Grazie Angelo, speravo anche in una tua risposta perché so che ne capisci
Scendendo nel dettaglio della tua risposta:
Angelo Cutolo ha scritto:
Ho riletto tutta la discussione per chiarirmi le idee.
Pensavo che se sei disposto a "sacrificare" qualche centimetro, potresti alloggiare uno specchio da 25 cm f/6 (spalla da 28 mm e peso presunto di circa 3,5/3,6 kg) nell'emisfera da 35 cm, in questa maniera potresti sistemare gli attacchi delle tre staffe all'interno, il fondo di cemento (circa 5 kg) a fare da base d'appoggi per questo e come base d'innesto degli attacchi (che avrebbero naturalmente anche un collegamento diretto all'emisfera così da irrigidire il tutto).
Ovviamente eviterei per quanto possibile di sacrificare centimetri

tanto più che l'idea degli appoggi per le staffe esterni, in quella posizione che alla fine non intralcia i movimenti della semisfera, mi sembra molto efficace e a prova di flessioni.
Angelo Cutolo ha scritto:
Aste che (come consigliai in altro loco) potresti fare in tubolari d'alluminio in tre sezioni con terminali filettati (tipo stecca da biliardo) dell'opportuna lunghezza, la focale di 1.200 mm ti permetterebbe (con un CPL di 7/8 mm piu che sufficiente per il visuale) di avere un secondario di soli 42/45 mm (ostruzione sotto il 20%).
L'idea delle aste avvitabili l'ho messa in banca già da a llora, grazie

mi sto attrezzando. Comunque è un passo successivo, quando avrò verificato che il nuovo schema funziona bene.
Angelo Cutolo ha scritto:
Lo scatolato che fa da castello del secondario potrebbe essere una buona soluzione quanto a rigidezza, ma invece di farlo così largo da contenere anche il secondario, trovo sarebbe strutturalmente piu resistente uno scatolato di minore spessore tipo due piastre distanziate di circa 2 cm da spessori in alluminio e su questo collegare un normale braccetto dell'opportuno spessore che farà da portasecondario.
Per quanto riguarda il portasecondario, che nella foto non si vede bene, ho in mente di farlo con un foglio di alluminio alto 15cm sagomato come in figura, con un pezzetto di scatolato nella base per dare solidità nel punto di attacco senza appesantire il tutto. Ho deciso di circondare il secondario (prendendo bene le misure in modo da non vignettare per tutti i due pollici) per proteggerlo da umidità e urti. In John Holmes ho "risolto" il problema con un cappuccio rimovibile quando non in uso e con un'abbondante paraluce quando è all'opera; qui volevo vedere come funziona un approccio un po' differente (alla fine del portasecondario potrei attaccare col velcro un leggero disco di plastica come paraluce senza che sottragga quasi nulla al primario... farò delle prove in tal senso...
Angelo Cutolo ha scritto:
In questa maniera si dovrebbe conterenre il tutto entro i 10 kg per il bagaglio a mano (quello con le mutande lo imbarchi).

Non ne vedo la necessità onestamente. Tanto più che sto immaginando un primario con tre viti calanti appoggiate in tre affossamenti nella semisfera. In questo modo mettere il primario (mi pare sia circa 5kg) ben protetto nello zaino e lasciare il resto nel bagaglio è semplicissimo.