franciskhan ha scritto:
Hai fatto un "ragionamento" appunto, ripreso da altri, che ha un fondamento ma puramente qualitativo assimilando la visibilità della Encke ad una difficilissima doppia sbilanciata... cosa comunque discutibile,
No niente affatto. L'esempio era fatto per le persone che ancora ragionano in termini di "risoluzione" invece che in termini di curve di contrasto MTF (che è la cosa corretta). Sia la separazione di una doppia, si a la visibilità di linee o dettagli di qualsiasi natura vicini o lontani dipende dagli stessi principi di diffrazione che sono stati ampiamente illustrati. Non puoi continuare a ignorarli e invitare continuamente ipotesi che quanto dico "possa" non essere preciso. Ti stai arrampicando sugli specchi ipotizzando cose che, se solo conoscevi i principi sottostanti, potresti da solo capire che sono non hanno senso.
franciskhan ha scritto:
torniamo infatti ad un concetto di risoluzione e non di minimo visibile... infatti noto che di nuovo non hai risposto al semplice quesito quantitativo che ti ho posto e che solo potrebbe escludere in modo definitivo la visibilità della Encke con un APO 152... Eppure dell'occhio siamo in grado di stabilire sia il potere risolutivo sia il valore di minimo visibile.... con un telescopio no?...
Il concetto stesso di risoluzione non ha senso preciso. La capacità di sperare due punti è diversa dalla capacità di discernere una linea su fondo uniforme ed è diversa dalla capacità di sperare due linee parallele. Cioè che ha senso è il concetto di diffrazione. Con questo puoi prevedere correttamente tutto, compreso i tre concetti sopra.
As ogni buon conto, se il concetto di risoluzione ti è tanto chiaro allora il criterio da usare è quello della separazione di sue linee parallele. Allora, se avessi letto con attenzione avresti visto che la risoluzione per line parallele è stata introdotta da Knisley e il potere separatore di un telescopio su linee parallele è 1.4 volte Dawes (è spiegato pure perché) che fa 1.1 secondi d'arco. Con un 6" non la puoi separate dal bordo del cielo. Fine (ma sono certo che inventerai qualche altra strana possibilità - ovviamente badando bene di non capire la diffrazione altrimenti non puoi più inventare scappatoie).
franciskhan ha scritto:
Noto anche che non hai dato risposte sul quesito posto sulla presunta illusione ottica...
Mi sembra di c he ci sia anche la prova che la visione di una linea più sottile della PSF non possa essere reale.
viewtopic.php?f=3&t=96052&start=730#p1086055franciskhan ha scritto:
Resterebbe comunque il quesito del perché questo effetto ottico non si manifesti sempre o molto frequentemente nell'osservazione dell'anello A...
Della serie la speranza non muore mai (e guardiamoci bene dal capire la diffrazione altrimenti la speranza morirebbe per sempre).
xenomorfo ha scritto:
PS le barre a sinistra non hanno l'illusione per un motivo che è chiaro se si tracciano i profili.
Ecco vedi. Lo avevo detto. Se ti fossi preso la briga di controllare i profili fotometrici avresti capito perchè l'effetto non si manifesta sempre (orami è chiaro che eviti accuratamente di considerare tutti gli elementi che potrebbero falsificare le tue convinzioni - un esempio da manuale del Bias di Conferma)
mario de caro ha scritto:
Ieri sera con seeing schifosetto,Saturno non ha mostrato che un leggero minimo di intensita' sull' anello A e aggiungo che bisognava cercarlo bene....altra osservazione fu quella che riportai alcuni giorni orsono.
Sono sicuro che Xenomorfo non stia li' a cercare di tappare la bocca ma in buona fede cerca la via logica della dimostrazione empirico scientifica.
In sostanza se ci vedo il minimo dico di vedere il minimo e se una sera ci vedo qualcosa di altro dico di vedere dell' altro
E' difficile riprodurre esattamente le condizioni osservative. Però 'effetto cambia a seconda di quanto, per esempio, le bande sono sfuocate in rapporto al loro spessore (e questo cambia da telescopio a telescopio e da note a notte). Inoltre a'nello è curvo e non diritto come nell'esempio e questo potrebbe fare apparire in certe condizioni il minimo non al centro l'effetto potrebbe essere variabile (nonché la curvatura è variabile da fase a fase degli anelli).
PS a questo proposito, se per esempio prendiamo il disegno di Dawes.

Non può passare inosservato il fatto che riporta la divisione di Encke senza vedere il minimo. In altri disegni c'è il minimo e non la divisione. Cosa sono due features che sono in alternativa una all'altra? Perché Dawes non ha disegnato il minimo e anche la divisione come ha fatto Keeler? P