Capitano. ha scritto:
Ma quando si parla di filtri non bisogna dire che vanno usati su Ote che minimo hanno aperture da 150mm senza ostruzioni, al di sotto un filtro toglie luce o frequenza luminosa a mie spese ho costatato che peggiora il visuale mostrando un risultato cromatico sfalsato
No non si dovrebbe dire perché non è vero, quello che andrebbe detto è con quale pupilla d'uscita danno il meglio questi filtri, da questo dato, in relazione al diametro dello strumento, sai a quali ingrandimenti andrebbe utilizzato e quindi su quale oggetto.
Faccio qualche esempio, l'OIII andrebbe utilizzato con P.U. non inferiori a 4 mm (5 mm il baader che è particolarmente selettivo), quindi su un 80ino va utilizzato tra i 16 ed i 20x ovvero su oggetti molto estesi (velo, nordamerica, pellicano, orione, ecc) per vederli nella loro interezza, utilizzato su un 120 mm andrebbe per gli stessi utilizzi ma tra 24 ed i 30x, su un 20 cm si potrebbero già utilizzare oltre che per i dettagli delle nebulose (golfo del messico, area del trapezio, ecc) anche sulle maggiori planetarie potendolo utilizzare tra i 40 ed i 50x e via così con i diametri superiori potendo salire con gli ingrandimenti; un UHC lo si può utilizzare con P.U. anche di 3 mm e fino a 2,5 mm (l'UHC-E che è molto blando anche a P.U. inferiori) e quindi ad ingrandimenti fino a 32x per 80 mm, 50x per 120 mm, 80x per i 20 cm, ecc.
La cosa che affermi è parzialmente vera per l'Hbeta, il quale è così selettivo (secondo me è utile con pupille non inferiori a 5 mm) che va utilizzato necessariamente su grandi diametri per raggiungere gli ingrandimenti necessari per osservare i (relativamente) pochi oggetti (ad esempio la testa di cavallo) che emettono in questa banda.
Sul fatto che "colorano" il campo, quello è palese sono filtri selettivi sulle righe OIII, Hbeta che sono verdi piu qualcosa di Halfa (negli UHC) che è rosso, non passa altro.