrator mi dice il contrario.

Poi naturalmente nel mondo reale se la qualità ottica dei due strumenti è relativamente vicina, sono convinto anchio che le differenza non siano percepibili, ma il concetto è che le differenze comunque ci sono ed oltre un certo limite sono sotto la percezione dell'osservatore, ma questo non vuol dire appunto che non ci siano, io pensavo che il seeing le cancellasse proprio le differenze.

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 12:31 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
nella tua simulazione questo dove lo metteresti?
https://www.youtube.com/watch?v=uDw8Dt_4R8M

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 12:34 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non lo metterei da nessuna parte, la simulazione che ho fatto ha senso solo in quanto confronto diretto (ipoteticamente) di un identico soggetto (la medesiam immagine dell'HST) in identiche condizioni (quelle di aberrator) in cui ho variato solamente due parametri, per validare (in questo caso invalidare) un concetto che io pensavo essere corretto.

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: sabato 15 ottobre 2016, 12:37 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
intendevo come valore di seeing , per capire se la simulazione è sopra o sotto quel valore

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


Top
  Profilo    
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 183 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 ... 19  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 24 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010